Palermo, la ricetta di Inzaghi: difesa di ferro e solidità
Filippo Inzaghi sta costruendo il brillante inizio di stagione del Palermo su basi solide e organizzate. Finora, tra campionato e Coppa Italia, la squadra ha mantenuto la porta inviolata in tre delle quattro partite disputate, subendo un solo gol contro la Reggiana: una rete nata da una netta deviazione di Bani che ha ingannato Bardi. Questo approccio difensivo non sorprende: Inzaghi ha sempre puntato su squadre ordinate, capaci di lottare su ogni pallone, lasciando che la qualità dell’organico e le idee tattiche generassero poi i gol.
Non è un caso che già lo scorso anno, con il Pisa, il tecnico avesse chiuso il campionato con la seconda miglior difesa della Serie B, subendo appena 36 gol. L’idea di base rimane la stessa: costruire una squadra che parta dalla fase difensiva, ordinata e concentrata, per poi esprimere gioco e concretezza offensiva con i giocatori di maggiore qualità.
Reparto solido
Joronen e Bardi, alternatisi tra i pali, hanno subito complessivamente nove tiri nello specchio in tre partite di campionato. Il portiere finlandese ha messo in mostra prontezza e attenzione, effettuando sei parate nelle ultime due gare, tre da dentro l’area e tre da fuori. La solidità del Palermo passa dal pressing degli attaccanti, dal filtro dei mediani – con Segre sugli scudi – e dalla capacità degli esterni di abbassarsi creando una linea a cinque quando la squadra è in fase di non possesso.
Il reparto difensivo è guidato da Bani, che dà sicurezza, mentre Ceccaroni resta una garanzia sul centrosinistra. Diakité e Peda hanno mostrato di poter sostituire efficacemente Magnani, e contro il Bari dovrebbe partire dal primo minuto il polacco, visto che Diakité sarà con tutta probabilità indisponibile a causa di un attacco di gastroenterite. Completa il reparto Veroli, che ha debuttato col Südtirol sulla fascia sinistra.
Obiettivo porta inviolata
Contro il Bari, il Palermo vuole dare un segnale forte in campionato: vincere e mantenere la porta inviolata. Riuscire a non subire gol venerdì sera significherebbe eguagliare la striscia della stagione 2022/23, quando sulla panchina sedeva Corini.
Allora il trittico iniziò con un pareggio 0 – 0 contro il Cittadella, proseguì con il 2 – 0 a Modena e l’1 – 0 sul Parma, terminando solo con il 3 – 2 subito contro il Cosenza. Venerdì il Palermo avrà la possibilità di prolungare questa striscia positiva e, in caso di vittoria, Inzaghi potrebbe festeggiare anche il traguardo dei cento successi in Serie B.

Determinanti gli input di Inzaghi e squadra solida che lotta come leoni, (mi ha fatto sorridere, perché l’avevo notato anche io, un commento di Solo Rosanero che diceva che è stato bellissimo vedere Ranocchia litigare con Masiello :), ma parlare di difesa di ferro ancora mi pare prematuro, anche se molti segnali sono nel senso di questa definizione.
Questo stile di gioco di Inzaghi, senza fronzoli, imperniato sui principi della solidità difensiva e dell’agonismo, mi aggrada tantissimo. Stiamo parlando di due componenti che negli scorsi anni mancavano, e finora la squadra ha dimostrato di averli assimilate. Speriamo continui così…
Inzaghi fino a sto punto della sua carriera ha dimostrato di essere fautore di un calcio semplice e pragmatico che, perlomeno in serie B e C, risulta efficace e vincente.
Poi, come disse (credo) Allegri, chi vuole lo spettacolo può andare al circo. Troppi tifosi (dico in generale, non specificamente del Palermo) negli ultimi anni si sono fatti fuorviare da tutta sta propaganda/nonsense del “bel gioco” e roba simile, col risultato che allenatori straordinari come Allegri sono stati percepiti come fossero dei pipponi…
Ma del resto, come sottolineo sempre, il tifoso medio di calcio non capisce assolutamente nulla, zero, nada, per cui soprattutto in quest’era dei social media è suggestionabile da mode del momento . E’ anche naturale che sia così, dato che il calcio è uno sport popolare, di massa.
Chiudo contestando l’assurda idea che “Diakité e Peda hanno mostrato di poter sostituire efficacemente Magnani”. Assolutamente no. Più che altro è corretto dire che finora l’assenza di Magnani non si è fatta sentire più di tanto grazie alla efficacia della fase difensiva del Palermo, che include anche ma non solo i difensori.
Ma con Magnani avremmo avuto un valore aggiunto e né Diakitè né Peda hanno mostrato di poterlo sostituire efficacemente. Da questo punto di vista è indispensabile che arrivi al più presto Bereszinsky.
Che poi vuoi confrontare l’emozione forte che ti dà un gol in contropiede a mille all’ora con quella che scaturisce da una rete dopo 120 passaggi lenti modello squadra di Guardiola o di Louis Enrique? Non c’è confronto.
Luis Enrique, ovviamente
Sono d’accordo con te. Ci vorrebbero 2 Diakitè e 2 Peda per prendere il posto di Magnani. Spero che lui possa risolvere al più presto i gravi problemi familiari e tornare a Palermo.
Buon campionato
In realtà lasciamo fare agli avversari troppe azioni, siamo forti sicuramente, ma non ancora tatticamente perfetti, vedremo tra un paio di giornate l’evolversi della situazione e dove possiamo veramente arrivare.
E dire che, proprio su questo portale, incompetenti +++++ ++++++ ++++++ chiedevano, retoricamente, a quanti contestavano il modulo perdente di Corini: “Cos’è il gioco, chi ha il gioco e a cosa serve il gioco?”. Ebbene, le risposte sul campo alle domande ++++ ++++++ +++++++le sta fornendo, sia pure a due anni di distanza, il Palermo. Che, grazie a Inzaghi, sviluppa un gioco all’italiana efficace e lo utilizza innanzitutto per non prendere gol e poi per realizzarne. Meglio se in contropiede, ovviamente. Qualche fallo di troppo? Ben venga. Dobbiamo guadagnarci la Promozione a cavuci e muzzicuni come suggeriva, mi pare, l’amico Solo rosanero. La Coppa Disciplina, invece, possiamo lasciarla tranquillamente a squadre senza gioco e senza carattere. Tipo quelle allenate da Genio e da Dionisi.
Sei talmente saccente e incompetente oltre che offensivo, (ma comunque +++++ +++++++ +++++++++), che porti acqua al mio mulino. Il Palermo visto a Bolzano non ha giocato, non ha condotto la partita, ma ha vinto perchè ha Pohjanpalo. E perché ha un allenatore come In lnzaghi. Anche Corini avrebbe potuto ricalcare quelle orme, spesso parlava di “partite sporche” da vincere al di là del gioco. Ma non c’è riuscito anche perché quell’organico era di gran lunga inferiore a quello attuale. Questo era il senso che la tua malafede ti ha impedito di comprendere. Questo che per te è divenuto un refrain contro di me (l’unico che ha smascherato la tua incompetenza e la tua inciviltà) è una verità assoluta. Non sempre il gioco serve. Serve vincere. E’ quello che sta facendo adesso il Palermo. ++++ +++++++ ++++++++++ ++++++++++++++ +++++++++++++++++ ++++++++++++++++++++++++++ ++++++++++++++
I fatti danno ragione a Roberto Parisi e stadionews e smentiscono il diesse.
Diakité è forte e non sta facendo affatto rimpiangere magnani (che peraltro ha un altro ruolo).
Con Diakitè al 100 per cento uncinne’ pi nuddu.
E’ stato uno dei migliori in campo in questo inizio di campionato e ha lottato come un leone
Hic sunt leones…
Amen
Magnani non ha affatto un altro ruolo. Per Imzaghi, che lo ha sbandierato sin dal ritiro, sia Magnani che Diakite’ avrebbero fatto il braccetto di destra e Bani il centrale. E non c’è alcun dubbio che Magnani sia 100 volte più forte di Diakite’ e Peda.