Stellone: “In B non è facile vincere. Cambierò molto. Ci serve il pubblico”

L’allenatore del Palermo, Roberto Stellone, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della gara contro il Cosenza al “Barbera”. Ecco le parole del tecnico rosanero.

ORE 17.04 – “Mi approccio pretendendo e dando rispetto io per prima, sbagliamo tutti, anche gli allenatori. Poi se hai giocatori di qualità e intelligenti, tutto è più semplice: questa squadra non può non ambire alla promozione, ma può anche non bastare, non ci nascondiamo. Si lavora sull’organizzazione e sull’intensità: il campionato di B è difficilissimo, se non mettiamo in campo spirito di sacrificio e voglia, ogni partita diventa difficile. I risultati per ora ci permettono di scendere in campo con una certa mentalità. Alla fine però è la squadra più equilibrata, quella che sa reagire che arriva fino in fondo. Ogni giocatore sa cosa significa giocare qui”.

ORE 17.06 – “Dove non si riuscirà a vincere, sarà perché 3-4 giocatori avranno avuto una giornata no, ma per ora veniamo da un momento positivo. Il Cosenza cercherà di metterci in difficoltà: hanno vinto lo scorso campionato e non è semplice preparare una sfida contro chi cambia spesso modulo. Noi giocheremo sempre con la stessa attenzione a prescindere dal modulo, ma pronti a reagire. I risultati positivi ci danno consapevolezza, ma non dobbiamo avere fretta di segnare subito”.

PALERMO – COSENZA: LE PROBABILI FORMAZIONI

ORE 17.09 – “In Serie B non è facile vincere con nessuno. Alle volte c’è un alibi inconscio che porta i nostri avversari a giocare a viso aperto e rischi di incappare in partite in cui non la sblocchi e l’episodio diventa fondamentale. Nestorovski? Tutti gli attaccanti hanno dei periodi durante la stagione, belli e meno belli: a me interessa che il Palermo arrivi dove merita, non che segnino 30 gol; leggo le sue statistiche ovviamente… magari quest’anno il suo trend cambia”.

ORE 17.11 –Zamparini? Io mi sento tutti i giorni con Foschi, il patron è molto impegnato e mi manda messaggi tramite lui. Penso sia soddisfatto, ma sappiamo che il campionato è lungo: sulla carta può essere semplice, ma ogni partita va giocata con rabbia e determinazione. A volte ci riesci giocando bene, alle volte no. Pensiamo solo a recuperare punti sulla squadra che ci sta davanti, andare in testa e rimanerci fino alla fine. Subito o no non importa, ma ne abbiamo le carte in regola”.

PALERMO – COSENZA: L’ULTIMA VOLTA FU DECISIVO DI NAPOLI

ORE 17.13 – “Formazione? Cambierò altri 5-6 giocatori e ancora una volta non sono bocciature. Così come avevamo cambiato da Crotone a Lecce. Questa è l’ultima di un quartetto in 15 giorni: il giro di turnover organizzato prosegue e lo voglio mantenere. Se dà carica essere vicini alla vetta? Tutte le squadre vogliono vincere, lo dirò io e lo dirà Braglia, ma la differenza sta nell’allenarsi per farlo. Ci siamo allenati poco e abbiamo ruotato tanti giocatori, ma la vittoria della partita la maturi con gli allenamenti. Non basta una frase prima della partita… bisogna farsi trovare pronti e i ragazzi lo stanno facendo, il merito va a loro”.

ORE 17.15 –Bilancio del turnover programmato? Era tutto organizzato viste le condizioni ed eventuali espulsioni, persone che non avevano recuperato… Qualche cosa l’abbiamo cambiata, ma alla fine siamo riusciti a mantenere quanto deciso e i risultati ci hanno dato ragione, ma non significa che lo abbiamo fatto perché abbiamo vinto. Ci serve per dosare energie, creare competizione e tenere tutti sulla corda; abbiamo una rosa ampia, perché non farlo e avere 12 giocatori scontenti?”.

ORE 17.17 –Pescara? In base all’avversario decideremo chi schierare e come. Gli allenatori non hanno la bacchetta magica, ma con queste prestazioni le scelte sono facili e difficili allo stesso tempo. Ovviamente bisogna mettere da parte l’io e pensare al noi: io guardo, osservo e scelgo”.

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ORE 17.18 – “Rispoli fuori due partite? Secondo me sono esagerate, era esagerato anche il cartellino rosso. Secondo me conoscendolo non era un fallo di reazione, ma era l’azione che proseguiva. L’espulsione è assurda, così come i due turni. Sul fronte delle rotazioni… non saprete mai se avrebbe giocato (ride, ndr.)”.

ORE 17.20 –Pubblico? Io non devo fare proclami. I ragazzi stanno meritando attenzione perché in campo scendono a prescindere dal modulo, dando l’anima. In casa non c’è stata grande affluenza, sarà compito nostro riportare i tifosi allo stadio. Prima o poi la gente verrà a sostenerci e metteranno da parte alcuni problemi che li bloccano. Più gente verrà, più ci darà la carica. Meno gente verrà, meno probabile è la vittoria. Il 12esimo uomo è fondamentale. Difficile vincere campionati senza tifoserie importanti al seguito. Importanti sono la rosa, il modulo, ma anche il pubblico”.

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ORE 17.21 –Pomini? Era giusto dare un turno di riposo a Brignoli e dare spazio a Pomini, premiandolo per come si allena e come partecipa agli allenamenti. Aleesami? Recuperato”.

ORE 17.23 – “Io in campo durante l’allenamento? Chi ve l’ha detto? No scherzo, ho fatto un quarto d’ora, poi sono uscito. La testa vorrebbe fare tanto ma il fisico non risponde più (ride, ndr.). Alle volte dove non serve l’aspetto tecnico e bisogna divertirsi, è giusto concedersi”.

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