Martinelli al CorSport: “Mi hanno rubato i sogni. E a Palermo…”

FOTO PEPE / PUGLIA

Mi hanno rubato le fantasie di bambino che amava il pallone, l’Inter, Ronaldo, la serie A, distrutto un sogno che era diventato realtà. Un colpo durissimo. Non mi sono completamente ripreso dallo shock”. Le parole di Alessandro Martinelli nell’intervista di Salvatore Geraci tra le pagine del Corriere dello Sport.

Il centrocampista ed ex capitano del Palermo racconta la sua storia e parla per la prima volta della sua condizione: una malformazione cardiaca che non gli ha permesso di continuare a giocare a calcio con i rosanero, proprio quando stava per tornare tra i professionisti: “Ho un aneurisma all’aorta – ha dichiarato -, in Italia i parametri sono più severi che all’estero, mi hanno detto che rischiavo di rimanerci. Non ho mai pensato di smettere. Non volevo arrendermi, ma nessuno mi ha dato speranze“.

Martinelli ha passato momenti duri e rischiato la depressione, ma allo stesso tempo ha ricevuto messaggi di incoraggiamento da tutto il mondo, compreso quello del calcio e dal suo idolo Chiellini: “Piano piano mi sono ripreso – continua -. Ora cerco di farmene una ragione e di vincere anche questo speciale “campionato” ripartendo da zero.

Il centrocampista parla inoltre di dubbi, soprattutto quelli legati al proprio futuro: “Dovrò capire ancora se posso chiedere pensione e come è combinata l’assicurazione. Per aiutarmi, l’ad Sagramola mi ha proposto due o tre ruoli – racconta Martinelli –, per esempio team manager o talent scout. Sarei stato presuntuoso a chiedere tanti quattrini quanti ce ne vogliono in Svizzera per andare avanti”.

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4 thoughts on “Martinelli al CorSport: “Mi hanno rubato i sogni. E a Palermo…”

  1. Nel video che riprendeva l’arrivo di Martinelli e Lancini al Barbera, di ritorno dal periodo di vacanza, s’intuiva che qualcosa non andava. Martinelli sembrava imbronciato ed all’uscita ha borbottato qualcosa del genere: “Sono distrutto, non ho mai sudato tanto neanche in partita”. Era comunque soltanto una mia sensazione che, probabilmente, nulla aveva a che vedere con lo stato di salute del giocatore, notai però quella mancanza di entusiasmo e di sorriso che non seppi giustificare. Adesso la mia percezione la rivivo con tristezza e vorrei tanto trasformarla in un abbraccio di solidarietà. Soltanto chi cade può rialzarsi; a volte è semplice ed altre è più difficile, ma nella vita tutti siamo caduti eppure siamo qui, in qualche modo ci siamo rialzati. Auguro a Martinelli di fare chiarezza sul proprio domani, iniziando dal risolvimento del problema di salute. Rifletta bene sull’accettare le proposte di Sagramola oppure no. L’importante è ricominciare, pensando che tutto quello che all’inizio può apparire non soddisfacente o non sufficiente alle proprie necessità, può mutare in altro divenire. E’ un nuovo inizio, spetta a Martinelli comprendere dove sta il proprio bene e “cosa adesso vorrà fare da grande”. Gli occorre quella vincente grinta che sempre ha messo in campo.

  2. Consolati pensando allo scampato pericolo. Nella vita capita a tutti di dovere ricominciare. In bocca al lupo per il futuro!

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