Zenga: “Andare da Catania a Palermo? Una scelta sbagliata”

Parla Walter Zenga. Ospite nel canale Twitch OWC Sport, l’ex calciatore e tecnico ha parlato della sua carriera da allenatore, soffermandosi anche sul passaggio che lo ha visto passare dal Catania al Palermo nel 2009.

“Ho fatto delle scelte sbagliate. Quando ero a Catania mi sono fatto abbindolare da dalle richieste particolari. Avevo anche richieste come quelle della Lazio, poi sono andato al Palermo. In quel preciso momento è stata una scelta sbagliata, avrei dovuto fare un altro anno di apprendistato a Catania, continuando a seguire una logica di percorso”.

“Il karma c’è sempre nella vita – continua Zenga – dopo 6 mesi a Palermo mi hanno mandato via. Ho passato tre squadre in un anno e poi son sempre andato in posti in cui mi offrivano solo contratti di un anno. Il mio errore è stato non seguire un percorso di crescita”.

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13 thoughts on “Zenga: “Andare da Catania a Palermo? Una scelta sbagliata”

  1. DAGLI ERRORI BISOGNA IMPARARE, E DOPO TUTTI QUESTI ANI, NON MI SEMBRA CHE ZENGA ABI AFATTO CHISSA’ COSA DI BUONO, ESSERE UN BUON PORTIERE NON VUOL DIRE CHE SI POSSA DIVENTARE UN GRANDE ALLENATORE

  2. é davvero chiaccherone fuori dal mondo, guardate gli uomini che aveva nel palermo, avrebbe dovuto vincere lo scudetto!, e continua ad alimentare la querelle catania e palermo, uno che ha fallito e fallisce continuamente e gli restano solo squadrette, forse.

  3. Non me lo ricordare, che se al posto tuo cominciava Delio Rossi noi andavamo in champions… critichi i tuoi colleghi allenatori, ma sei di una scarsezza imbarazzante….

  4. Il mitico “Mentalizzatore”.
    “I ragazzi saranno mentalizzati per vincere lo scudetto”. La frase più stupida e sgrammaticata mai ascoltata da un allenatore rosanero.

    1. Di lui rimane lo schema del cacania su calcio di punizione. Distrarre l’avvversario abbassandosi i pantaloncini. Ancora oggi questo scchema viene insegnato a Coverciano

  5. Zenga aveva fatto bene a Catania, dove siede tuttora in prima fila, nell’Olimpo del Mito in rossazzurro, per via del 4 a 0 al Barbera. A Palermo fu cacciato dai tifosi rosanero ancor prima che dal mangiallenatori, Zamparini. Tifosi rosanero, per i quali però anche Guidolin, l’eroe della Promozione, era ben presto diventato ‘guidolines’, scantulin, ‘u monaco’. L’unico a salvarsi Delio Rossi, specialmente dopo la guerra tra lui e il Presidente (già caduto in disgrazia) all’indomani del 2-4 a Lecce. Le immagini della partita sono rintracciabili sul web. Dopo Palermo però il Profeta del ‘Palermo che rimane’ collezionerà solo esoneri, uno dei quali da record. A Firenze, tra il primo e il secondo tempo.

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