Decreto Rilancio, abbreviati gradi e tempi della giustizia sportiva

Il “Decreto Rilancio” è stato approvato dal Governo e sono presenti misure urgenti sia per contenere il danno causato dall’emergenza Coronavirus al mondo del calcio, sia per accelerare la giustizia sportiva che potrebbe essere oberata di lavoro in caso di stop definitivo di qualche campionato.

L’art. 211-bis stabilisce le “disposizioni processuali eccezionali per i provvedimenti relativi all’annullamento, alla prosecuzione e alla conclusione delle competizioni e dei campionati, professionistici e dilettantistici”.

Si è deciso per l’abbreviazione dei gradi e dei tempi della giustizia sportiva: si va direttamente al Collegio di Garanzia dello Sport e successivamente al Tar e al Consiglio di Stato in caso di contenziosi generati dalle decisioni che sono possibili adottare in deroga alle vigenti disposizioni dell’ordinamento federale sulla determinazione delle classifiche in caso di interruzione dei campionati della stagione 19/20 e quindi sulla determinazione degli organici per la stagione 20/21.

Nel decreto, inoltre, sono presenti altre quattro misure che hanno un impatto diretto sul movimento calcistico:

1) l’ulteriore rinvio dei pagamenti contributivi e fiscali al mese di settembre;

2) la sospensione dei canoni di locazione e dei diritti di superficie per gli impianti sportivi (anche di Serie A);

3) il riconoscimento della Cassa Integrazione per i contratti dei lavoratori sportivi fino ad un massimo di 50 mila euro lordi;

4) l’istituzione del Fondo Salva Sport con una quota percentuale sul totale della raccolta per le scommesse sportive;

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