Napoli, Sarri: “Tanto rammarico, Posavec straordinario”

Il Napoli soffre e rischia di perdere la partita con il Palermo. Torna a casa con un punto grazie a una papera di Posavec, che ha compromesso la partita. Maurizio Sarri nel post-partita ha commentato il match ai microfoni di Premium Sport, queste le sue parole: “Siamo andati sotto dopo l’unica occasione concessa. Abbiamo sbagliato tanto sotto porta, potevamo essere più lucidi nel finale. La partita lascia tanto rammarico ma non preoccupazione perché abbiamo giocato ad un buon livello. Roma? Non ci interessa, siamo rammaricati per questo pareggio, si deve valutare bene anche il gol subito. Si può anche valutare come una partita stregata, Posavec ha fatto interventi straordinari. Ho richiamato qualche volta Mertens perché non è tanto abituato a giocare con un altro attaccante davanti a lui. Milik? L’importante è che torni in condizione, lui voleva ancora allenarsi perché non si sentiva al massimo. C’è un programma per lui, sta bene ma non è in condizione e vuole ritrovarla. Da Pavoletti mi aspetto che ci dia una mano in gare come queste dove gli ospiti si difendono in tanti. Anche lui non è al massimo,  le sue caratteristiche ci fanno comodo. La squadra non ha un telecomando. Ora bisogna guardare al Bologna senza pensare ad altro, nient’altro”.

Lo stesso allenatore toscano ha parlato, poi, a Sky Sport:”Il Palermo è una squadra che ha 11 punti, di cui 10 in trasferta, mi aspettavo una partita così. E’ stata una partita che si è messa subito in salita, ma c’è tanto rammarico. Concediamo meno agli avversari, ma il Palermo ha, di fatto, tirato in porta solo una volta. E’ una squadra giovane, mi sembrano in crescita a livello di personalità e mentalità, difficile pensare di prendere ragazzi giovani e maturi, se avessimo quella caratteristica sarebbe una squadra pericolosa per tutti, in Italia e in europa. Pochi cross? Non ho i joystick… Abbiamo cambiato modulo e dopo 3 minuti abbiamo segnato. Pavoletti? La squadra si deve ancora abituare. Non so se siamo partiti bene, abbiamo preso gol dopo 6 minuti, abbiamo creato tanto, ma c’è mancato qualcosa nella realizzazione e siamo stati poco lucidi negli ultimi 5 minuti. Non siamo in crisi, è una partita difficile da digerire, lascia rammarico ma non preoccupazione, noi non siamo una squadra con gente del Real Madrid o del Barcellona, siamo giovani e stiamo crescendo bene”.

Sarri a Rai Sport continua: “Spero che nel complesso di partite che si terranno fra un mese, la Lega faccia qualcosa. Noi diventiamo meno pericolosi se abbassiamo i ritmi, quindi, cambiare in questo senso sarebbe pericoloso. Ci vuole un pò di tempo per abituarci alla presenza di questo ragazzo. Gabbiadini? Non ne ho la più pallida idea, altrimenti farei il ds… Oggi parliamo di altro, il direttore sa che non dobbiamo parlare di mercato nel giorno della partita”.

“Noi dobbiamo pensare a noi stessi – conclude il tecnico in conferenza stampa- perché oggi abbiamo creato tantissimo e abbiamo fatto solo un gol. Siamo passati in svantaggio in una delle poche volte con cui gli avversari hanno oltrepassato la metà campo, ma non abbiamo perso la testa e siamo rimasti lucidi, tranne nei 5 minuti finali. Rimane il grande rammarico di non aver concretizzato 14-15 occasioni da gol, ma rimane rammarico, non preoccupazione. Mertens ha segnato anche grazie a Pavoletti che ha tenuto bassi i difensori. E’ un’occasione persa perché dovevamo vincere la partita di oggi, delle altre non ci interessa, noi abbiamo degli obiettivi settimanali. Sono partite che ogni tanto succedono, e va bene così… noi non abbiamo perso la calma e siamo stati bravi. Siamo a un buon punto nella nostra crescita, noi non compriamo gente con mentalità già finita, noi la mentalità la costruiamo nei nostri giocatori, ma questi giocatori hanno qualcosa che non si insegna: la qualità. Nella classifica delle gare esterne il Palermo sarebbe a metà classifica, quindi va letta anche sotto questa chiave. Voglio pensare sia stata solo una casualità il gol, perché altrimenti significherebbe che abbiamo fatto un piccolo passo indietro, ma da quanto visto dopo, non mi sembra”.


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