Arcoleo: “Velocità e concentrazione per battere il Frosinone”

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Se parli con Ignazio Arcoleo, ci vuole una lavagna molto grande per raccontare tutti i possibili intrecci tattici di Palermo – Frosinone. Uno come lui – prima centrocampista geometrico e poi allenatore di carriera – non vedrebbe l’ora di giocarla, una sfida così importante. Conosce bene il Frosinone per averlo visto in alcune partite e sa che questa volta, più di altre volte, la strategia sarà fondamentale.

PALERMO – FROSINONE, PROBABILI FORMAZIONI

“Sono molto curioso di sapere con quali schieramenti scenderanno in campo le due squadre e soprattutto vedere i movimenti difensivi di una squadra quando prende palla il trequartista avversario. Da una parte c’è Coronado, dall’altra Ciano: sono due giocatori che possono muovere gli equilibri e sarà interessante vedere come le due squadre cercheranno di bloccare la loro fantasia e attraverso quali movimenti cercheranno di chiudere le linee di passaggio. Prevedo “prelibatezze” tattiche che solo gli addetti ai lavori possono cogliere, una gara molto interessante tra due formazioni forti e quadrate”.

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Arcoleo però sa che non c’è solo la tattica in una partita così importante anche sotto l’aspetto della classifica. “Al di là delle disquisizioni tattiche, sarà importante l’atteggiamento di tutta la squadra: se giochi sbilanciato in avanti, con due attaccanti e un trequartista, per riuscire a sopportare il carico di lavoro in fase di interdizione e rilancio tutti gli altri giocatori devono dare il 300%, spesso ci saranno uno-contro-uno e sarà necessaria la concentrazione, la condizione fisica e la massima collaborazione tra giocatori per tenere i reparti stretti e corti. E, per evitare di subire a centrocampo la supremazia degli avversari, una o tutte e due le punte dovranno essere in grado di rientrare per chiudere gli spazi. Altrimenti ti fanno… nuovo”.

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Il Palermo ritorna in campo dopo il 4 a 1 all’Ascoli, quella che potrebbe essere la gara della svolta. “Contro l’Ascoli, nel secondo tempo si è visto il vero Palermo grintoso, voglioso e affamato di vittorie. La squadra nell’intervallo, sullo 0 a 1, avrà pensato – per dirla in dialetto – che “chiù scuro di mezzanotte un po’ fare”, si è scrollata di dosso tutte le paure che potevano condizionare il rendimento e finalmente ha dimostrato di essere un’altra squadra, come del resto aveva fatto per tutto il girone di andata. Forse il Palermo ha avuto il “braccino” del tennista, condizionato anche dai risultati”.

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Una sosta forzata a Parma per il Palermo, una vittoria sabato scorso per il Frosinone. Secondo Arcoleo il fatto di non avere giocato potrebbe essere un vantaggio. “Tedino ha potuto preparare meglio questa gara, lavorando di più sull’organizzazione della squadra in fase di finalizzazione: per battere il Frosinone bisogna essere rapidi, muovere la palla velocemente negli spazi e soprattutto evitare di portare palla. Il Frosinone, per quello che ha potuto vedere, soffre la velocità degli avversari ma è una squadra che sa stare in campo e che non muore mai, anche quando va sotto di due o tre gol”.

Fra le armi in più, Arcoleo non dimentica il Barbera. “Mi auguro che ci sia una cornice di pubblico adeguata all’importanza della partita e che ci sia il giusto sostegno. In gare come queste il calore del pubblico può davvero aiutare a trovare energie positive”.

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