Lazio – Inter 2 – 3, LE PAGELLE: Vecino imperioso, Lulic ingenuo

LAZIO – INTER 2 – 3 Marcatori: 9′ p.t. autogol Perisic (L); 29′ p.t. D’Ambrosio (I); 41′ p.t. Felipe Anderson (L); 33′ s.t. Icardi (I); 36′ s.t. Vecino (I); al 34′ s.t. espulso Lulic (L)

L’Inter vince una partita pazzesca e guadagna il quarto posto. Dopo un primo tempo giocato a ritmi folli, la Lazio sembra controllare nella ripresa ma in tre minuti succede di tutto e i nerazzurri ribaltano la gara con il cuore. L’espulsione di Lulic cambia il finale di partita e la squadra di Spalletti è cinica ad approfittarne. Delusione cocente per la squadra di Inzaghi, che fino alla mezz’ora del secondo tempo era in totale controllo. L’Inter giocherà i preliminari della prossima Champions League meritatamente, dopo una buona stagione in cui si è vista la mano di un grande allenatore come Spalletti.

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Lazio (3-5-1-1): Strakosha 6; Luiz Felipe 5.5, de Vrij 6 (dal 39′ s.t. Nani s.v.), Radu 6 (dal 31′ s.t. Bastos 5.5); Marusic 6, Murgia 6, Leiva 6, Milinkovic-Savic 6.5, Lulic 5; Felipe Anderson 6.5; Immobile 6 (dal 30′ s.t. Lukaku 5.5).
Inter (4-2-3-1): Handanovic 6; Cancelo 6.5, Skriniar 6, Miranda 5.5, D’Ambrosio 5.5 (dal 36′ s.t. Ranocchia 6); Vecino 7, Brozovic 6; Candreva 5.5 (dal 16′ s.t. Eder 6.5), Rafinha 5 (dal 23′ s.t. Karamoh 6.5), Perisic 6; Icardi 6.5.

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I MIGLIORI:

Vecino: Gioca una partita in apnea a causa della grande prestazione di Milinkovic, ma segna un gol importantissimo con un gran colpo di testa. Protagonista anche in occasione del rigore procurato da Icardi.

Cancelo: Altra buona partita del portoghese, migliorato tantissimo nella seconda parte di stagione. Grande qualità nei piedi, è un punto di riferimento per i compagni per lo sviluppo dell’azione. Punta sempre Lulic e Radu, mettendoli in difficoltà. Attento anche in fase difensiva.

Milinkovic-Savic: Domina il centrocampo come pochissimi giocatori al mondo. Vince tutti i duelli e le palle alte sono di sua proprietà. Riesce ad abbinare lo strapotere fisico a una qualità fuori dal comune. Le sue giocate illuminano la serata, come la splendida punizione che si stampa sul palo. Cala clamorosamente nella ripresa ed è colpevole in occasione del gol di Vecino.

Felipe Anderson: È tornato ad altissimi livelli. Gioca con intelligenza, sfruttando al massimo le sue caratteristiche e duettando con Milinkovic e Immobile. Nell’occasione del suo gol brucia D’Ambrosio in velocità ed è freddo davanti al portiere nerazzurro.

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I PEGGIORI:

Lulic: L’espulsione rovina una buonissima prestazione. Il secondo giallo è un errore troppo grave per un giocatore esperto come lui. Soffre tanto la qualità di Cancelo.

Luiz Felipe: In difficoltà. Perisic e Candreva giocano nella sua zona di campo e sembra cavarsela, quando entra Karamoh, invece, perde la bussola. Emblematico il pallone perso su Eder e non sfruttato da Icardi.

Rafinha: Il grande assente della serata. L’ex Barcellona, nella seconda parte della stagione, ha dato una scossa ai nerazzurri con la sua qualità ma all’Olimpico non è riuscito a essere incisivo. Sbaglia tanti palloni e non trova mai spazio tra le linee. Bocciato (almeno stasera).  


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