Palermo benedice Soleri e i “fratelli della panchina”: i loro gol valgono oro

Il Palermo torna a vincere grazie ai gol dei subentrati: l’apporto dei calciatori che partono dalla panchina è stata una caratteristica che aveva aiutato i rosanero a inizio campionato. Con il gol di Soleri contro la FeralpiSalò è arrivata una vittoria fondamentale, una scena già vista diverse volte in stagione e che sta regalando diversi punti ai rosanero.

Edoardo Soleri è il re di questa speciale classifica: solamente nel 2024 i 3 gol del centravanti (due col Modena, uno contro la FeralpiSalò) hanno permesso ai rosa di conquistare 6 punti. Il beniamino dei tifosi è uno specialista della rete da subentrato e si è rivelato spesso l’arma in più del Palermo, confermando invece più di qualche difficoltà quando parte dall’inizio (vedi Catanzaro). Questo meccanismo è ormai talmente oliato che Corini ha ormai preso l’abitudine, con ragione, di sostituire Brunori anche quando la partita è aperta o addirittura da recuperare. A Piacenza il tecnico ha avuto ragione dopo appena sei minuti dall’ingresso in campo del 27.

Soleri non è l’unico che ha regalato gioie al Palermo dalla panchina: il primo a regalare una vittoria ai rosa entrando a partita in corso è Mancuso ad Ascoli, con un gol al 92′. Segue Aurelio, che nel match contro il Sudtirol di inizio stagione ha segnato l’importante gol del 2 – 1 all’89’. E’ tutto merito dei subentrati anche il pari contro lo Spezia, con il Palermo sotto 0 – 2 a segnare sono prima Mancuso e poi Stulac che dietro Soleri si confermano specialisti di questa “arte”. Il centrocampista ha messo la firma in altri 3 punti, quelli vinti contro la Cremonese grazie alla sua punizione allo scadere.

Grazie a questi gol sono arrivati 16 punti, ma ci sono stati anche diversi casi in cui i gol dalla panchina non sono bastati per raggiungere un pari o una vittoria o che comunque non sono stati decisivi per i tre punti, ma solo per aumentare il distacco: in questa classifica c’è sempre Soleri con il gol a Reggio Emilia contro la Reggiana, ma anche Di Francesco nel match d’andata contro la FeralpiSalò o Mancuso a Modena (tutte vittorie rosanero con più di un gol di scarto). Ci sono anche i gol della bandiera di Brunori col Lecco e Stulac col Catanzaro.

La strategia dei cambi è ormai ben definita e come anticipato non fa prigionieri: l’ultima partita ne è l’esempio, con Brunori e Ranocchia che fanno assist e gol e vengono sostituiti pochi secondi dopo. Le seconde linee sono fondamentali anche in un Palermo dove il centrocampo titolare (Segre, Gomes, Ranocchia) è diventato intoccabile e dove togliere Brunori è sempre “difficile”. Anche gli esterni sono sempre tra i primi a essere sostituiti e questa alternanza sembra fare al caso di Eugenio Corini.

L’unica sottolineatura che può essere fatta su questo meccanismo è legata alla tempistica: Corini sembra prendersi spesso parecchio tempo per effettuare le sostituzioni. Chi subentra ha spesso al massimo 20 minuti per provare a impattare sull’incontro, perché il genio non cambia quasi mai prima del 70′. Una strategia che a volte ha funzionato, altre volte no, l’impressione generale è che i cambi possano essere effettuati in genere qualche minuto prima.

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