Palermo, Stellone: “Non è ancora finita, schiererò due punte per dare un segnale”

Un match da non sbagliare. Roberto Stellone prepara la trasferta sul campo della Ternana dopo il pari amaro contro il Bari: l’obiettivo è tenere vive le speranze di secondo posto, ma allo stesso tempo blindare una buona posizione in classifica in caso di playoff. Ma le incognite rimangono modulo e infortunati. Le dichiarazioni in diretta testuale su Stadionews.

ORE 12.33 – “Lavoro tattico o psicologico? Abbiamo lavorato su tanti aspetti, non si può fare ovviamente tutto quello che si vorrebbe, si rischia di fare poco e male. Sul piano mentale, sicuramente la vittoria col Bari poetva darci una classifica migliore ma nulla è compromesso: per Parma e Frosinone non ci sono sfide facili e scontate, un occhio agli altri sì, ma pensiamo prima a noi. Abbiamo avuto più giorni per preparare la partita, ma la settimana è stata comunque più corta. Arriviamo con le idee un po’ più chiare”

ORE 12.35 – “Questa è la formazione per domani: Pomini, Rispoli, Dawidowicz, Rajkovic, Aleesami; Coronado, Murawski, Chochev, Rolando; Moreo, La Gumina. Jajalo si è allenato solo ieri, non possiamo correre il rischio di perderlo per le prossime due partite o per i playoff. Magari se servirà entrerà a partita in corso. Igor, sappiamo che qualità ha e può anche diventare mezzala o mezzapunta. I moduli lasciano il tempo che trovano: conta lo spirito e voglio rivedere quanto visto conro il Bari”

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ORE 12.38 – “Dobbiamo pensare una partita alla volta. Il dubbio è solo sul piano della tenuta fisica, ma non giudico il lavoro di altri. A livello mentale sicuramente il Venezia sta meglio di noi (13 punti in 5 partite); noi di punti ne abbiamo fatti meno. Ma basta un attimo, una vittoria, un passo falso altrui per darti una scossa forte. Dobbiamo giocare per poi non avere rimpianti, domani si entrerà in campo in un match in cui ci saranno momenti di difficoltà. Dovremo essere umili in certi momenti e in questo senso, ho visto molto bene i ragazzi”

ORE 12.40 – “Con Rispoli terzino poca spinta? Un terzino parte sempre e Rispoli ha bisogno di campo, diventando una sorta di difesa a tre. In un 5-3-2 rischi anche di crossare da trequarti e da lì è difficile trovare il gol. Bisogna attaccare e tenere palla alti. Con Moreo diamo un segnale: vogliamo puntare sui cross in mezzo, tirare di più, ma allo stesso tempo non essere scoperti dietro, difendendo con 3-4 uomini. Serve presenza in area: le punte devono andare dentro, Coronado deve andare dentro, almeno un centrocapista deve andare dentro. Lavoreremo sulle respinte: in Serie B giocare un calcio champagne è difficile e non lo possiamo pretendere”

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ORE 12.43 – “De Canio è stato mio allenatore a Lucca e poi l’ho ritrovato a Napoli facendo un’ottima annata, poi al Genoa. In tutti e tre i casi il modulo è sempre stato diverso: quindi conoscerlo non è un vantaggio. La Ternana ha giocato con molti moduli diversi. Non si può pensare di inculcare più moduli ai giocatori del Palermo, il tempo è poco. Bisogna comunicare: non si può attaccare in sette. Ma quando si sbaglia, si sbaglia tutti, me compreso: quando iniziamo a correggerci è l’inizio della fine. Bisogna rimediare all’errore proprio e del compagno”

ORE 12.45 – “Dovremo rispettare l’avversario e vincere a tutti i costi. La Ternana spera ancora nel sogno salvezza e non farà le barricate; noi non staremo lì a fare le barricate. Chi vince i duelli avrà la meglio”.

ORE 12.46 – “Patto nello spogliatoio? Ci siamo giocati il pari, adesso possiamo solo vincere. Abbiamo visto le cose buone e meno buone, abbiamo parlato e ci siamo detti che tutto è possibile. Dipende soprattutto da noi: pensiamo a fare tre punti domani. Poi tutto può succedere. Coronado esterno con nuove indicazioni? Non bisogna guardare la lavagnetta: lui può fare l’esterno o la punta, non gli dobbiamo dare compiti, deve agire nella metà campo libero di fare quello che vuole, saltando l’uomo con l’ultimo passaggio. Se viene a prendersi palla, uno fra La Gumina e Moreo dovranno pressare. Igor ha corsa e sa quello che deve fare. Quello che conta è l’atteggiamento”.

LA GUMINA, QUANDO I GOL PARLANO IN DIALETTO

ORE 12.48 – “Ci vuole tempo per inculcare certi concetti. Abbiamo cercato di far capire che si cerca di attaccare e di ripartire, le nostre probabilità di segnare aumentano. Gli allenamenti sono intensi, ma non dobbiamo forzare troppo: si rischia di perdere alcuni giocatori. Ho visto però cose buone sul fronte dell’atteggiamento: il calcio è fatto di episodi, sulle respinte, le due fasi, errori su palla inattiva, protezione del portiere, le palle perse. Sono gli interpreti a fare la differenza. La voglia di vincere questa partita deve essere superiore alla volontà della Ternana di salvarsi. Domani sarà il campo a parlare”

ORE 12.50 – “Paura di non farcela? La Ternana è una buona squadra, anche se viene da due sconfitte, ma dobbiamo provare a vincere. Fare gol non significa aver vinto la partita: bisogna continuare ad attaccare, perché negli ultimi 5 minuti può succedere di tutto. L’aspetto fisico ti permette di arrivare più concentrati, ma bisogna restare in partita fino alla fine”.

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ORE 12.52 – “Prospettiva playoff? Dobbiamo pensare alla Ternana, al di là di infortuni e condizioni fisiche. Ovviamente dobbiamo pensare in positivo: se Frosinone e Parma non vincono possiamo superarle e così nelle altre due giornate. Se ciò non dovesse accadere penseremo ai playoff, ma non facciamo calcoli”

ORE 12.54 – “I rischi sono dappertutto. Ognuno può coprire le lacune dell’altro. Rajkovic e Dawidowicz non sono lenti: io da attaccante li avrei temuti. Conosciamo le loro qualità e sono concentrati possono tenere al meglio attaccanti veloci come le punte della Ternana. Mi fido di loro”

ORE 12.55 – “Szyminski è comunque rientrato ed è un’alternativa. Preferisco Dawidowicz perché sul piano fisico sta meglio. Possiamo tenerci Szyminski per inserirlo a partita in corso o in vista delle prossime partite”

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