Acireale, Ragonesi: “Salvezza sul campo meritata, non era facile. Futuro del club? Il presidente…”

Alessandro Ragonesi (Facebook) Stadionews
L’Acireale in extremis è riuscito ad ottenere la salvezza nel campionato di Serie D girone I pareggiando in rimonta 2-2 col Sant’Agata sfruttando così il miglior piazzamento in classifica. Ne abbiamo parlato con il direttore generale Alessandro Ragonesi.
Stagione durissima ma terminata con una salvezza…
“La stagione è stata veramente dura. Non vogliamo nasconderci dietro ad alibi, ma è indubbio che il fattore ambientale non ci ha messo in condizione di lavorare con serenità. Penso che per raggiungere obiettivi soddisfacenti occorra restare tutti uniti, purtroppo per lunghi tratti della stagione non è stato così. Siamo consapevoli che Acireale è da sempre una piazza molto esigente e che aver raggiunto la salvezza della categoria non può bastare, ma perdere sul campo la Serie D sarebbe stato un disastro. Ringraziamo quanti hanno apprezzato gli sforzi e l’operato della società e ci hanno sostenuto”.
Nel play out sullo 0-2 per il Sant’Agata la situazione sembrava drammatica…
“In quel momento mi è passato davanti agli occhi il film della stagione. In molte partite abbiamo raccolto meno di quanto meritassimo, spesso al primo mezzo tiro degli avversari andavano sotto, abbiamo colpito ben 16 legni. Per questi motivi pensavo che era la classica stagione che doveva andare a finire male. Ho però ripreso coraggio pensando che spesso abbiamo vissuto grandi rimonte, come ad esempio contro Locri, Ragusa, Licata, per citarne qualcuna. Quindi con un tempo a disposizione sono rimasto fiducioso ed è andata bene”.
Cosa non ha funzionato quest’anno?
“Vorrei rispondere al contrario, parlando di quello che ha funzionato. Abbiamo raggiunto il terzo posto nella classifica ‘Giovani D Valore’ dimostrando che è stato fatto un ottimo lavoro nell’allestire il parco Under. Questo ci ha permesso di ottenere un premio dalla Lega. Abbiamo lavorato bene nelle scuole e sul territorio, promuovendo i nostri colori per le nuove generazioni, così da creare potenzialmente nuovi appassionati della maglia granata. Abbiamo portato avanti tante iniziative per il social, giusto per citarne una la visita dei nostri ragazzi ai bambini ricoverati in Ospedale. Il calcio è passione dei tifosi, ma a mio avviso è anche uno strumento importante per il benessere di chi, come i bambini ricoverati e le loro famiglie, si trovano ad affrontare momenti di difficoltà”.
Quale sarà il futuro di questo Acireale?
“Il club si è guadagnato la salvezza sul campo e il diritto di giocare la prossima Serie D. Al momento non so dire quale sarà il futuro di questa società. Il presidente, dopo i fatti di domenica, è molto amareggiato e non vuole saperne di continuare. Nelle prossime ore capiremo quale sarà la sua posizione definitiva. Come ho sempre detto, perdere un presidente come Giovanni Di Mauro è come commettere un peccato mortale”.