Maurizio Balestrieri: l’eroe di Castrovillari venuto da Palermo

Un palermitano con la Calabria e Castrovillari nel destino. Nel Pollino dici il suo nome e il volto di molti signori dalla quarantina in su si illuminano, rievocando bei ricordi. Il nome è quello di un ex attaccante (oggi allenatore), Maurizio Balestrieri, classe 1969, che ha girato a lungo per il Sud e poi ha trovato casa proprio nella cittadina cosentina. Non prima però di essere diventato uno degli eroi degli anni della Serie C2 a Castrovillari.

A Palermo da ragazzo si diverte nelle stradine e la sua squadra è la Stella Alpina, ma a 14 anni quelle strade prendono tutt’altra direzione: lo nota il Sorrento, che lo prende e gli fa iniziare nel 1985 la sua avventura da calciatore. A Sorrento resta 4 anni, incrocia anche uno dei futuri rosanero della rinascita post radiazione (Massimo Bigotto) e inizia così il suo lungo giro tra C1 e C2. Balestrieri gioca tanto, ma all’inizio fatica ad emergere. Poi arriva il bivio della sua vita: 1991, Castrovillari.

Balestrieri è tra i protagonisti del salto dal campionato Dilettanti alla C2, dove inizia a segnare con continuità e diventa idolo dei tifosi prima e istituzione poi. Lascerà Castrovillari nel 1997, ma ad attenderlo c’è un’altra pagina di storia: nel suo unico anno a Crotone, metterà la sua firma sulla storica promozione dei pitagorici in Serie C1: 13 gol in stagione, ma soprattutto la rete del 2-1 nella finale playoff col Benevento, il 14 giugno 1998, che ancora oggi viene raccontata come i miti che venivano tramandati nella antica Kroton.

La sua carriera termina a Milazzo (ad appena 34 anni), ma quando è il momento di tornare a casa per cominciare una nuova vita… beh la scelta non può che essere Castrovillari, alle pendici del Pollino: “A Palermo onestamente ci sono stato poco, – racconta a Stadionews – andai via a 14 anni e mezzo. Anche per questo lì come calciatore mi conoscono in pochi. A Castrovillari vivo praticamente da quasi 30 anni: si sta bene, qui ho famiglia, ho tutto”.

E domenica arriva il Palermo, un evento che fa riaffiorare ricordi lontani: “L’ultima volta che vidi il Palermo dal vivo fu nel 1981, quando Calloni fece la tripletta al Milan. Di certo vedere i rosanero a Castrovillari non è un qualcosa che si vede tutti i giorni. Tifo? Facciamo 50 e 50 e tagliamo la testa al toro: vinca il migliore”.

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