Corini: “La società deve capire con chi andare avanti, parlerò con Salerno”

Una sconfitta sotto un nubrifagio. Il Palermo tiene testa all’Inter per 65 minuti ma Joao Mario piega la resistenza rosanero. L’espulsione di Ansaldi e le mosse offensive di Corini non hanno portato il pareggio tanto atteso. Uno stop che complica ulteriormente la corsa alla salvezza, che adesso dista 11 punti. Il tecnico rosanero, ai microfoni di Sky, analizza il match: “Penso che questi ragazzi abbiano spinto al massimo, abbiamo qualche limite strutturale e purtroppo la sconfitta di Empoli ha prodotto un ennesimo scossone. Adesso la salvezza è ancor più complicata, ma questa piazza merita una dignità professionale. La Serie A è difficile e se non la affronti bene vai incontro a brutte figure. Questa squadra ha caratteristiche particolari: con una prima punta che viene incontro mi serve qualcuno che vada in profondità, per questo vado con due esterni e Quaison. Il ruolo ideale di Diamanti è dietro la punta nel 4-3-1-2, lui ha bisogno di ricevere nel piede e poi mandare avanti i compagni. Se deve recuperare allora fa fatica“.

A Premium Sport, il tecnico rosanero continua nella sua analisi: “La prestazione è stata importante contro una squadra in forma. Siamo stati bravi a creare occasioni e siamo stati anche sfortunati. Dispiace non aver trovato i punti dopo una gara del genere, in più l’Empoli ha vinto. La squadra dimostra però dignità ed orgoglio. La società sta vivendo un periodo complicato con una salvezza che diventa sempre più complicata. Mi confronterò con la società, sono venuto consapevole che la squadra fosse in difficoltà emotiva e sul campo. Non si può sempre pensare di migliorare la situazione cambiando guida tecnica ma consolidando e mandando avanti un progetto“.

Una sconfitta che non va giù ad Eugenio Corini: “La squadra meritava un risultato diverso, alcune situazioni dovevano essere sfruttate diversamente. La vittoria dell’Empoli rende tutto più difficile, visto che aumenta la distanza per la salvezza. Nestorovski? Il ragazzo sta lavorando ed è chiaro che abbia avuto un gran periodo a inizio campionato e un calo psicologico ora. Non fa solo gol, ma lavora bene e fa tanti assist”.

In conferenza stampa, Eugenio Corini non usa mezzi termini per raccontare il caos di questi giorni intorno alla sua panchina: “Io ho scelto di rimanere perché la città ha dimostrato grande attaccamento e sa come sono fatto. Purtroppo però ci sono state due sconfitte e bisogna capire cosa fare. Sarebbe sterile pensare di giocarmi la partita a Napoli e col Crotone. La società deve capire con grande dignità professionale con chi andare avanti. Se abbiamo l’1% di possibilità in queste 17 partite allora ce la dobbiamo giocare, non che ogni domenica si rimette in discussione tutto. Adesso c’è un nuovo d.s. e vedremo. Se vengo a mettere la faccia, devo avere qualcosa dentro. Non ce la faccio a fare l’attore. Tutto quel che dico è ponderato. Per il bene che voglio a questa società, è il momento di capire cosa vogliamo fare. Oggi siamo a undici punti dall’Empoli, se prima era un’impresa oggi è un miracolo sportivo. Però c’è una dignità sportiva da salvaguardare. A me fa un male pazzesco pensare di accompagnare la mia squadra in Serie B, il segnale da cogliere nei cinquantamila accorsi contro Chievo e Pescara era quello di battersi ancora. Alla piazza di Palermo basta spiegare le cose. Io sono pronto a fare un percorso, ma sarebbe sterile farlo pensando a cosa possa succedere dopo ogni partita. Bisogna intervenire, serve qualcuno che comanda e questo è il momento per farlo“.

Sulla corsa alla salvezza, Corini è realista:Non è questione di arrendersi. Ci vuole una visione della situazione un po’ più ampia, bisogna pensare a chi stavamo affrontando e come ci siamo arrivati. Vero, non abbiamo calciato con pericolosità, ma almeno due volte potevamo creare grandi chance per fare gol con una punizione e forse con un rigore. La prestazione c’è stata, la squadra ha reagito, in una settimana difficile e in uno stadio semivuoto. Ci vuole dignità professionale. La squadra lo ha dimostrato. Questa squadra ha avuto difficoltà oggettive. Sono arrivato e l’ho trovata con sei punti e sette sconfitte consecutive. Da quando sono arrivato abbiamo lavorato su certi aspetti che hanno portato punti e miglioramenti. Ad Empoli ci siamo giocati uno scontro diretto e basti vedere cosa ha fatto l’Empoli dopo quella partita per capire che avversario abbiamo trovato. Lì sono nate le famose settimane a tempo e tutto il percorso che stiamo vivendo oggi. Anche col Sassuolo ho visto una squadra che gioca, seppur con dei limiti. Oggi contro l’Inter che viene da sei vittorie consecutive lottiamo e stiamo lì. La giornata di oggi è negativa per i risultati, perché il dato oggettivo dice che l’Empoli è a undici punti. Guardiamo in faccia le cose per come stanno: ho vissuto qui quattro anni straordinari, sono venuto qui dando tutto me stesso in uno dei momenti più difficili nella storia del Palermo, per innescare un percorso virtuoso. Questa è per me la mia sconfitta più grande”.

Ancora Corini sul suo futuro:Adesso parlo con Salerno. L’ho già fatto dopo la partita.Ho sempre grande rispetto per chi mi dà fiducia. Sono qua perché mi ha scelto Zamparini, mica qualcun altro. La situazione al mio arrivo era veramente difficile e io ho cercato di spingere tantissimo. I quattro punti per me erano un segnale da cogliere, con un patrimonio di cinquantamila persone portate allo stadio. A me fa male pensare che sia difficile salvare il Palermo, ma se c’è la volontà di andare avanti allora portiamo avanti un percorso virtuoso. Altrimenti ci separiamo e ringrazierò Zamparini per avermi dato la possibilità di allenare in una piazza straordinaria. L’allenatore deve essere al centro di qualcosa, altrimenti diventa difficile“. Il tecnico rosanero è un fiume in piena:Non posso stare qui a dire cosa debba fare il presidente. Ho avuto modo di parlare con la proprietà e ho cercato di far capire cosa stava vivendo la squadra. La mia responsabilità è questa, mi sembra facile da comprendere il mio ragionamento. Per me, adesso, chi rimane qua deve sapere cosa sta affrontando. E chi arriva altrettanto. Su queste basi si possono affrontare 17 partite con grande dignità, perché questa piazza lo merita“.


1 thought on “Corini: “La società deve capire con chi andare avanti, parlerò con Salerno”

  1. mi spiace veramente una cosa, cioè retrocedere già a Gennaio volutamente, perchè il padrone ha deciso di non investire più e beccarsi il paracadute, scappare con la cassa lasciandoci nella m… ma la vigliaccheria sta’ nel prendere per i fondelli una città intera, che a sua volta dorme, e nessuno strilla, tifoseria,stampa,politica, nessuno, certo si può anche retrocedere, ma con dignità, non diventando lo zimbello sportivo e non d’Italia. Grazie, ma sono veramente schifato.Onore a Corini, ma per il resto Vergogna Vergogna Vergogna…

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