Gazzetta – Tutti i dubbi dei medici, tra responsabilità infinita e test continui
I medici dei club di Serie A sono preoccupati e chiedono chiarezza. Le indicazioni del Comitato Tecnico Scientifico del Governo, recepite dalla FIGC nel protocollo sulla ripresa degli allenamenti collettivi dal 18 maggio, scaricano su di loro le responsabilità – civili e penali – in caso di positività di un giocatore durante il ritiro di 15 giorni che darà il via alla “fase 2” della ripresa.
Sulla Gazzetta dello Sport, quindi, si legge che i medici chiedono che la loro responsabilità sia limitata e si aspettano che possa essere creato uno scudo che li protegga. Ma ci sono sette nodi da sciogliere:
- La responsabilità senza limitazioni è pericolosa.
- Se tutto è fatto in sicurezza cosa succederà?
- L’assicurazione è fondamentale. Il penale è escluso.
- Senza un ritiro permanente, il rischio è più alto.
- Dopo la positività, la quarantena per la squadra è l’unica strada.
- Il modello tedesco con le nostre leggi è impossibile.
- Tamponi ed esami indispensabili. Ci sono per tutti?
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