Il Palermo e le trasferte: da Taranto a Terni, quante batoste

FOTO PEPE / PUGLIA

Il pareggio al San Nicola di Bari aveva illuso i tifosi rosanero: il Palermo è tornato ad avere gravi problemi a fare risultato lontano dal Barbera. Una situazione che la piazza conosce bene, dato che nelle ultime stagioni di Serie C giocare in trasferta era diventato ormai sinonimo di mancata vittoria.

Solamente la parentesi del finale della stagione scorsa, con quella incredibile magia creata da Silvio Baldini, aveva spinto il Palermo a non perdere più dopo la sconfitta di Francavilla (più volte ripresa dal tecnico come partita di svolta). Da quel 26 febbraio, i rosa giocarono in Serie C tra campionato e playoff 9 partite fuori casa, collezionato 2 pareggi e 7 vittorie. Tutti ricordano l’en plein dei playoff, con un Palermo spietato che era riuscito a espugnare tutti e 4 gli stadi nei quali era andato a giocare.

In molti invece ricordano ancora le difficoltà del Palermo di Filippi a vincere in trasferta: nelle 10 partite disputate fuori casa dal tecnico nella scorsa stagione arrivarono solamente due vittorie, tra l’altro consecutive, contro Vibonese e Fidelis Andria, rispettivamente ultima e penultima in classifica in quel momento.

In quel periodo, le disfatte furono molteplici: dal primo tracollo di Taranto alla scioccante sconfitta per 3 – 0 contro la Turris, per poi passare alle sconfitte seppur di misura contro squadre tutt’altro che blasonate come Picerno e Latina. In mezzo ci fu pure il 2 – 0 subito al Massimino nel derby contro il Catania.

In quel periodo la principale motivazione era attribuita alla mancanza di personalità del gruppo, che al Barbera vantava una media promozione. Nella sua conferenza stampa d’insediamento, Baldini presentò la figura del mental coach Nicola Colonnata giustificandola come necessaria per la risoluzione dei problemi della squadra in trasferta.

Difficile capire invece quale sia il problema del Palermo di Corini, che in trasferta ha segnato solamente un gol a Bari e poi perso tutte le partite subendone 7. Le partite contro Reggina e Ternana ricordano pericolosamente quelle contro Taranto, Turris e Catania appena citate, in cui la squadra al primo gol subito crolla psicologicamente.

Forse è ancora troppo presto per parlare di mancanza di personalità, dato che il rivoluzionato gruppo squadra è ancora all’inizio della sua avventura. Intanto i tifosi rosanero vedono ricomparire i fantasmi della stagione scorsa, quando a ogni trasferta venivano incrociate le dita sperando in una reazione quantomeno d’orgoglio dei calciatori.

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3 thoughts on “Il Palermo e le trasferte: da Taranto a Terni, quante batoste

  1. Invece è proprio il momento di parlare di mancanza di personalità e di gioco. In alte sedi già il cambi tecnico sarebbe avvenuto. 8 giornate sono troppo per non avere la ben minima personalità.

  2. Come successo prima dell’arrivo di Baldini, il gruppo giocatori sembra eternamente in gita scolastica. Faticosamente Baldini riuscì nel finale a dare un senso al campionato portandoci ad una insperata vittoria. Stessa cosa sta provando a fare Corini ma ad oggi poco e niente si è visto in termini di gioco, grinta e impegno.

  3. CORINI,PER FAR SÌ CHE LA SQUADRA VINCA SIA IN TRASFERTA CHE IN CASA, DEVE:
    a) Formare Un Gruppo Contenente
    SIA TUTTI I GIOCATORI APPENA
    ARRIVATI CHE QUELLI REDUCI
    DELLO SCORSO CAMPIONATO;
    b) FAR GIOCARE AL GRUPPO DEL
    SUB a), DURANTE IL PERIODO DI
    ATTESA DEL PROSSIMO INCON-
    TRO, AMICHEVOLI CON SQUADRE MOLTO TOSTE: SOLTAN
    TO IN QUESTO MODO SI COSTRUI
    SCE UNA SQUADRA CON L’AFFIA-
    TAMENTO E CON L’INTESA GIUS-
    TA PER POTER VINCERE LE PARTITE IN TRASFERTA E CASA-
    LINGHE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
    FORZA PALERMO: Tornerai a STRA
    VINCERE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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