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Palermo, altro che Yamal: settore giovanile e femminile in stand-by

Se la prima squadra ha fatto fatica a emergere, lo stesso si può dire per il settore giovanile e quello femminile. Giudicare solo dai risultati sarebbe riduttivo, ma va detto che l’impatto del City Group nel primo triennio di gestione, ad oggi, è stato pressoché nullo. Le promesse non si sono ancora tradotte in fatti concreti, sebbene un progetto simile richieda tempo.

Settore giovanile fermo al palo

L’Under 19 ha chiuso il campionato di Primavera 2 al nono posto, fuori dai playoff. Stessa sorte per Under 17 e Under 16, entrambe settime. L’Under 15 si è classificata decima. Un bilancio negativo sotto il profilo dei risultati. Ma nemmeno sul fronte della valorizzazione dei talenti ci sono segnali incoraggianti: negli ultimi tre anni di Serie B, nessun giocatore proveniente dal vivaio ha esordito in prima squadra.

Gli ultimi a farlo restano Enrico Mauthe e Giacomo Corona, entrambi classe 2004, debuttanti in Serie C nel 2021. Gli ultimi allenatori del Palermo (escluso Mignani per la brevità del suo incarico) hanno ritenuto i giovani della Primavera non pronti. Corini ha escluso dal ritiro i protagonisti della vittoria del campionato di Primavera 3. Dionisi ha valutato Corona a Livigno, ma la scelta condivisa è stata di mandarlo in prestito al Pontedera, rivelatasi poi azzeccata.


Durante la stagione sono stati convocati Avena e Nicolosi, ma più per necessità che per reale intenzione di lanciarli. I soli che potrebbero essere aggregati al prossimo ritiro sono Salvatore Di Mitri, attaccante 2006 autore di 15 gol in Primavera 2, e Gioacchino Barranco, esterno sinistro classe 2007. Tuttavia, i segnali restano deboli. Il settore giovanile ha evidenti criticità e il City Group, finora, non ha mostrato intenzione di invertire la rotta.

Yamal sì, Yamal no

Dopo il fallimento del 2019, il Palermo ha dovuto ricostruire da zero, perdendo l’intero settore giovanile. Leandro Rinaudo ha guidato la rinascita, culminata nel 2022/23 con la vittoria del campionato di Primavera 3 con Stefano Di Benedetto in panchina, quello che si può considerare l’unico trofeo portato a casa sotto la gestione CFG. Tuttavia, non si è ancora visto un investimento serio.

Se da un lato il consigliere Galassi, in una recente intervista, ha dichiarato che un talento come Lamine Yamal oggi a Palermo avrebbe fatto fatica a esordire (ma Dybala, Pastore e Cavani, ad esempio, lo hanno fatto) è anche doveroso sottolineare che un giovane di quel calibro il club non ce l’ha e probabilmente nemmeno lo ha cercato con convinzione. Almeno per ora.

Talenti in fuga e strutture in stallo

L’obiettivo iniziale del City Group era quello di monitorare i talenti siciliani, ma i migliori scelgono altre strade per emergere. Emblematico il caso di Giuseppe Pipitò, classe 2010, passato alla Juventus. Manca un sistema di scouting territoriale e nazionale che possa trattenere questi giovani, offrendo loro prospettive concrete. Anche da questo punto di vista, Palermo è in ritardo.

C’è poi il problema strutturale. La Primavera si allena al “Pasqualino” di Carini, le altre giovanili a Tommaso Natale, con notevoli difficoltà logistiche. Il centro sportivo di Torretta è riservato solo alla prima squadra e i lavori per l’ampliamento, che dovrebbero includere spazi per Primavera e femminile, sono fermi, come lo sono quelli che riguardano il campo comunale, che avrebbe dovuto ospitare le partite di ragazzi e ragazze rosanero.

Settore femminile, gestione al minimo

Anche il settore femminile vive una situazione simile. La prima squadra è sesta nel Girone C di Serie C a una giornata dalla fine, senza possibilità di migliorare la posizione, ma ancora in corsa per la Coppa Italia di categoria. Dopo l’acquisizione del titolo sportivo dell’A.S.D. Palermo, avvenuta il 19 luglio 2023, la squadra allenata da Antonella Licciardi aveva chiuso la stagione 2023/24 con un quarto posto e una finale di Coppa persa ai rigori. L’arrivo in panchina di Rosalia Pipitone ha mantenuto il rendimento, ma senza reali ambizioni.

Anche qui, City Group ha scelto la via della gestione minima, puntando a mantenere la categoria senza investimenti significativi. Le difficoltà strutturali condizionano anche il rendimento femminile.

La Serie A come chiave per il rilancio

Negli ultimi tre anni, la proprietà si è concentrata unicamente sulla prima squadra, destinando poche risorse agli altri settori. Una svolta potrebbe arrivare con la promozione in Serie A, che permetterebbe di attivare la fase 2 del progetto Torretta, con nuovi campi destinati a giovani e donne.

Un Palermo stabilmente in Serie A potrebbe camminare di pari passo con un settore giovanile rinnovato e una squadra femminile più ambiziosa, come più volte dichiarato dai vertici del City Group. Quella promozione da obiettivo tecnico si è trasformata in ossessione collettiva, ma potrebbe davvero rappresentare la chiave per sbloccare un progetto più ampio e strutturato.

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8 thoughts on “Palermo, altro che Yamal: settore giovanile e femminile in stand-by

  1. Si però abbiamo Zebra Yamal Appuah, talento cristallino e terrore di tutte le retroguardie cadette, con un futuro rosanero blindato fino al 2029…

  2. Hanno sciolto nell’acido la Primavera del Palermo, si sono premurati di mandare al confino
    di Pontedera Corona, l’ultimo prodotto buonissimo del vivaio, e hanno pagato un pizzo di due milioni per acquistare l’aspirante dilettante Zebra Appuah Zero Gol poi prestato al Valenciennes per manifesta incapacità. Non c’è che dire: con i giovani CityGroup, che della parola programmazione abusa, ci sa fare. Eccome… Mentre con la prima squadra va pure peggio. Nota di servizio: non interverrò più in questo spazio. Eventuali altri post firmati a mio nome vanno, pertanto, considerati drasticamente apocrifi.

  3. Dopo avere letto questo articolo ,molto esaustivo, si capisce bene il fallimento totale del city e soprattutto degli uomini che ha messo nelle poltrone apicali e tecniche B purtroppo a tutti i livelli. Dall’uomo della kalsa , inadatto anche al settore giovanile ( immaginate in prima squadra cosa poteva vincere?!) a tutti il resto . Scouting inesistente ! La chiosa che ancora una volta hanno fallito e Galassi che quando arriva a Palermo mi ricorda il generale , dopo avere colonizzato un determinato territorio, che arriva e fa solo chiacchiere ( le sue stanno a zero) e promesse mai mantenute. A questi del city che poggiano il cu…su poltrone strapagate e mai meritate, consiglio un bel bagno di umiltà ma soprattutto andate a studiare , miglioratevi, cercate di svoltare perché nella materia avete dimostrato fino ad oggi tanta tantissima ignoranza e incompetenza.

  4. Il settore giovanile è essenziale per la crescita e il futuro di una squadra. Senza di esso non c’è futuro e il fallimento di questa società ormai si sta estendendo a 360º. Questo è un chiaro segnale delle reali intenzioni di questa holding.

  5. Sono allucinanti i commenti che leggo.
    Come si fa a non capire che qualsiasi investimento voglia fare il CG è legato alla Favorita….se la concessione non avverrà non ci sarà più nessun investimento.
    Tutto dipende da quello.
    Dal momento in cui il CFG avrà la concessione dello stadio,  allora si sbloccheranno grandi investimenti. 
    Con la costruzione di Torretta il gruppo ha dato dimostrazione di avere progetti seri.
    Invece in questa città non si fa altro che essere pessimisti,  criticare…….e rallentare il progresso,  quest’ultimo dipende dall’amministrazione cittadina.

  6. Come può una società seria che vuole investire nell’industria calcio non partire dal settore giovanile? Anche questa è una cosa che dimostra che questa società non ha obiettivi, non cerca utili, non cerca risultati sportivi.

  7. L’ottima analisi di Roberto Parisi rende ancor più ridicole e quasi offensive per l’intelligenza altrui e propria le parole di Galassi, che ha dichiarato (testuale): “Lamine Yamal a Palermo non ce l’avrebbe mai fatta ad esordire. Magari tra dieci anni succederà. Mi piacerebbe che questo cambiasse, perché c’è tanto talento in Sicilia”. Ohibò, e come mai avrebbe potuto esordire se il CFG non investe sulle squadre giovanili che le buscano pure da quelle di squadre di categorie inferiori, se gli allenatori litigano via web e se hanno lasciato andar via alla Juventus l’unico vero talento, oggi nazionale di categoria? Ce lo spieghi signor Galassi, “innamorato del Palermo” che se ne va a cena fuori con Leclerc mentre ci giochiamo la stagione.

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