Gazzetta – Fase 2, i dubbi della Lega A. Slitta il piano per la ripartenza
Il 4 maggio ancora non tocca ai calciatori, il via libera agli allenamenti vale per gli sport individuali. Nuoto, tennis, non per quelli di gruppo. Per i calciatori, protagonisti di una disciplina collettiva, si dovrebbe partire giorno 18 maggio.
Sulle pagine della Gazzetta dello Sport si approfondiscono tutti i dubbi che tormentano la Lega Serie A dopo gli annunci del premier Conte e le parole del ministro Spadafora. I calciatori in questo modo avrebbero un diritto “minore” rispetto a quello di altri colleghi professionisti. I club devono muoversi per tempo per riconvocare i propri tesserati, specie chi oggi è all’estero.
L’altro dubbio riguarda la modalità di ripresa: il 18 maggio l’intera squadra potrà essere accolta al centro sportivo? O servirà scaglionare i giocatori in piccoli gruppi? L’idea di dividere la squadra in 4-5 calciatori e distribuirli in zone di campo differenti (o su più campi per chi ne ha possibilità) era un’opzione che la Serie A considerava valida fin dal 4.
Slitta, quindi, il piano per la ripartenza del campionato. Per la Lega il week-end con le maggiori probabilità di ospitare la ripresa dei campionati era quello del 6-7 giugno. Ora potrebbe servire qualche giorno di tempo in più: la Serie A potrebbe ricominciare a metà settimana, mercoledì 10, oppure andare al successivo week-end, quello del 13-14 giugno.
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