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Baccaglini, il palermitanesimo | e quell’800A che…illumina

“Compa’, sei dei nostri”. Verrebbe spontaneo dirgli così, al neo presidente Paul Baccaglini, dopo avergli sentito dire in un’intervista televisiva a Gds che la nuova società (YW&F Global Limited) ha un nome che non vuol dire niente e che si sarebbe potuta chiamare anche 800A. Una recita teatrale provata e riprovata o la semplice battuta spontanea di un ragazzo di 33 anni che sta vivendo il massimo della sua popolarità?

Difficile stabilirlo, però non c’è dubbio che Baccaglini, a parole, sta sbagliando pochissimo. Poi, purtroppo o per fortuna, il giudizio riguarderà i fatti ma la partenza è buona: poche promesse roboanti e magari poco credibili ma non è mancato il “minimo sindacale” dell’immediato ritorno in A in un contesto di risposte in cui ha messo sempre il Palermo e i palermitani al centro del progetto, spiegando che ha “uno strano karma con questa città” e che nei palermitani “c’è qualcosa di bello e sincero, tipo l’amicizia e la generosità”.

E poi c’è quell’800A, messo così a caso, un coup de théatre. Credo che non ci sia nemmeno un palermitano adulto che non sappia la traduzione di quell’800A che campeggia in qualunque ascensore di questa provincia o in qualunque muro imbrattato a mo’ di murales. E Baccaglini lo ha già colto come un fatto… essenziale. 800A non è una parolaccia, non è un insulto, non è una volgarità: è la quintessenza del palermitanesimo, la versione edulcorata di quel “suca” (massì, diciamolo chiaramente) che ormai sta per essere sdoganato ufficialmente in Italia e in Europa al pari di “minchia”, quasi come un patrimonio culturale, lessicale, al pari di una pasta col forno o di un pane ca’ meusa.


Paul Baccaglini ha poi vestito (o svestito) i panni del tifoso ultrà nel momento in cui ha immaginato il ritorno in A del Palermo promettendo di festeggiarlo con una corsa – nudo – per le strade di Palermo. Per il resto poche risposte concrete. Ma in fondo è giusto così. A lui toccava dissipare i dubbi, confermare che la nuova società sarà solida, che Zamparini è fuori (anche se un consiglio non si nega a nessuno) e che i progetti sono tanti e ambiziosi. Non sapremo mai i nomi dei finanziatori ma presto conosceremo la squadra tecnica che dovrà plasmare il nuovo Palermo e anche qui Baccaglini è stato esplicito, promettendo gente di esperienza. Di più non poteva e non doveva dire. Poi toccherà ai fatti. Ma questo è un altro discorso.

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