Palermo bocciato dal gioco e dai numeri: già 14 sconfitte, mai così male da 30 anni
A Cesena il Palermo è andato incontro alla 14esima sconfitta nel campionato di Serie B 2024/25: un numero horror, una statistica impietosa e che non ha eguali nella parte alta della classifica ma che ha anche pochi precedenti nella storia rosanero, soprattutto se si pensa al contesto di una squadra costruita per giocarsi la promozione diretta (per i più pessimisti, per giocarsi il terzo posto o quarto posto).
Più sconfitte che vittorie
Il Palermo sta andando molto al di sotto delle aspettative con un deludente settimo posto che però non è scandaloso in rapporto alle pessime prestazioni offerte, alla scarsa personalità di una squadra che non è mai riuscita a ribaltare un risultato negativo e in condizioni atletiche allarmanti. Anzi, con 14 sconfitte è già un miracolo che la squadra sia ancora potenzialmente in corsa.
A due giornate dal termine ciò che preoccupa ancor di più è la incapacità dei rosanero di evitare la sconfitta, nella peggiore delle ipotesi di portare a casa almeno un punto. In zona playoff il Palermo è la squadra che ha perso più partite, la più vicina è la Juve Stabia con 10 sconfitte, addirittura 4 in meno dei rosa. Il Cosenza ultimissimo e già retrocesso ha perso solamente 2 partite in più, 16.
Il Palermo ha più sconfitte che vittorie (14 contro 13): solamente nel caso in cui i rosanero dovessero vincere le ultime due contro Frosinone e Carrarese lo score diventerebbe positivo. La percentuale di sconfitte al momento tende al 39%, di gran lunga superiore a una sconfitta ogni tre partite.
Mai così male dalla rinascita
Si tratta, considerando il contesto, i soldi spesi per la costruzione della rosa e gli obiettivi fissati a inizio anno, della peggiore stagione da quando è arrivato il City Group. Volendo, è anche la peggiore stagione da quando il Palermo è rinato nel 2019. Per esempio, nella stagione 2022/23, la prima di Corini, il Palermo perse “solamente” undici volte, arrivò nono ma aveva come obiettivo dichiarato quello di consolidare la categoria.
Perfino in Serie C il duo Boscaglia – Filippi in una stagione più che negativa perse “solo” undici volte. La passata stagione, invece, il Palermo chiuse con 12 sconfitte e 56 punti, uno score finale già… irraggiungibile per Dionisi e i suoi che a due giornate dal termine hanno conquistato solamente 48 punti. Lì si provò a dare la scossa con l’esonero di Corini ma l’avvento di Mignani non ebbe i risultati sperati e non di certo per demeriti del tecnico.
14 sconfitte, difficile trovarne di più
Quando Dionisi, megafono in mano, arringava la curva nel precampionato chiedendo ai tifosi “se lo volessero” certamente pensava a qualcos’altro, non certo al record negativo di sconfitte e allaenorme quantità di figuracce. Attualmente, almeno dal punto di vista statistico, quello di quest’anno non è ancora il Palermo peggiore dell’ultimo mezzo secolo di Serie B ma potrebbe diventarlo se le cose dovessero andare male nelle ultime due gare casalinghe con Frosinone e Carrarese: nella stagione 1996/97 il club rosanero, guidato da Ignazio Arcoleo prima e Giampiero Vitali poi, subì 15 sconfitte per poi retrocedere in Serie C1. Era un Palermo in difficoltà, economicamente molto più povero di quello guidato dal City e che come obiettivo non aveva quello di lottare per il vertice.
L’altra retrocessione in C avvenuta nel calcio “moderno” è arrivata nella stagione 1983/84, ma in quel caso il Palermo del presidente Parisi, guidato in panchina da Gustavo Giagnoni prima e Graziano Landoni poi, perse 13 volte, una in meno dei rosanero di Dionisi. Curiosamente, l’anno precedente (stagione 82/83) il Palermo aveva perso più di quest’anno – 15 volte – ma era riuscito a salvarsi.
Quest’anno per fortuna la salvezza è già sicura da qualche giorno, ma non può certo essere motivo di soddisfazione, considerate le premesse, le promesse e gli investimenti. In ballo c’è solo la partecipazione ai playoff ma le brutte figure, già in archivio, verranno ricordate per un bel po’.

Palermo ha un arma segreta per fare tutto questo, che gli altri non hanno: DIONISI !!!
Di fronte a questi numeri qui ancora dice che il problema è la rosa. Incredibile.
1) la rosa di quest’anno è sicuramente superiore a quella dello scorso anno (lo era già quando c’era De Sanctis e lo è ancora di più con Osti) ma stiamo facendo peggio perché la rosa è allenata e messa in campo peggio
2) il fatto che nel secondo tempo la squadra crolli è dovuto a un problema fisico oppure psicologico e di entrambe le cose è responsabile l’allenatore
3) continuano a ripetersi nelle prestazioni di giocatori mollati da Dionisi ad altre squadre dove si fanno onore, il che conferma che da noi erano utilizzati o allenati male.
Ascoltando un’intervista fatta a Foschi ciò che emerge dal dialogo è la mancanza nella dirigenza di qualcuno che a vedere certe prestazioni entri nello spogliatoio e prenda di petto sia l’allenatore che coloro che invece di giocare passeggiano in campo. Qualcuno ha criticato Tafazi/Dionisi nel dopo partita perché ha detto che tra le tante motivazioni c’è il fatto che qualcuno ha parlato un po’ troppo. Chiaramente questa critica è rivolta alla società, Dionisi andava cacciato via insieme a De Santis, non lo si è fatto sbagliando, ma si è fatto anche peggio, si è detto ai quattro venti che la società stava cercando un nuovo allenatore e si è proseguito con quella farsa di dichiarazione a fine campagna acquisti operata tramite Osti, una sceneggiata dove oltre al danno di non aver esonerato l’allenatore si è anche provveduto alla beffa, perché Tafazi da questa situazione ne è uscito delegittimato creando, lo si vede in campo da mille segnali il contrario dell’esercito di Francischiello che aveva pochi soldati e tanti generali, noi abbiamo tanti soldati e nessun generale perché Dionisi non lo ascolta più nessuno, abbiamo una squadra che si autogestisce ed Osti è sparito dai radar.
Dionisi non conta più nulla nemmeno per i calciatori, che hanno calpito che vale zero.
E che, probabilmente, provano ad autogestirsi, ma male.
Basta vedere cosa è accaduto durante il cooling break del secondo tempo: mentre Magnani parva in mezzo ai suoi, e tutto lo ascoltavano mentre li arringava, Dionisi ha detto due parole ai pochi che gli si sono avvicinati. Segno evidente di sfaldamento e di consapevolezza della squadra di non avere un allenatore serio e capace, in grado di incidere e dare indicazioni corrette durante la partita.
Purtroppo l’errore è della Società: doveva esonerarlo.
Cambiate mestiere che conviene a voi e …a noi.
Barzellettaaaaaaaaaa.
Ma piuttosto che incitare la squadra al raggiungimento di un traguardo alla portata, che sono i p.off, perché l’ennesimo articolo che può generare solo disfattismo e disamore?
Credo che sia il momento piuttosto di tenere unito e motivato un ambiente e fare tifo assoluto, poi si vedrà, i processi si fanno dopo.
“Palermo bocciato dai numeri, tante sconfitte”, ma rivoltiamo una cosa già trita e ritrita, tornando sempre sulle cause.
E poi non temete una remota possibilità??
Non considerate che il Palermo non è poi in condizioni così disastrose a cui vi riferite continuamente, ma a due passi dai p.off e pure da una improbabile ma possibile promozione??
Siamo a – 34 dal Sassuolo, – 24 dal Pisa e sotto a squadre come Spezia (dei nostri epurati), Juve Stabia e Catanzaro, siamo la squadra che ha perso di più tra le prime dieci…. Il tutto partendo come favorito ai nastri di partenza quotati in Sisal come il Sassuolo, con l’organico che abbiamo elogiato più volte anche dal telecronista durante l’ultima partita a Cesena. Caro Valerio spiegami come fai ad essere ancora ottimista e a difendere l’operato di Dionisi, se è una religione sarei interessato anch’io.
Personalmente l’unica cosa che potrebbe darmi un po’ di speranza sarebbe il cambio di allenatore.
Valerio, con tutto il rispetto va curcati, mi sa che di calcio tu ne mastichi poco per non dire nulla
Ha anche detto che vinceremo le ultime due così tanto per gradire..!! Ovviamente da tifoso visto che lui ci chiama “Corvi” , io me lo auguro, ma non per dargli la possibilità di ribadire il concetto ma solo perchè sono tifoso del Palermo..Comunque non ci capisce nulla di calcio, questo si.. !!!
vediamo se il Palermo va ai p.off grandi intenditori di calcio! Poi però dovete fare pubblica ammenda e riconoscere che siete negati cari Pippo e Ippolito. A Ignazio invece continuo a dire che è la rosa della squadra ad avere lacune non l’allenatore. E’ una rosa malassortita e fatta da giocatori sopravvalutati e come dice qualcuno attaruna terribili
Capisco Valerio. Capisco il tuo modo di difendere ad oltranza il Palermo e quindi anche il suo allenatore. Ero così anch’io da giovane. Guai a chi toccava il mio Palermo. Oggi naturalmente sono un po’ più razionale ma comunque capisco. A fine campionato potremo affrontare altri discorsi e ci proietteremo verso la nuova stagione.
ripeto spero che il palermo vinca entrambe le partite….a te dico solo una cosa va chiuiti e dedicati al golf
Ma ancora siete qui a fare abbili pi stii quattru attaruna???
Mi sa che falco e Ale hanno ragione. Dionisi aveva gravi responsabilità già dal periodo De Sanctis e il mancato esonero (che Osti voleva a mio parere) è vissuto male da parte della squadra.
Osti probabilmente ormai non ha più voglia di esporsi dopo che la società ha deciso di continuare con DIonisi delegittimato, e ha ragione secondo me.
A parte i limiti ev identi di Dionisi, la prima responsabilità è nella gestione societaria di tutta la questione, fin dall’inizio e poi anche nell’aver fatto il passo a metà a gennaio. Andava cambiato anche l’allenatore e forse saremmo qui a raccontare un’altra storia.
Egregio Direttore Monastra,
Ma una squadra che dovrebbe tentare di finire nella posizione migliore per tentare di giocarsi la serie A ai play off può mai schierare una formazione ampiamente rimaneggiata per non dire sperimentale(manco fossimo l’inter che stasera si gioca l’accesso alla finale) andando a togliere due titolari dalla difesa(banya e ceccaroni), due dal centrocampo(Segre e Blin) e uno dall’attacco(Brunori)?
E’ chiaro che questi sono ordini di scuderia, più chiaro di così non si può: si sono fermati, i play off non sono più un obiettivo e si aspetta solo il rompete le righe.
Forse disputeranno i preliminari per non perdere totalmente la faccia o forse manco quelli e onestamente bisogna anche dire che in questa situazione il Dionisi che si presenta in conferenza stampa nel post partita di Cesena ha i tratti del cristo che sale sul patibolo portando la croce sulle spalle, aspettando solo che finisca il campionato.
Le notizie più interessanti arriveranno a bocce ferme quando il campionato e gli eventuali spareggi che interessano il Palermo saranno terminati. Se la situazione dello stadio non si sbloccherà con il minimo sindacale, ovvero con il comune che assicurerà di tasca sua che si faranno i lavori più urgenti per avere uno stadio dove giocare le partite per il prossimo anno e il Palermo non sarà costretto a giocare chissà dove le partite casalinghe, allora potremmo aspettarci di tutto:
– Ridimensionamento e mercato estivo in cui si tirerà a campare;
– Permanenza sia di Dionisi che dei giocatori che non hanno mercato;
– Messa in dismissione e in vendita della società.
In tutto questo i tifosi organizzati e i giornalisti tacciono quando non hanno capito che se il gruppo city chiude baracca e burattini si riparte dal ritiro a Petralia Soprana e da campi come Castrovillari e Traina.
Ci stava bene anche un “pallapiattista” e un “complottista”. Fanno parte, d’altra parte, dall’armamentario linguistico di ogni buon collaborazionista conformista.
Ci stavano bene…, sorry.
Io ricordo un Palermo in c, gestione sensi, che cambiò allenatore a 2 giornate dalla fine…capisco che è una mossa disperata, ma così non andiamo neanche ai playoff. …ma poi neanche un sussulto, un ritiro….
il ritiro in estate…:)