Catania, in caso di addio di Faggiano si pensa a Castagnini come direttore sportivo

In caso di separazione da Daniele Faggiano, il Catania si sta già muovendo per individuare un nuovo direttore sportivo. Tra i nomi più accreditati c’è quello di Renzo Castagnini, attualmente libero dopo l’ultima esperienza finita malissimo al Brescia. La sua candidatura non è casuale: Castagnini vanta un lungo curriculum e un passato rossazzurro, sia come calciatore che come dirigente.
Castagnini ha indossato la maglia del Catania tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80, prendendo parte a tre stagioni significative e contribuendo alla promozione in Serie B nel campionato di C1 1979/80, sotto la guida di Lino De Petrillo. In seguito, tornò a Catania nelle vesti di direttore sportivo nella stagione 1996/97, chiusa al quarto posto in Serie C2.
Il salto nella dirigenza di alto livello
Il profilo di Castagnini si distingue per un’esperienza pluriennale che lo ha visto protagonista in piazze importanti. Dopo l’incarico a Catania nel ’96, ha ricoperto ruoli dirigenziali a Salernitana, Cosenza, Genoa, Vicenza, Piacenza, Barletta e Perugia, consolidando una reputazione di grande affidabilità. In particolare al Genoa ha lavorato a stretto contatto con Alessandro Zarbano (attuale direttore generale del Catania), ampliando il proprio bagaglio tecnico e gestionale.
Uno snodo cruciale nella sua carriera è rappresentato dalla chiamata della Juventus, dove ha ricoperto il ruolo di responsabile del settore giovanile e degli osservatori. Un’esperienza che lo ha inserito stabilmente nel giro delle grandi squadre e ne ha aumentato la considerazione a livello nazionale.
Palermo, il capitolo più brillante
Tra le tappe più significative della carriera di Castagnini spicca senza dubbio il lavoro svolto con il Palermo, dove è stato tra gli artefici della promozione in Serie B nella stagione 2021/22. In tandem con l’allora tecnico Silvio Baldini, riuscì a costruire un gruppo solido e ambizioso, capace di affrontare i playoff con determinazione e qualità. La sua competenza nel selezionare i profili giusti per un progetto di rilancio è rimasta impressa.
Nonostante una conclusione anticipata del rapporto con il club siciliano (si è dimesso insieme a Baldini), Castagnini ha lasciato a Palermo un segno tangibile. L’esperienza maturata nella gestione di un club storico in fase di ricostruzione potrebbe ora tornare utile a un Catania desideroso di ritrovare slancio e stabilità.
Un’alternativa giovane non è esclusa
Tuttavia, non è da escludere che il Catania possa anche optare per un profilo più giovane e in rampa di lancio, puntando su energie fresche e visioni moderne della gestione sportiva. La decisione definitiva dipenderà anche dagli sviluppi con Faggiano: se la collaborazione dovesse interrompersi, la dirigenza etnea dovrà agire con prontezza per assicurarsi una guida competente e strutturata.
Nel frattempo, il nome di Renzo Castagnini resta caldo e credibile, non solo per il passato comune con il club, ma per una carriera che ha già dimostrato di saper riportare in alto piazze complesse e ambiziose. Un’eventuale scelta che potrebbe rappresentare continuità nella tradizione, ma anche competenza nella costruzione del futuro.
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