Hera Hora, cambio al vertice: esce Daniele Mirri, Muscato presidente del CdA

Cambio al vertice della società Hera Hora che controlla il Palermo con il 99% (l’1% fa capo ai tifosi di Amici Rosanero). Il Consiglio d’amministrazione è stato modificato. Il nuovo presidente del CdA è un commercialista milanese, Enrico Muscato, con un curriculum denso di incarichi in varie società fra cui, per due anni, quello di sindaco del Torino Calcio di Cairo.

Dario Mirri, presidente del Palermo e front-man dell’operazione “rinascita rosanero” è uno dei consiglieri. L’altro consigliere d’amministrazione, anche lui nuovo, è Stefano Monasteri, avvocato, una delle persone più vicine al presidente Dario Mirri in questa avventura rosanero.

Ma la “vera” notizia è forse la fuoriuscita dal CdA di Daniele Mirri, padre di Dario. Stanchezza? Divergenza di vedute? La cosa certa è che dalla società non è stata data comunicazione ufficiale alla stampa, nonostante siano già passati circa tre mesi dal cambio di formazione (che risale a giugno scorso), probabilmente con l’intento di derubricare il cambio in un fatto meramente tecnico e non particolarmente significativo per il futuro della società rosanero che resta in vendita, come più volte confermato da Dario Mirri, e che deve ancora risolvere il nodo legato alla richiesta di “liquidazione” dell’ex vicepresidente Tony Di Piazza dopo aver esercitato il diritto di recesso.

Proprio ieri, l’udienza al Tribunale di Catania è stata rinviata all’8 novembre. Più o meno dello stesso periodo, vale la pena di ricordarlo, è il cambio nel CdA del Palermo con l’ingresso nella compagine di Antonello Perricone, manager di primo livello e cugino primo di Daniele Mirri.


17 thoughts on “Hera Hora, cambio al vertice: esce Daniele Mirri, Muscato presidente del CdA

  1. Forse non è stato comunicato alla stampa perchè nella casa di vetro di Sua Appartenenza c’era un po’ di condensa ed i vetri erano appannati.

    1. I fatti sono semplici:
      1) mirri decide di fare un’investimento per la sua pubblicita’ spacciandosi per salvatore della patira del palermo calcio
      2) mirri cerca come un pazzo di trovare un’acquirente quando il palermo di zamparini sta per crollare
      3) mirri si fa affidare il palermo calcio quando tutto crolla
      tutto questo mirri lo fa non per amore del palermo calcio, bensi’ per recuperare il suo investimento non capendo che si sta inguaiando in qualcosa piu’ grande di lui
      Questi sono i fatti e non si capisce perche’ nessuno ne parla. Altro che salvatore della patria, se questo non si defila a fine anno si fallisce di nuovo.

  2. ora basta!! non se ne puo più dei Catagnini, Sagramola e Mirri: sinceramente avete dato una mano al Palermo e alla città ma adesso basta non è nelle vostre corde (soprattutto economiche ) garantire al Palermo palcoscenici che gli competono. portate anche via Filippi che non ha alcuna esperienza da allenatore visto che la squadra seppur buona non esprime alcun gioco

  3. Io non vi capisco…parlate di distrazione, fallimenti, poca chiarezza…sulla base di cosa? Di un cambio al vertice della società con professionisti che, fino a prova contraria, risultano stimati e rispettati nei rispettivi ambiti di lavoro?
    Mirri certamente non ci comprerà mai Cr7, certamente non ha i mezzi per farci arrivare in serie A in 3 anni come inizialmente promesso e auspicato, ma non credo che danneggerà il Palermo. E non ha mai dato motivo di sospettarlo.
    Io credo che si stia muovendo nell’ombra per cedere la società, e l’inserimento di professionisti seri nel CdA è una forma di garanzia per i potenziali acquirenti.

    1. Amico mio, pur nella migliore delle ipotesi, non si fa nulla per nulla. Chi investe qualcosa non lo fa per filantropia, ma per un qualche interesse (economico, di immagine, ecc). Se fossimo stati ancora nella fase precedente all’introduzione del fine di lucro, dubito che Mirri si sarebbe mosso.

  4. Spero, cmq, che la società venga ceduta prima del mercato di gennaio in modo da dare alla nuova proprietà l’opportunità di fare i dovuti innesti in questa squadra.

  5. Passaggi tecnici che il direttore fa bene a illustrare ma che a noi tifosi non dicono nulla. Qualcuno vede losco ma anche in questo caso film già visto. Concordo con coloro che auspicano una proprietà definita possibilmente facoltosa stile primo Zamparini per tornare tra le grandi.

  6. chi se ne frega di queste cose di famiglia…cercate almeno chiudendo il cerchio di non farci fare tummula anche quest’anno…!!!

  7. Preziosi ha venduto il Genoa. Ora finalmente può prendere il Palermo. A me non piace ma a confronto di Mirri va bene tutto

  8. il suo obiettivo non è la cessione ma il rafforzamento delle sue radici nella Palermo calcio tra parenti commercialisti e avvocati, avendo come obiettivo primario il lucrare il più possibile e la ricerca di soci di minoranza malleabili. È come un pantano per adesso la palermo calcio e chissà fino a quando durerà e di luce non se ne vede neppure l’ombra.

  9. Bruceremo anche Preziosi dopo 1 anno. Diremo che meglio uno locale anche senza picciuli che lo straniero il friulano o il campano di turno. Siamo fatti così. Tifosi? Ma quannu mai.

    1. Tanto male che vada tifano una strisciata e chi se ne frega del Palermo. “Siamo proprio poveri ma non economicamente!”

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