Palermo, difesa tra certezze e novità: come cambiano i rosa con Bani ​​

Palermo, difesa tra certezze e novità: come cambiano i rosa con Bani

Con l’arrivo di Mattia Bani, il Palermo si assicura un difensore di comprovata esperienza e assoluta affidabilità. Reduce da stagioni importanti con la maglia del Genoa – di cui è stato anche capitano – il classe 1993 rappresenta un rinforzo di spessore per il reparto arretrato rosanero.

Fortemente voluto dal tecnico Inzaghi, Bani è stato individuato come un tassello fondamentale per aggiungere solidità e personalità alla linea difensiva.

Nella difesa a tre disegnata dall’allenatore rosanero, il nuovo arrivato può agire sia da braccetto destro che da centrale puro, con la possibilità di spostare Magnani sul centrodestra: soluzioni che Inzaghi valuterà strada facendo.



Magnani e Ceccaroni gli altri punti fermi

Accanto a Bani, gli altri due posti nella linea difensiva sembrano già assegnati a Magnani e Ceccaroni. Il primo, in fase di recupero dopo qualche acciacco rimediato in ritiro, ha convinto pienamente nei suoi primi sei mesi a Palermo, imponendosi subito come leader del reparto.

Già protagonista in Serie A con il Verona – dove ha giocato prevalentemente da braccetto destro – Magnani ha dimostrato una notevole sicurezza anche nel ruolo di centrale. Con l’arrivo di Bani, però, non è da escludere un suo ritorno nel ruolo d’origine.

Sul versante sinistro, invece, Ceccaroni è un punto fermo. Il suo modo di interpretare il ruolo di braccetto moderno è ormai consolidato: la spinta offensiva mostrata nella scorsa stagione, confermata anche nel ritiro in Valle d’Aosta – ha segnato nelle amichevoli contro Paradiso e Sondrio – ne è la naturale evoluzione.

Alle sue spalle, però, manca ancora un’alternativa. Per questo, la dirigenza è al lavoro per individuare un vice giovane e affidabile: i nomi di Veroli e Obaretin restano in cima alla lista dei desideri.

Peda convince Inzaghi

Tra le note più liete del ritiro estivo c’è Patrick Peda. Reduce da una stagione convincente in prestito alla Juve Stabia, il giovane difensore polacco ha impressionato Inzaghi con le sue prestazioni durante la preparazione, al punto da convincere il tecnico piacentino a confermarlo in prima squadra.

Pur non partendo in pole per una maglia da titolare, Peda si propone come un’alternativa valida e preziosa in diversi ruoli della retroguardia, soprattutto in caso di rotazioni durante la stagione.

A completare il quadro c’è Diakité, attualmente prima alternativa nel ruolo di braccetto destro. Anche lui, come Peda, rappresenta una risorsa affidabile, utile alla causa ogni volta che ce ne sarà necessità.

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6 thoughts on “Palermo, difesa tra certezze e novità: come cambiano i rosa con Bani

  1. Palermo sta costruendo una squadra che potrebbe stare bene a metà classifica di serie A, anche se ancora siamo in serie B, grande Osti, ti devono fare una statua all’ingresso dello stadio !!!

    1. Ma quale metà classifica in A, smettiamola per favore. Tra la A e la B ci sono due categorie di differenza sul campo. Non cominciamo con questo ottimismo fuori controllo perché rischiamo delusioni. La serie B è difficile, ci vorrà molta pazienza e costanza.

      1. Concordo anch’io. Restando ai difensori occorre come il pane una valida alternativa a Ceccaroni, magari giovane, in grado di sostituirlo adeguatamente nelle assenze dovute ai suoi continui infortuni . Stesso discorso per Magnani ma in questo caso c’e Peda che ha mostrato buone doti a Castellammare di Stabia. Su Diakite attendiamo progressi.

      2. Parole sagge . Ogni anno si parte in quarta per poi dover fare i conti con la dura realtà della B che si chiama Carrarese, Spezia , Catanzaro e così via . Giusto apprezzare gli investimenti della proprietà ma ad oggi mi sembra di poter dire che ci troviamo con altre 8, 9 squadre in grado di competere per i playoff. Piedi per terra e ricordiamoci sempre che fine hanno fatto Salernitana e Brescia.

  2. Diciamo che per la prima volta da quando sono arrivati gli inglesi si sta pensando a fare la squadra per vincere la B e non è neanche detto che si riesca

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