Palermo, da Tutino a Damiani: nel mercato di gennaio conviene… volare basso

FOTO PEPE / PUGLIA

Negli ultimi anni non sempre gli acquisti del mercato invernale scelti dal Palermo rispettano le aspettative. Da un lato, ci sono giocatori arrivati per fare la differenza che hanno floppato; dall’altro, invece, chi è arrivato in silenzio e con basse aspettative ha stupito ed è stato decisivo.

Le ultime due sessioni di gennaio rendono bene il concetto. Lo scorso anno, dopo un girone d’andata difficile, la dirigenza è riuscita comunque a rinforzare sostanzialmente l’organico con due acquisti in particolare: Verre e Tutino, due big per la categoria (soprattutto il primo, che arrivava dalla Samp in A). Da quando sono stati schierati titolari, però, il Palermo ha vinto solo due volte e, salvo rare eccezioni, quasi mai sono stati trascinatori. Non è un caso che a fine stagione, dopo il mancato accesso del Palermo ai playoff, nessuno dei due è stato riscattato.

Anche sugli altri acquisti, quelli ‘complementari’, c’erano buone aspettative. E invece, giocatori come Orihuela e Masciangelo, considerati di livello e con potenziale, non hanno giocato praticamente mai e l’estate successiva non sono stati confermati. Buoni segnali – ma nulla più – da Graves, che da qualche partita ha cominciato a giocare con continuità – e bene – come esterno basso della difesa a quattro. Comunque, di tutti gli acquisti dello scorso calciomercato invernale, quello che sta giocando di più è Aurelio, che nella ‘staffetta’ con Lund sta mantenendo un discreto minutaggio.

Due e tre anni fa è andata diversamente. Fra il mercato di gennaio del 2021 e quello del 2022, il Palermo ha costruito il centrocampo della promozione in Serie B: la coppia De Rose – Damiani. Sono stati praticamente gli unici acquisti invernali fatti dai rosa in Serie C (nel 2022 è tornato anche Felici). E i risultati sono stati migliori del previsto. De Rose è diventato il capitano, dando carattere e grinta a una formazione – quella del primo anno di Serie C – non pronta per la promozione. Damiani, un anno dopo, quando è arrivato in punta di piedi, ha saputo cogliere l’occasione e ha giocato quasi sempre da titolare fino alla vittoria dei playoff. La coppia è stata decisiva nel 4-2-3-1 del Palermo di Baldini.

Infine, andando di un anno ancora più indietro, una menzione se la merita anche la sessione di mercato dell’inverno 2020. In Serie D, il Palermo acquistò Floriano, Silipo e Lucca: i primi due sono stati decisivi nelle poche partite del 2020 in Serie D (e Floriano lo è stato anche in Serie C gli anni dopo), mentre Lucca è diventato uno dei giovani italiani più interessanti in circolazione (con la sua cessione che, finora, è stata la più fruttuosa del nuovo Palermo). Tutti e tre, insomma, sono riusciti a fare meglio di quanto ci si aspettasse (soltanto Silipo si è un po’ perso dopo).

LEGGI ANCHE

PALERMO – DICKMANN, FUTURO IN BILICO

TAIBI: “RINAUDO SA COME INTERVENIRE SUL MERCATO”