Monza, Galliani: “Abbiamo fallito. Venderemo un mare di giocatori”

Amarezza e delusione per Adriano Galliani dopo l’eliminazione del suo Monza ai playoff per mano del Cittadella. L’amministratore delegato è stato intervistato dal Corriere della Sera e ha descritto le emozioni vissute in quei momenti.

“Dopo il 2-0 ho chiamato Alberto, il mio autista, e mi sono fatto portare alla chiesa di Lesmo – racconta -. Era chiusa ma lì fuori ho pregato. Berlusconi? L’ho sentito giovedì sera dopo la partita. Era deluso e dispiaciuto come me. Il nostro obiettivo era la promozione in Serie A. Provo grande amarezza perché per un solo gol abbiamo fallito l’obiettivo. Resta la soddisfazione di aver procurato al Monza, con il terzo posto solitario nella regular season”.

Il mancato accesso del Monza in A apre inevitabilmente altri scenari economici e a tal proposito avrà un’importanza centrale il calciomercato: “Dobbiamo vendere un mare di giocatori. Stavolta prima di indicare l’obiettivo dovrò verificare quante pedine sono uscite e che mercato potremo fare. Le ambizioni restano, mi sbilancerò dopo aver verificato il nostro organico e quello degli avversari”.

Sulla permanenza dell’allenatore Galliani glissa: “Dopo decenni nel mondo del calcio ho compreso che le decisioni non si prendono mai a caldo. Prima dovrò parlare con il presidente“. Poi spazio alle parole su Balotelli: “Semestre positivo, nonostante gli infortuni. Non ha giocato molto, eppure ha segnato sei gol. A Mario voglio molto bene. A mezzanotte nessuno ha avuto il coraggio di chiamarmi, tranne lui. Mi ha chiesto ‘Boss come stai? Stai su con il morale’. È uno dei pochissimi giocatori che ho avuto in tutti questi anni a darmi del tu”.

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