Palermo, Ceccaroni e Lucioni alzano il muro: due leader per la A

Non solo semplici pedine, ma due certezze che hanno cambiato il volto di una retroguardia che faticava a ingranare. Fabio Lucioni e Pietro Ceccaroni si prendono la difesa del Palermo, con personalità, alzando un muro efficace e fondamentale per la promozione richiesta dal City Group.

Simili nella resa eppure diversi nelle qualità. L’uno completa l’altro: Lucioni è un leader. La sua grinta, unita alla capacità di farsi valere nelle contestazioni, di impostare le azioni e dirigere il reparto, lo rendono il punto di riferimento perfetto per i rosa. Tutti in campo aspettano un segnale da Fabio, che da dietro può dare indicazioni o addirittura lanciare con precisione in profondità per Brunori&Co, creando pericoli agli avversari.

Ceccaroni, invece, fa leva su una duttilità che più di una volta in carriera ne ha esaltato le caratteristiche. Dall’idea di Davide Cei che allo Spezia decise di spostarlo da terzino a centrale, ne è uscito potenziato e accresciuto, trovando poi piena consapevolezza nell’esperienza da capitano del Venezia. Ora punta a diventare un “Mateju 2” in quanto a imprescindibilità: meno statico dello “Zio”, Pietro, oltre a difendere al centro, può all’occorrenza spingere e, sebbene con doti limitate, saltare l’uomo e passare il pallone per creare superiorità numerica.

Non solo differenze, Lucioni e Ceccaroni hanno anche tratti fondamentali in comune. Entrambi non escono mai dal terreno di gioco: 630′ minuti a testa, la totalità nelle sette gare finora disputate. Sanno come arrivare in A, perché l’hanno già raggiunta (uno col Venezia, l’altro con Frosinone e Lecce). E incidono con reti e passaggi decisivi. Lucioni ha realizzato il gol che ha aperto le danze contro la Reggiana in trasferta, grazie a una zampata rapace che ha sorpreso i granata.

Ceccaroni aveva già lasciato il segno alla quinta giornata, fornendo un assist vitale poi trasformato da Mancuso per la vittoria di misura (1-0) contro l’Ascoli. Per poi essere investito di gloria nell’ultimo match vinto contro il Sudtirol al “Barbera”, con una prodezza pesantissima che ha riportato il risultato in parità dopo il vantaggio di Ciervo. Adesso è il momento di continuare sulla strada tracciata ma è innegabile che questo Palermo ruoti attorno, oltre a Brunori, ai due difensori, leader diversi ma accomunati dalla stessa voglia di A.

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4 thoughts on “Palermo, Ceccaroni e Lucioni alzano il muro: due leader per la A

  1. Nedelcearu e Marconi si possono tranquillamente accomodare in panchina fino a fine campionato, Mateju speriamo da Gennaio.

  2. Nedelcerau e Marconi sono ottimi giocatori che avranno il loro spazio. Marconi, in particolare, per sempre uno di noi dopo il salvataggio con il Padova. Farei ‘accomodare in panchina’ invece qualche ‘tifoso’….

  3. Avranno il loro spazio quando Lucioni e Ceccaroni saranno indisponibili. Sicuramente sono buoni rincalzi. Proprio perché sono tifoso solo del Palermo auspico questo.

    1. Sei tifoso del Palermo? Ecco, allora ti invito ad avere più rispetto per nostri giocatori che hanno sudato sempre la maglia.

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