Catania, “bluff” americano? Il club: “Documenti di dubbia autenticità”

Colpo di scena inaspettato per il Catania. I rappresentanti di Finaria, società di Pulvirenti a capo del club, avrebbero dovuto incontrare le parti del gruppo americano interessato all’acquisto, ma qualcosa sarebbe andato storto e la vicenda inizia ad assumere i contorni del “bluff”.

Attraverso una nota, il legale di Finaria Salvatore Nicolosi ha fatto sapere che i legali avrebbero riscontrato delle anomalie. Gli americani dell’Apache Corporation infatti sarebbero ignari della situazione in Sicilia, mentre l’incontro avvenuto ha visto protagonisti Nicolosi, Pulvirenti, l’avvocato Lombardo di Torino e il vociferato intermediario di origine ennese che avrebbe dovuto rappresentare la società americana.

La nota recita: “In merito alla recenti notizie giornalistiche relative all’ipotesi di acquisizione del Calcio Catania da parte di una società americana, Finaria Spa in liquidazione e in concordato preventivo ritiene precisare che oggi alle 10.30 i legali e i liquidatori di Finaria hanno incontrato l’avv. del Foro di Torino qualificatosi rappresentante della suddetta società statunitense accompagnato da altra persona, si è verificato che la procura a sostegno del mandato conferito al citato avvocato non era veritiera e che il documento di riconoscimento della persona che lo accompagnava presentava dubbi di autenticità“.

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