Palermo, altro che chiarezza! Aumenta la confusione, tra il vero e il verosimile

No, avevamo chiesto un po’ di chiarezza e non l’abbiamo ottenuta. Anzi, incredibilmente è arrivata ulteriore confusione. Mediaticamente è stata una giornata “folle” dove abbiamo registrato di tutto e anche il suo contrario. Tutto vero, verosimile, verificato. Tutto confuso, impossibile, distorto.

Dalla possibile mancata iscrizione del Palermo alla possibile denuncia di Zamparini per truffa: in questo enorme “range” di possibilità può esserci qualcosa di vero. O meglio: siccome è tutto vero, solo alcune di queste cose possono accadere per davvero. Il Palermo è venduto? Certo, certissimo, anzi no. Quello che Zamparini dovrebbe sostenere davanti al Gip per chiedere la revoca dei domiciliari sarebbe apparentemente l’esatto contrario del portare avanti un’azione legale per revocare la vendita.

I contatti del responsabile dell’area tecnica Foschi con possibili nuovi acquirenti cozza con il fatto che il Palermo è già stato venduto e che quindi sono gli inglesi a muovere i fili. La mancata iscrizione al campionato per non avere rispettato i 30 giorni nelle comunicazioni a Figc e Lega di onorabilità e solvibilità della nuova proprietà potrebbe non essere così scontata, se è vero che si può cambiare il format del campionato in un giorno riteniamo che sia possibile ragionare con il buon senso laddove dovessero verificarsi fatti nuovi che attestino la chiarezza dell’operazione.

Mancano due giorni alla fine del calciomercato (con il Palermo finora spettatore) e non si sa se c’è un budget per provare a fare qualche operazione di potenziamento. Per la verità non è del tutto chiaro nemmeno chi dovrebbe decidere cosa. La discussione sulla traballante panchina di Stellone è durata appena 24 ore, smentita (o ridimensionata) da chi l’aveva ingigantita il giorno prima, ma l’aspetto tecnico – che sembra relegato in secondo piano – resta di primaria importanza perché senza Serie A “messa non se ne canta” e l’avvio del girone di ritorno è stato un duro colpo alle poche certezze maturate nei primi quattro mesi.

Bussano alla porta i creditori e non sarebbe una tragedia se almeno in cassa ci fosse qualche soldo. E invece ancora i soldi non li ha messi nessuno, ammesso che qualcuno ce li abbia e li voglia davvero cacciare fuori. Emanuele Facile prova a rassicurare tutti con dichiarazioni rilasciate a spizzichi e bocconi: c’è da fidarsi? Le comunicazioni ufficiali o via social sono terminate da un pezzo ed è chiaro – scusate il gioco di parole – che non c’è chiarezza.

P.S.: A conferma di una giornata “folle” arriva in serata il comunicato della società che prova a fare chiarezza, ribadendo alcuni punti, precisandone altri ma di fatto senza poter smentire alcune delle difficoltà evidenziate. E qualche minuto dopo è uscito anche il comunicato della Sport Capital Group Plc che offre ulteriori precisazioni e bolla come inesatti alcuni articoli pubblicati. Ne prendiamo atto con soddisfazione. Se davvero tutto fosse liscio come ci viene rappresentato ne saremmo felici. E magari arriverà qualche “colpo” di mercato. Ma tutto quello che abbiamo raccontato resta ed è il riassunto di fatti e riflessioni di una sola giornata e non di tre anni.

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10 thoughts on “Palermo, altro che chiarezza! Aumenta la confusione, tra il vero e il verosimile

  1. ma perche’ un docente universitario, dal curriculum specchiato, stimato ed incensurato, si e’ “imbarcato” in questa “avventura”?…non posso pensare che non sapesse…perche?…a quale pro?…Direttore, fammi capire, se puoi…

  2. La verità la disse Foschi qualche giorno fa quando inviperito esclamò che questi inglesi non erano nessuno. E credo che Foschi meglio di tutti conosca la situazione societaria. Tutto il resto sono chiacchere.

  3. La mia impressione é che il friulano si sia disfatto della baracca un attimo prima che fallisse e in tempo per la sentenza (sperava). Altro che buone mani lo ha mollato ai primi che passavano.
    D’altronde con debiti per una quarantina di milioni quale investitore serio prende un club di B?? spero sempre di sbagliarmi ma pare quello che ha fatto ghirardi col Parma cedendolo a un euro con l’accollo dei debiti

  4. Stimato Direttore lei è un galantuomo riesce sempre a tenere sotto controllo i toni della discussione. La prego di stigmatizzare le persone che usano dire “il friulano “ in accezione negativa. È una generalizzazione orribile conoscendo di persona parecchi friulani che si spezzano la schiena di lavoro e hanno tutta la mia stima . Volevo chiederle: Ma cascio o follieri non andavano bene ? Non davano le giuste garanzie, erano figure scomode in quanto attendibili acquirenti oppure erano personaggi di uno show organizzato per aumentare la confusione per arrivare a questi finti acquirenti?

    1. spero che i commentatori raccolgano il suo appello. Nè l’uno nè l’altro mi sembravano in grado di reggere il peso della società ma lo dico con tutti i condizionali possibili perchè non c’è la controprova. Questi inglesi non hanno ancora cancellato le ombre ma è anche vero che hanno ereditato una situazione complessa (gm)

  5. Il calcio ormai e’ diventato una succursale della finanza e ci vogliono portare a diventare esperti di finanza per essere tifosi. Questo e’ veramente inaccettabile per chi ha sempre amato il calcio come sport. Non so ormai quanto rimane di sport in questo marciume. E’ sempre piu’ arduo districarsi in questo ginepraio affaristico e finanziario. Che pena!!

  6. Dentro questa situazione complessa c’è dentro gente come lei..che si vendono per un pacco di pasta… .

    1. Lei chi, mi scusi… Chi è che si vende per un pacco di pasta? Se parla di me la querelo domani mattina, così le passa il babbio (gm)

  7. Giornata di autentico psicodramma per noi tifosi, non oso immaginare quanto lo sia stata per lei, caro Direttore
    Grazie sempre per la puntualità delle notizie

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