Palermo, che sorpresa Buttaro! La fascia destra ha un nuovo padrone

FOTO PEPE / PUGLIA

Alessio Buttaro è la più bella sorpresa di questo finale di stagione del Palermo. Non tanto per il valore del ragazzo, che ha già dimostrato di essere pronto anche a un campionato difficile come la Serie B, quanto per l’attitudine e l’applicazione in un ruolo inedito per lui, quello di esterno destro a tutta fascia.

PROBLEMI SULLA DESTRA

La fascia destra del Palermo ha visto tanti protagonisti in questa tribolata stagione. Il ‘prescelto’ è Elia, prima da esterno offensivo e poi in posizione più arretrata, ma il suo campionato dura solo dieci giornate, terminando con il grave infortunio patito col Cittadella. Poi Corini sceglie Valente, che dimostra di fare la differenza anche in Serie B, offrendo ottime prestazioni. Durante il mercato invernale, la società rosanero preferisce non intervenire in quel ruolo per prendere Tutino e ‘scalare’ Di Mariano (che stava giocando accanto a Brunori) sulla fascia laterale.

Di Mariano ci mette un po’ a trovare le ‘misure’, abituato in carriera a giocare prevalentemente sulla fascia sinistra, ma con Pisa e Cittadella arrivano tre gol e tante buone indicazioni. Il percorso del 10 rosanero, però, viene interrotto da un grave infortunio al ginocchio, così Valente torna a essere il titolare fisso, anche perché non ci sono alternative. Corini scandaglia quindi l’organico alla ricerca di qualcuno che possa alternarsi a destra e le opzioni individuate dal tecnico sono Segre e Masciangelo.

Entrambe le soluzioni sperimentate da Corini, però, non portano a risultati considerevoli. L’infortunio di Valente prima della gara col Como apre dunque a nuove strade: chi mettere al suo posto? Nella conferenza stampa pre-partita, il tecnico dà un indizio, sottolineando la duttilità di Buttaro e la capacità di ricoprire bene più ruoli. A Como gioca proprio Buttaro e non va male…

IL PIÙ FRESCO DELLA COMPAGNIA

Anche la stagione di Buttaro è stata a dir poco tribolata. Il giovane difensore gioca le prime sette partite di campionato da titolare nel ruolo di esterno destro della difesa a quattro ma poi si ferma a causa di uno stato infiammatorio del flessore lungo dell’alluce sinistro; l’infortunio lo tiene fuori da fine ottobre a tutto gennaio. Nel mentre il Palermo cambia sistema di gioco, il 3-5-2 ‘ibrido’, così per il 25 rosanero è difficile ritrovare un posto in squadra, anche perché Corini trova la formula giusta con Mateju – Nedelcearu – Marconi dietro e Di Mariano/Valente a destra.

Lo spezzone non facile di partita col Frosinone e il ritorno da titolare nella sconfitta di Parma (tiene in gioco Coulibaly in occasione del gol vittoria per i ducali), entrambi giocati sulla linea dei difensori, sembrano delineare un finale di stagione anonimo per Buttaro, che però sfrutta alla grande la chance concessagli da Corini a Como, trovando anche il primo gol della sua carriera tra i professionisti. Da lì non esce più dal campo anche perché risulta il più fresco della compagnia, avendo giocato molto meno degli altri (in totale sono 16 partite in campionato, 13 dal primo minuto).

Un percorso simile a quello dello scorso campionato, quando Buttaro si ritrova tra i protagonisti della clamorosa cavalcata promozione del Palermo soprattutto a causa dell’infortunio di Accardi. Baldini, infatti, aveva scelto il difensore palermitano per il ruolo di esterno destro della difesa a quattro, schierandolo titolare nelle ultime quattro gare della regular season (tutte vinte) e nella prima dei playoff con la Triestina. Poi è toccato a Buttaro, che ha giocato le altre sette partite (sempre tutti i 90 minuti) con prestazioni di altissimo livello.

SEMPRE AL POSTO GIUSTO

L’inserimento di Buttaro porta un nuovo equilibrio al Palermo. Corini, dopo il pareggio col Benevento, ammette che la squadra non riesce a “reggere” Verre insieme alle due punte e agli esterni offensivi. Già dalla partita successiva, col Como, si è visto che Buttaro garantisce maggiore copertura soprattutto perché uno dei punti deboli era la palla dietro l’esterno a tutta fascia per costringere Mateju ad allargarsi e trovare più spazio centralmente. Il giovane difensore è molto applicato, è bravo nelle diagonali e nelle chiusure preventive e si fa valere anche nei duelli aerei, aspetto da non sottovalutare quando si difende a cinque. Ne beneficia tutta la squadra, che al netto degli errori individuali appare più equilibrata.

Importante anche l’apporto offensivo di Buttaro. Il giovane difensore, già dalla gara col Como, mette in campo delle caratteristiche tipiche di un vero ‘quinto’ moderno, andando sempre ad attaccare la palla sul secondo palo quando a crossare è l’altro esterno. Segna al debutto in questo nuovo ruolo, con la Spal va vicino al gol e anche col Cagliari si rende pericoloso. Non è un fine crossatore ma la sua freschezza fisica gli consente di essere sempre al posto giusto quando il Palermo attacca e difende.

L’UOMO GIUSTO AL MOMENTO GIUSTO

Buttaro, al momento, è perfetto per la fascia destra del Palermo e forse il miglior interprete in quel ruolo dopo Elia. Le sue caratteristiche, molto diverse da quelle di Valente e Di Mariano, lo rendono un giocatore unico nell’organico e il più completo per garantire il giusto equilibrio in quella zona di campo.

La qualità migliore di Buttaro è quella di essere in costante crescita, di partita in partita. In qualsiasi posizione viene schierato trova il modo per emergere. Il futuro è dalla sua parte, è il più giovane della rosa (a parte il terzo portiere Grotta) e ha un contratto in scadenza nel 2025 che la società vuole prolungare. Può diventare un pilastro per il Palermo e i primi passi sono molto incoraggianti.

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19 thoughts on “Palermo, che sorpresa Buttaro! La fascia destra ha un nuovo padrone

  1. Buttaro è un buon giocatore , come lo è anche Elia. Il problema è Corini che ad entrambi fa fare tutta la fascia. Per un difensivista è il top questo tipo di giocatore. Mentre Valente è più offensivo e a lui non è mai calato.

    1. Valente macina km sulla fascia, ma vuoi fare paragoni con Buttaro!?
      Buttaro ha dalla sua parte l’età, 21 anni ancora da compiere ed bravo a difendere e si propone come un vero attaccante.
      Questo ragazzo farà una carriere strepitosa!

      1. Me lo auguro per lui e per il Palermo, ma ad oggi i cross di Valente secondo me sono imprescindibili, soprattutto quando hai un attaccate come Brunori.

  2. Mio parere. Buttaro è un buon difensore, ottimo per la difesa a tre . Può migliorare nella gestione della palla e nei movimenti. Non andiamo oltre però. A tutta fascia, concludo, non ce lo vedo proprio anche se con applicazione e attenzione per ora sta dando buoni risultati. Ma non esageriamo.

  3. Non mi iscrivo al partito di quelli che attaccano Corini insultandolo. E contesto anche i modi con i quali viene criticato al netto degli insulti. C’é chi addirittura ha evocato il “politically correct” e il “radical chic” (che ca**o c’èntra?) per autolegittimarsi a crocifiggere senza se e senza ma un allenatore dalla carriera dignitosissima che ha anche vinto un campionato proprio col Brescia e ottenuto una salvezza miracolosa, da subentrato, in A col Chievo. Per me Corini è un simbolo del Palermo (di cui ricorderò sempre la conferenza stampa di addio, cacciato da Zamparini) ed è assolutamente eleggibile a svolgere almeno un altro anno di lavoro a Palermo. Perché credo che non venendo esonerati, i risultati, vincenti, prima o poi arrivano. E dipende anche dall’organico ovviamente. La logica del ciclo é questa. Costruire, non distruggere. Tuttavia, tutto ciò premesso, credo che quest’articolo non racconta affatto una “svolta” di cui compiacersi. E anche l’alchimia di Corini é tutt’altro che una “scoperta”. Corini, come la maggior parte degli allenatori italiani purtroppo é ossessionato dal c.d. “equilibrio”. Qualcosa che ti dovrebbe far quadrare i conti a livello tattico. La famosa coperta che non é né troppo lunga, né troppo corta e che, di fatto, ti consente di attaccare con pochi uomini, quando se ne presentino le condizioni e quando le coperture preventive sono garantite anche nella fase di possesso. Per ottenere questo, si arriva a spostare perfino i difensori (o chi ha caratteristiche di questo tipo) fin sulla terza linea, per costruire e per rifinire, con un occhio sempre dietro. La scoperta di Buttaro esterno alto ha questa premessa di base e secondo me non è nulla di cui andare fieri. Certifica solo l’adattabilità di un giocatore giovane, ottimo professionista, che si mette sempre a diposizione e in discussione, ma che è soprattutto un ottimo difensore. Patrimonio della società, che non deve essere ceduto, secondo me e che deve continuare a fare il difensore, quello per cui è stato fatto un investimento. E del resto un esterno che non sa saltare l’uomo e non ha abilità nel mettere una palla al centro area con i giri contati, anche se riesce a chiudere un’azione proveniente dall’esterno opposto tagliando sul secondo palo, non è un vero esterno (Ha segnato col Como, non con la Spal), ma un soldatino, utile, tuttavia non rappresentativo di una squadra che vuole connotarsi offensivamente. Vero è che senza gli infortuni di Elia e di Di Mariano forse questo esperimento non avrebbe avuto luogo, ma io farei giocare sempre Valente, il quale sa correre a ritroso poiché disponibile al sacrificio, come Di Mariano, del resto. Io Buttaro lo farei giocare sempre come esterno basso di destra o come “braccino” di dx (come si dice adesso) in una difesa a tre al posto di Mateju al quale è stato concesso troppo minutaggio, ingiustificatamente, visto che non mi pare che sia stato particolarmente continuo ed efficace in generale, nell’arco di tutto il campionato. Mi auguro solo che Corini abbia la flessibilità in futuro di usare più moduli (anche nel corso della stessa partita, come ha fatto Ranieri) ma sempre con gli interpreti giusti. In tal senso non si può sentire che Verre non é “in questo momento” capace di supportare le due punte, come se la squadra si spaccasse in due. Bisogna anche sapere rischiare, cosa che Corini non vuol fare esagerando nella ricerca della quadratura perfetta. Insomma, quest’anno è andata com’é andata, dobbiamo “ringraziare” più Baldini che Corini per il campionato altalenante del Palermo. Con lui sarebbe andata diversamente anche se la controprova non esiste. Io a Corini darei un’altra chance. A patto che sia fondamentale la panificazione degli acquisti da fare prima e non a campionato in corso come quest’anno. Circostanza che di fatto ha segnato negativamente l’identità del Palermo. Per il resto rifiuto categoricamente ogni altra interpretazione complottista sui ruoli di Corini, Rinaudo e Gardini all’interno del CG che non avrebbe interessi ecc. ecc. Non esiste.

  4. Egregio sig. Enzo Rosanero, il mio tirar fuori il termine “radical chic” (senza offesa state uscendo fuori come i babbaluci), è stata una provocazione nei confronti di chi ha dato giudizi offensivi e non privi di insulti ad una semplice e garbata critica a Corini (senza insulti ovviamente), e condivisa da parecchi utenti. Le rammento che il diritto di critica, come il diritto di cronaca, è disciplinato dall’art 21 della Costituzione Italiana il quale, nel primo comma, recita: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”, ma lei scrive di contestare anche le critiche al netto degli insulti, bontà sua.
    Per il resto condivido pienamente la sua analisi tecnica e tattica sui giocatori citati e, tra le righe, anche la sua velata critica soft nei confronti del ns attuale allenatore.
    Le auguro cordialmente una buona serata.

    1. Guarda ha questo!!! La Costituzione ha tirato fuori AH AH AH AH AH AH AH AH…la Costituzione…incredibile.
      Questi sono quelli che vengono dai social, che fanno le battaglie con gli altri leoni da tastiera, ossessionati e internetdipendenti vari. Hai sbagliato posto, costituzionalista, qua parliamo banalmente di calcio.

    2. Non vorrei innescare polemiche sulla prima parte del suo post, anche se non mi piace essere definito “babbaluci” perché ho criticato il termine che lei ha usato. Io non ho certo attaccato offensivamente la sua critica a Corini. Ho sottolineato negativamente quella che lei dice che essere solo una provocazione. Mi conforta il fatto che anche i babbaluci sono eventualmente garantiti dalla Costituzione, quando “escono” e criticano qualcuno. Buona serata anche a lei.

  5. SIIII BUTTARO NUOVO PADRONE DELLA FASCIA DESTRA…PER I PROSSIMI 10 ANNI SIAMO A POSTO CI DIVERTIREMO TANTO CON LE SUE SERPENTINE I SUOI CROSS AL BACIO ED IL SUO TOCCO DI CLASSE SUBLIME E VELLUTATO…PURTROPPO IL BARCELLONA HA OFFERTO 40 MILIONI DI EURO PER SOFFIARCI IL NOSTRO GIOVANE FUORICLASSE SPERIAMO CHE LA SOCIETA’ RESISTA E NON LO CEDA

  6. Valente è imprescindibile, con i suoi cross Brunori ha realizzato tanti gol, Buttaro deve giocare al posto di uno spento Mateju ma Corini, grande allenatore alla Pep Guardiola, non lo vuole capire.

  7. Trovo assurdo criticare la scelta di corini o le qualità che sta dimostrando un ragazzo di 21 anni inserito per emergenza in un finale di stagione complicato…buttaro è titolare perché lo ha meritato sul campo, e non solo perché sa difendere meglio di valente,come se fosse fra l altro un difetto saper difendere meglio…buttaro spinge quanto valente, spinge in corsa, chiude sui cross che arrivano dalla sinistra e si è dimostrato utile in fase difensiva e pericoloso quando attacchiamo…e quello che non considerate è che in 90 minuti equilibrati,perché le partite in serie B sono quasi tutte così, ci sono altre variabili da tenere in considerazione…quante partite abbiamo perso o pareggiato per le difficoltà sui calci piazzati?buttaro sa saltare sia dentro la nostra area che in quella avversaria e non è un caso che con lui e segre abbiamo sofferto meno e siamo stati più pericolosi in questi frangenti…gomes sala e verre sono giocatori che non vanno a saltare e quando c erano anche valente e saric andavamo in vistosa difficoltà, ma a quanto pare per gli esperti che commentano contano solo i cross che fa valente rispetto a quelli che fa buttaro…

  8. Sono d’accordo con la maggior parte degli scriba intervenuti qui a proposito di Buttaro. Alessio è un buon giocatore, giovane, fortissimo di gamba, umile e tanto duttile da riuscire a sfornare ottime prestazioni anche se schierato a tutta fascia. Non si perderà per strada e, probabilmente, arriverà in Serie A.
    Categoria che dovrebbe mantenere per anni nel caso venisse impiegato da esterno basso di una difesa a quattro con licenza di attaccare l’area avversaria penetransp dall’out oppure da braccetto di una difesa a tre autorizzato a sfruttare le sue doti acrobatiche per incursioni centrali.
    Rimane un mistero, quindi, perché Corini non ha dato prima fiducia a Buttaro, destro naturale, quando, per scelta tecnica, infortunio o sostituzione, Valente non ha potuto essere in campo. Perché Genio ha schierato, invece, a tutta fascia Segre, che, di sicuro, non è un’ala? Perché il trainer ha inventato viceValente persino un sinistro puro inchiodato in difesa come Masciangelo? Perché il Mister ci ha messo incredibilmente 20 partite per adottare la soluzione più semplice: inserire titolare al posto di Valente un ragazzo che corre, contrasta, tira e tenta sempre la sponda. Buttaro scalpitava in panchina e Valente arrancava in campo? Corini ha avuto bisogno di un intero campionato per interconnettere due profili che vedeva in allenamento tutti i giorni. E, intanto, ha trasposto nella realtà le barzellette calcistiche di Segre e di Masciangelo (la più divertente) a tutta fascia.

  9. Una volta tanto tutti o quasi d’accordo. Chiariamo subito che nessuno, dico nessuno, ritiene Buttaro non all’altezza. Tutti però siamo concordi nel vederlo più sulla linea difensiva, a tre o a quattro che sia. Forza Buttaro comunque.

  10. Tutti d’accordo. Anche sul fatto che Corini è andato per tentativi ed errori, spesso azzeccando per caso o spinto da infortuni. Nonostante tutto obiettivo salvezza raggiunta tranquillamente. Meglio così.

  11. Ernesto, cerca di riflettere prima di scrivere mi…..te, e sopratutto cerca di studiare la grammatica italiana, in mezza frase hai commesso due errori di ortografia ed uno di punteggiatura.
    Non distinguere una congiunzione da un verbo lo insegnano alle elementari…

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