Il Palermo calcio a Dolce & Gabbana. Ecco lo scoop dell’estate

Un’estate torrida. Un delirio di caldo. Un delirio di calcio. Sta per cominciare una settimana decisiva per il Palermo: la squadra partirà in ritiro fra tre giorni e entro pochi giorni ci sarà il fatidico closing. Abbiamo lo scoop: il Palermo andrà a Dolce & Gabbana che rilanceranno il marchio in tutto il mondo a patto di cambiare i colori sociali per esigenze di moda. Saranno loro i nuovi presidenti del Palermo (una settimana l’uno). Siamo in grado di anticiparvi i giorni caldi della prossima settimana.

Domenica 9 luglio: Dolce & Gabbana, dispiaciuti per le proteste social dei palermitani “infastiditi” dalla lunga kermesse, hanno requisito le pagine dei giornali per un messaggio: “Non lo faremo più. Pensavamo di fare un regalo alla città veicolando nel mondo, insieme al nostro marchio, anche le bellezze naturali e culturali di una città straordinaria. Ma forse abbiamo creato disagi e vi chiediamo scusa”.

Lunedì 10 luglio: Esce in tutti i cinema il film girato da Paul Baccaglini con la telecamera nascosta. “Non ho mai pensato di diventare presidente del Palermo, l’ho fatto solo per divertimento. Purtroppo il film ha problemi di audio perché abbiamo dovuto mettere il “bip” per coprire tutte le parolacce che Zamparini mi ha rivolto in questo periodo”. Il docu-film, coprodotto con Ismaele La Vardera, è comunque un successo e sbanca il botteghino.

Martedì 11 luglio: I militari tornano allo stadio. Dopo accurate indagini sulla documentazione, sequestrata qualche giorno prima, capiscono che il tecnico De Zerbi non può davvero essere stato pagato per avere perso nove partite di fila e scoprono la truffa che inchioda Zamparini. Da decidere il reato: falso in panchina o riciclaggio di sconfitte?

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Mercoledì 12 luglio: Si parte per il ritiro, per la prima volta nella storia non ci sono disguidi con i bagagli ma il neo tecnico Bruno Tedino commette un clamoroso errore: sale su un pullman di alpini convinto che fossero i giocatori del Palermo. Ci vorranno alcune ore per spiegargli che gli alpini – a calcio – sono molto più forti.

Giovedì 13 luglio: Primo giorno di ritiro. Zamparini accoglie tutti con un sorriso e attende la consueta visita del presidente del Senato: Grasso però non può andare per impegni di lavoro e delega il presidente della Camera Laura Boldrini. Succede uno spiacevole incidente istituzionale perché Tedino, visti all’opera i giocatori a disposizione, decide che in fondo anche la Boldrini ad ala sinistra non sarebbe poi così male.

Venerdì 14 luglio: Pensando già alla collezione autunno-inverno, Dolce & Gabbana decidono di requisire tutta l’area di Bad, ritenendola idonea a ospitare una ricca kermesse. Si gira lo spot e Robert De Niro – qualcuno giura di averlo visto in piazza a Mondello mentre mangia il pane e panelle – stavolta si fa immortalare con il famoso stinco di maiale austriaco accanto ai turisti. Poi succede uno spiacevole equivoco: Tedino, dopo aver subito i primi gol in amichevole, decide che in fondo De Niro al centro della difesa non sarebbe poi così male e gli chiede di giocare.

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Sabato 15 luglio: Grazie alla mediazione del sindaco Orlando, si ricompone l’equivoco tra i palermitani e Dolce & Gabbana: è stato calcolato che un simile spot promozionale per la città avrebbe avuto un valore commerciale di 20 milioni di dollari e che, in fondo in fondo, il regalo dei due stilisti alla città non è roba da poco. I palermitani, famosi per l’ospitalità, hanno detto in coro: “Amunì, non ci fu niente, pigghiamunni un caffè”. Dolce & Gabbana, per gratitudine, decidono di scendere in campo a Bad nella seconda amichevole e grazie al loro aiuto il Palermo riesce a strappare un pari contro i postelegrafonici della Carinzia.

Domenica 16 luglio: Zamparini fa coriandoli della nuova offerta avanzata da Frank Cascio: l’italo americano originario di Castelbuono aveva offerto 90 milioni di euro per il Palermo ma Zamparini è andato su tutte le furie perché la somma sarebbe stata saldata a carte da 20 e non da 50. Zamparini, disperato, scoppia in lacrime fino a quando non si imbatte in Dolce & Gabbana che gli spiegano che il Palermo è retrocesso perché i calzettoni non si abbinavano bene alla maglietta. Zamparini capisce di essere dentro un incubo, molla tutto e regala il Palermo a Dolce & Gabbana giurando di smettere col calcio (e con i procuratori slavi).

Lunedì 17 luglio: Dolce & Gabbana ratificano dal notaio l’acquisto delle quote. Siccome Dolce è originario di Polizzi Generosa e conosce bene i palermitani (“Sono un po’ facciuoli”, spiega a Gabbana) si decide di cambiare i colori sociali. Il rosa farà da sfondo ma i colori portanti della maglia saranno il bianco, il rosso, l’azzurro e ovviamente il nero: la perfetta sintesi di Juve, Milan e Inter. “Sai – dice Dolce a Gabbana – ora che siamo in serie B torneranno a spuntare i tifosi “strisciati”: con questa maglia faremo uno scoop di marketing”.

P.S.: Il pezzo vuole essere solo satira e mi auguro che non si sia offeso nessuno. Il direttore mi ha detto che con 40 gradi all’ombra, in questa estate torrida, andava bene qualcosa di leggero, per sorridere e riflettere un po’. Ho scritto qualcosa di palesemente “grottesco” ma a volte, guardando quello che succede a Palermo, penso che sia molto più grottesca la realtà.

 


3 thoughts on “Il Palermo calcio a Dolce & Gabbana. Ecco lo scoop dell’estate

  1. Complimenti per le minchiate scritte …. la satira va’ fatta si, ma non cosi ….. comunque l’aspirante giornalista avra’ tempo per imparare e rimediare …….

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