Palermo – Cremonese 3 – 2 LE PAGELLE / DiFra e Insigne, bene part time. E Stulac…

Alzi la mano chi a metà secondo tempo avrebbe scommesso una lira sulla vittoria del Palermo. Il calcio è bello per questo, regala emozione e imprevedibilità. E così i rosa nel finale battono una fortissima Cremonese proprio al 97esimo e si fanno restituire dalla dea bendata una parte del maltolto.

Diciamolo francamente, la Cremonese per lunghi tratti della partita ci è sembrata più attrezzata del Palermo ed è stata avanti nel punteggio con la possibilità di seppellire la gara a inizio di ripresa (il Var salva i rosa). Il Palermo, rabberciato per i troppi infortuni, ci ha messo anima, non si è dato per vinto nemmeno nel momento peggiore e aveva trovato un 2 a 2 che sembrava un giusto premio per la volontà. Il 3 a 2 è la ciliegina sulla torta che però ha un effetto esplosivo in classifica: viene agganciata la Cremonese e il secondo posto è meno lontano.

Per la verità oggi una nota positiva la dedichiamo a Corini, tante altre volte cervellotico nei cambi ma stavolta lucido a cambiare il modulo un paio di volte nel secondo tempo e a crederci fino alla fine, come dimostra l’ultima sostituzione con cui ha messo dentro Mancuso. Poi la fortuna – chiamiamola pure ‘culo’ – fa sempre la differenza e stavolta i minuti di recupero sono stati benedetti per i rosanero. Anche gli altri sbagliano, il finale della Cremonese ha ricordato quello del Palermo a Parma o a Como.

Al di là del risultato, che non è mai un dato banale, bisogna però riconoscere che il Palermo anche stavolta ha espresso buone trame di gioco, è ben diverso da quello che nella fascia centrale del campionato aveva buttato punti, soprattutto in casa. Se si riuscisse a mettere un freno alla lunga serie di infortuni il futuro potrebbe essere più luminoso. Intanto ci godiamo 15 giorni di pausa con il sorriso.

PALERMO: Pigliacelli 5,5; Graves 6 (dal 21′ s.t. Buttaro 6), Nedelcearu 6,5, Ceccaroni 5,5, Lund 5; Henderson 5,5 (dal 14′ s.t. Di Mariano 6,5), Gomes 6 (dal 1′ s.t. Stulac 6,5), Segre 6,5; Insigne 6,5 (dal 37′ s.t. Mancuso s.v.), Brunori 5,5 (dal 14′ s.t. Soleri 6), Di Francesco 6,5.

CREMONESE: Jungdal 4,5; Antov 5,5, Ravanelli 5,5, Bianchetti 6; Ghiglione 7 (dal 44′ s.t. Quagliata s.v.), Collocolo 6,5, Castagnetti 7, Majer 5,5 (dal 16′ s.t. Abrego 5,5), Sernicola 6,5; Vazquez 5,5 (dal 44′ s.t. Okereke s.v.), Coda 6 (dal 16′ s.t. Afena-Yan 5,5).

Pigliacelli 5,5: Sul primo gol di Ghiglione non può nulla ma sul secondo, quello di Castagnetti dal limite dell’area, resta troppo fermo sulle gambe, non dà esplosività al tuffo e la palla – molto angolata – si insacca. Lo salva il Var sul potenziale 1 a 3 e non può mai rilassarsi perché la Cremonese in contropiede è un brutto cliente e la difesa lo protegge poco.

Graves 6: Giocare con continuità gli è servito a prendere fiducia nelle proprie qualità. Interpreta il ruolo di terzino con stile moderno, cerca di non buttare mai la palla e gli riesce anche qualche buona giocata. È reattivo e punta sull’anticipo. Ci sono però pure le note negative: commette un fallaccio su Vazquez che fortunatamente gli costa solo l’ammonizione e il Var lo salva perché l’1 a 3 sarebbe stato a suo carico per non avere rispettato la ‘linea’ difensiva. Esce a metà ripresa per debito di ossigeno.

(dal 21′ s.t. Buttaro) 6: Ci mette voglia ed energia, non è lui che deve fare la differenza ma è utilissimo nella fase della rimonta.

Nedelcearu 6,5: Partiamo dal gol, che è bellissimo per la prepotenza con cui prende e difende la posizione in area avversaria e per la forza con cui scaglia di testa il pallone in rete. Sotto il profilo difensivo è un’altra partita dura, la Cremonese è rapida e gioca con qualità.

Ceccaroni 5,5: Rientra in squadra anche se la sua condizione non è delle migliori visto che è fuori da un mese. Anche lui va in difficoltà sulle trame rapide degli attaccanti grigiorossi, spesso al centro della difesa si creano autentiche voragini e deve salvarsi con un po’ di mestiere.

Lund 5: Sul gol dello 0 a 1 la sua disattenzione è troppo grave per non costargli una vistosa insufficienza; il cross è lento, c’è tutto il tempo di stringere ma lui proprio non si accorge dell’avversario in agguato. L’errore lo condiziona, spesso insicuro e per di più sotto stress perché la Cremonese gioca molto dal suo lato e non riceve nemmeno aiuto dai compagni.

Henderson 5,5: La cosa più bella è il cross al bacio per il gol di Nedelcearu ma è poco per raggiungere un buon voto. Un passo indietro rispetto alla gara di Como, consuma molte energie per tenere a bada il portatore di palla della Cremonese e gioca poco la palla in fase propositiva.

(dal 14′ s.t. Di Mariano) 6,5: Con lui in campo cresce la forza fisica e l’autorevolezza sulla fascia destra. Gioca in modo rabbioso, spinge sulla fascia destra con continuità e costrutto, sa anche difendere quando è il caso. Un bel modo per rendersi utile.

Gomes 6: Predisposto al gioco in velocità e in verticale come poche altre volte l’avevamo visto in stagione. Di conseguenza le sue giocate non sono quasi mai scontate. Però è una gara con un tasso di difficoltà elevato, gli avversari gli arrivano frontalmente con velocità e idee e il suo lavoro di filtro non sempre è vincente. Già a Como era uscito stremato e muscolarmente affaticato, stavolta esce dal campo dopo 45 minuti.

(dal 1′ s.t. Stulac) 6,5: Entra con la squadra già in difficoltà e sotto nel punteggio e per almeno un quarto d’ora non è che riesca a portare ordine. Poi il Palermo pareggia, lui si rincuora e firma addirittura il gol della vittoria con la complicità del portiere avversario sulla solita punizione da tre/quarti.

Segre 6,5: Continua il suo buon momento di forma, atleticamente è ancora uno dei migliori e dà una grossa mano al centrocampo. Però incide un po’ meno sulla gara anche se l’assist per Di Francesco (anticipato dal portiere in uscita) è degno di nota e quando gli altri 21 accusano stanchezza lui c’è ancora.

Insigne 6,5: Nel primo tempo fa un brutto passo indietro, sia per qualità che per quantità. Un paio di potenziali occasioni le spreca per eccesso di egoismo, non è ispirato, sembra quasi svogliato. Nella ripresa ci mette molta più anima, le migliori giocate sono le sue, specialmente quando si sposta a giocare da trequartista: soprattutto si ricorda anche di dare una mano al di qua della metà campo.

(dal 37′ s.t. Mancuso) s.v.: Pronti via e confeziona un potenziale pericolo per Soleri che viene anticipato.

Brunori 5,5: Bisogna ripetersi, in ogni giocata dimostra di fare la cosa giusta per aiutare la squadra a salire o a rendersi pericoloso. Ma a inizio di ripresa maltratta un bell’assist di Insigne, spostandosi troppo all’angolo e calciando fuori in diagonale. Poi, a sorpresa, lascia il posto a Soleri e non sembrava particolarmente felice della sostituzione.

(dal 14′ s.t. Soleri) 6: Il primo pallone che tocca, dopo un quarto d’ora che è in campo, è una rovesciata acrobatica: se avesse segnato sarebbe venuto giù lo stadio, il tiro invece non è forte e il portiere para. Un po’ evanescente ma sempre battagliero.

Di Francesco 6,5: Prima mezz’ora sicuramente buona, gioca molti palloni e cerca sempre di inventare qualcosa. Poi sembra rallentare per motivi fisici, cala anche il Palermo e con il risultato in salita è più difficile trovare spazi. Il bello del calcio è che quando sembra stremato e incapace per stanchezza di sfruttare un paio di buone circostanze segna il gol del 2 a 2 che rianima la squadra. E anche lui si rianima.

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