Catania – Palermo, derby minore: ma la posta in palio è altissima

FOTO PEPE / PUGLIA

Il Palermo è chiamato a difendere i 10 anni di imbattibilità sul campo del Massimino. Non sarà facile. Come in tutti i derby, entrano in gioco fattori diversi: in una stagione vissuta fin dall’inizio con la spada di Damocle del possibile fallimento, quella di oggi per il Catania è l’occasione più ghiotta per conquistare una vittoria che possa galvanizzare l’ambiente, regalare una gioia ai propri tifosi e allontanare almeno per qualche ora non soltanto i problemi finanziari ma anche quelli causati dal nubifragio che ha inferto alla città ferite profonde.

La classifica parla chiaro: Palermo e Catania viaggiano a velocità molto diverse anche perché “montano” motori diversi. Le incertezze economiche hanno costretto la Sigi a condurre un mercato di necessità, che di certo non consente al tecnico Baldini di avere le stesse ambizioni di Filippi. Al momento la squadra si trova in 12a posizione con 20 punti, dopo un girone d’andata dove le cose sarebbero potute andare anche peggio, considerata la crisi finanziaria e l’incertezza sul futuro. E vanno ricordati i due punti di penalizzazione già inflitti alla squadra.

Il Catania riesce però a tenersi in orbita playoff: la decima posizione è distante 3 lunghezze. Molti dei suoi punti li deve alla grande stagione di Luca Moro, 16 dei 28 gol fatti li ha messi a segno lui. L’attaccante di proprietà del Padova guida la classifica dei marcatori del girone, e si è già fatto un nome in mezza Europa. Un trascinatore così in serie C non ce l’ha nessuno. Il ds Pellegrino ha voluto precisare che è grazie al Catania se il giocatore è riuscito ad esprimersi al meglio, così come era già successo con Pecorino, poi ceduto alla Juve. Se si estende questa considerazione anche a Lorenzo Lucca, si può dire allora che la Sicilia faccia proprio un gran bene ai giovani talenti.

Il Catania è vulnerabile, al Massimino hanno vinto Bari, Turris e Foggia, mentre l’Avellino è riuscito a conquistare un punto alla decima giornata. La fase difensiva si è dimostrata carente, a fronte dei 28 gol realizzati ci sono i 28 gol subiti – come la Fidelis Andria – 13 dei quali in casa. Solo il Campobasso ha fatto peggio. Va anche sottolineato il rallentamento notevole negli ultimi impegni di campionato, con 3 sconfitte nelle ultime 5 partite. Ben diverso il passo di marcia dei rosa che, ad eccezione della trasferta di Picerno, hanno fatto incetta di punti raggiungendo il secondo posto in scia al Bari, prossimo avversario al Barbera.

Al Massimino ci sarà probabilmente l’atmosfera delle grandi occasioni perché il derby è sempre una partita a sé. Ma sarà anche un derby in tono minore, tra due realtà che nel recente passato hanno vissuto ben altre emozioni nel massimo campionato. E anche la rivalità tra le tifoserie sembra smorzata. Il pre-derby di solidarietà, giocato ieri a Palermo per beneficenza, ha giustamente rubato la scena allo storico antagonismo.

Ci sono momenti in cui anche ai tradizionali rivali bisogna tendere la mano e offrire solidarietà. Poi ci sono quei 90 minuti in cui tutti daranno tutto perché, pur essendo un derby in “bianco&nero”, senza paillettes e lustrini, la posta in palio è comunque altissima. Quest’anno più che mai, sperando in un futuro migliore, più consono al blasone delle due società e delle due città.

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3 thoughts on “Catania – Palermo, derby minore: ma la posta in palio è altissima

  1. Ho letto che un guardialinee é di bari, si chiama Marco Belsanti, mah speriamo che non fa danni contro di noi.

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