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Caso Brescia, Cellino: “Sono una vittima, non ho mai truffato nessuno”

Massimo Cellino rompe il silenzio. Il presidente del Brescia ha parlato in un’intervista al Corriere della Sera per chiarire le circostanze che porteranno le Rondinelle al deferimento e a una penalizzazione di quattro punti in classifica, con conseguente retrocessione. Il club lombardo ha già annunciato che presenterà ricorso.

Cellino si è dichiarato innocente in merito all’accusa di aver utilizzato crediti d’imposta inesistenti, una presunta irregolarità confermata solo il 16 maggio dall’Agenzia delle Entrate. “Sono una vittima, non ho mai truffato nessuno – ha dichiarato –. Semmai sono stato io a essere raggirato. Dovrei andare in ospedale per un intervento, ma ho paura di ritrovarmi i tifosi sotto la finestra.”

Il presidente ha poi spiegato il suo coinvolgimento: “Mi sono affidato al Gruppo Alfieri SPV per il versamento dei contributi tramite la compravendita legale di crediti d’imposta. Ora mi fanno passare per un truffatore, come se conoscessi questo Alfieri. Ma chi lo aveva mai sentito prima? Mi sono fidato“.



Infine, l’affondo verso le istituzioni: “Perché l’Agenzia delle Entrate non si è accorta prima? E questi sapientoni della Covisoc, perché non ci hanno avvisato in tempo? È frustrante. In 36 anni di calcio non ho mai ricevuto una sanzione per ritardi nei pagamenti. E anche quando il calcio è stato travolto da Calciopoli, io sono rimasto in piedi.”

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