Il Palermo ha il suo ministro della difesa: Ceccaroni, un leader “silenzioso”
Nel Palermo targato Inzaghi c’è chi ha il compito di prendersi i riflettori con gol, assist o giocate. E poi c’è Pietro Ceccaroni, diventato ormai un vero e proprio leader, pur restando spesso lontano dai riflettori.
Senza clamore, il difensore classe ’95 è diventato una colonna dello scacchiere rosanero: affidabile, elegante e concreto, interpreta il ruolo di braccetto sinistro con una naturalezza che ricorda molto Bastoni dell’Inter. Sempre pronto a chiudere dietro, ma altrettanto abile nel proporsi in avanti, Ceccaroni incarna perfettamente l’idea di difensore moderno.
Una sicurezza con licenza di attaccare
La sua forza sta proprio nella completezza. Non è il classico centrale che si limita al “compitino”: difende con ordine e intelligenza, ma sa anche sganciarsi con continuità, offrendo linee di passaggio e inserimenti che destabilizzano le difese avversarie. Corre, accompagna l’azione e diventa un fattore costante anche nella metà campo offensiva. Non a caso Inzaghi, che conosce bene l’importanza di avere difensori capaci di alzarsi, lo considera un’arma in più nella costruzione del gioco.
Pericoloso sulle palle inattive
Accanto all’affidabilità difensiva, quest’anno sta emergendo anche un altro aspetto: la pericolosità sulle palle ferme. Il gol in gare ufficiali deve ancora arrivare, ma Ceccaroni è sempre più protagonista di queste situazioni. Lo si è visto contro il Manchester City, quando in amichevole ha sfiorato una rete storica dopo pochi minuti, e lo si è rivisto con la Reggiana. Inzaghi lo piazza spesso sul primo palo, in cerca di una ‘spizzata’ decisiva o di una conclusione diretta: prima o poi, questa soluzione si rivelerà vincente anche in termini di marcature.
Un titolare inamovibile
I numeri certificano la sua importanza. Lo scorso anno ha totalizzato 2.320 minuti in campo, confermandosi tra i giocatori più utilizzati della rosa. Al netto di infortuni o squalifiche, lo scenario non cambierà neanche quest’anno: Ceccaroni è un titolare fisso, un perno irrinunciabile. Con la partenza di Magnani, il suo peso all’interno del reparto è cresciuto ulteriormente: insieme a Bani, sarà lui a guidare la linea difensiva e a dettare tempi e posizioni.
Il nuovo compagno di reparto: Veroli
Se nella passata stagione, però, mancavano alternative naturali nel suo ruolo, oggi il Palermo può contare su Davide Veroli, difensore classe 2003 arrivato in estate. Un mancino puro, perfetto per dare respiro a Ceccaroni e al tempo stesso crescere sotto la sua ala.
Il giovane potrà apprendere dall’esperienza del senatore rosanero, assimilando letture difensive e tempi di gioco, per farsi trovare pronto quando sarà chiamato in causa. Inzaghi può così contare su una coppia ben assortita: la solidità e la maturità del titolare inamovibile da una parte, la freschezza e la voglia di emergere del talento emergente dall’altra.
I fatti più delle parole
Ceccaroni non guida con proclami o gesti plateali, ma con l’esempio. Partita dopo partita trasmette sicurezza ai compagni e fiducia a tutto il reparto. È il classico “leader silenzioso”: non il più appariscente, ma quello che mai in discussione. In un Palermo che punta a crescere e consolidarsi, figure come la sua diventano fondamentali. Forse è proprio questa la sua più grande forza: essere una garanzia, sempre.

Troppo poco un difensore affidabile su 6 presenti in rosa, non sottolineate abbastanza che in difesa siamo corti.
Ceccaroni sarà bravo ma mentre voi vi spellate le mani sulla rosa e su osti io dico che no va bene! Dopo 3 anni di delusioni totali ci hanno dato Inzaghi come mossa ben precisa x fare tacere la piazza dopo la grandissima delusione Dionisi. Ma La Rosa non è davvero quella che ci si aspettava assolutamente. Non dovevamo essere tra le candidate dovevamo essere , nella griglia , la più forte con La Rosa più forte ma soprattutto più completa in ogni reparto e non è così. Osti una vera delusione non casuale se era fuori dai giochi da diverso tempo. Purtroppo i palermitani vediamo messia ovunque, anche quando ci sono persone normali a volte anche modeste. Nel caso di specie i messia sono i vari Sartori per intenderci. La squadra non è completa , non è forte per vincere e’ na rosa che lotterà per salire ma più probabile che lotti per i playoff con quello che purtroppo ne potrebbe anche conseguire . Ci siamo già passati e sappiamo bene quali sono i rischi. Osti può fare le conferenze stampa auyocelebrative che vuole , per difendere il suo posto e quello di quello scarso e di Bigon. L’uomo che considero il vero disastro di tutto e non mi spiego come faccia il city ancora a tenerselo sul groppone. Anche ieri corvino che vara mille difetti ma di calciomercato di giocatori di allestimento di squadre se ne intende parecchio ha parlato apertamente del Palermo e dei suoi fallimenti negli ultimi tre anni nonostante il budget elevato! Questo grazie anche a quegli scarsoni dell’uomo della kalsa e di quel……di de Sanctis. Adesso anche osti.. lo stesso corvino come già aveva fatto a proposito della vendita al Palermo di di Francesco ieri ha parlato anche di Blin e chiaramente si magnato una bistecca fiorentina pensando di averlo rifilato al Palermo e dicendo chiaramente che lo stesso Blin non fa il titolare ma con serie B !! Più esplicito di così non si può. Questo ultimo pezzo ( Corvino) con la storia di di Francesco e soprattutto Blin e’ dedicato anche ai palermitani i giornalisti palermitani sempre pronti a magnificare tutto e tutti . Studiate leggete informatevi di più guardate prima di santificare un giocatore a volte parliamo di gente davvero modesta sé non imbarazzante. Già l’anomalia che dovreste osservare che Pantaleo Corvino vende se vende ….vuol dire che non era all’altezza!! Per i palermitani e soprattutto per i giornalisti palermitani Blin era il marziano dalla Francia , via Lecce , a Palermo invece era il nulla. Osti la smetta di ritenersi soddisfatto , lo era anche dopo il mercato di gennaio, io dopo tre anni mi aspettavo molto di più molte più certezze almeno sulla carta . Qua si parla solo di normalità e basta! A Palermo dopo tanti anni di delusioni ci voleva ben altro. Capisco che sono troppo controcorrente rispetto a giornali e tv ma soprattutto rispetto alla piazza ma io la penso così e credo che in fondo non mi sbaglio poi così tanto.
Ceccaroni gia’ da tempo si è preso il ruolo di leader della difesa, speriamo quest’anno vada anche in gol più spesso
Vi accontentate di difensori come Ceccaroni , giocatori che per il Palermo non dovrebbero stare neanche in panchina. Chi si accontenta rimane in serie b.
Siate più ambiziosi.