Palermo, la sconfitta di Genova non ferma la crescita. Ora tocca ai ‘nuovi’

FOTO PEPE / PUGLIA

Non guardate al risultato che inganna: quella di Genova non è stata affatto una sconfitta che ridimensiona il valore della squadra. Anzi, è stato un altro passo in avanti nel percorso di crescita del Palermo. La striscia di risultati utili consecutivi dei rosanero si è interrotta a nove gare ma è arrivata contro una squadra, quella allenata da Gilardino, fortissima e ricca di qualità. Una sconfitta che può essere definita ‘salutare’ e che può essere riscattata già sabato col Frosinone, la partita più sentita della stagione dai tifosi.

Il Palermo ha tenuto testa al Genoa per (quasi) tutti i 90 minuti. La fase più difficile della partita, per i rosanero, è stata quella centrale del primo tempo, quando il pressing della squadra di Gilardino si è alzato e i centrocampisti hanno fatto fatica a smarcarsi per dare soluzioni ai difensori nel giro palla iniziale. Damiani soffriva la fisicità e intensità degli avversari, Verre era un po’ fuori dal gioco mentre l’unico che tentava di saltare la pressione era Saric.

Il pressing del Genoa è calato d’intensità dopo il gol di Gudmundsson, il Palermo ha trovato più linee di passaggio nella metà campo avversaria e pian piano ha avanzato il baricentro, rendendosi più volte pericoloso. Nel secondo tempo, poi, l’ingresso di Gomes al posto di Damiani ha cambiato il centrocampo, dando quel dinamismo che mancava, ma soprattutto ha permesso a Verre di posizionarsi sulla trequarti, in un 4-2-3-1 che potrebbe essere una soluzione per le prossime partite.

Anche nella ripresa il Palermo ha avuto le occasioni per pareggiare (clamorosa quella di Soleri) ma in generale si è vista una squadra sul pezzo, in grado di imporre il proprio gioco anche in un campo difficile come il “Ferraris” (e con Brunori in serata ‘no’). È mancata lucidità nell’ultimo passaggio ma soprattutto quel pizzico di personalità in più che serve a un livello più alto. Il secondo gol del Genoa arrivato nel finale, a causa dell’errore tecnico di Marconi e con i rosa sbilanciati alla ricerca del pari, comunque non macchia una buona prestazione che fa ben sperare in vista delle prossime partite.

Contro il Frosinone, viste anche le assenze di Mateju e Segre per squalifica, si dovrebbe vedere il Palermo 2.0, con diverse novità. In difesa potrebbe arrivare il debutto dal primo minuto di Simon Graves – che già con la Reggina ha fatto una buona impressione – a centrocampo è molto probabile il ritorno di Gomes da titolare, con la conferma di Verre (da capire in quale posizione); in attacco dovrebbe essere arrivato il turno di Tutino, che è sempre entrato bene a partita in corso (tralasciando il rigore sbagliato) nelle scorse giornate. Toccherà quindi agli ultimi arrivati dare nuova linfa a una squadra in salute ma che deve fare un altro passo in avanti.

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16 thoughts on “Palermo, la sconfitta di Genova non ferma la crescita. Ora tocca ai ‘nuovi’

  1. L’arrivo di Verre e Tutino ha nuovamente rimescolato le carte. Nessuno si sbilancia ma credo che Corini dovrà trovare nuovi equilibri ed escludere qualche giocatore che sin qui ha tirato la carretta .

  2. D’accordo con la considerazione che il percorso di crescita non viene interrotto da questa sconfitta (non del tutto meritata, anche se ovviamente il Genoa non ha rubato niente), ma una sconfitta non è mai salutare…

  3. Il Palermo ha tenuto testa al Genoa? Scusi… egregio signore ma che partita ha visto?
    Il Palermo ha fatto un solo tiro in portaaaaa!!!!
    Con 3 attaccanti di ruolo in panchina…?
    E’ più giusto dire che il Palermo non ha niente di meno rispetto al Genoa, con un allenatore meno pauroso! E meno testone! il Palermo, A Genova non avrebbe perso di certo.
    4 difensori, 5 centrocampisti, ed una sola punta… che sembrava un solo prete in mezzo alla neve, ha voluto dire una sola cosa!
    Regalare la partita al Genoa.
    Ribadisco il mio concetto quando Brunori, non indovina la giocata, (Venerdì così è stato!)
    Per Corini è notte fonda.
    Il Palermo, ha una rosa di tutto rispetto! Anche se si gioca in 11 Corini deve trovare la quadra.
    Saluti.

  4. Buongiorno, io non ho ancora digerito il rigore sbagliato di tutino, sarà un bravo giocatore, ma si è dimostrato arrogante e presuntuoso, un altro allenatore all antica lo avrebbe preso a calci nel sedere.

  5. In realtà credo che se riusciremo a qualificarci per i playoff potremo giocarcela ma cmq come andrà per l’anno prossimo servirà rifondare totalmente la difesa ed effettuare molti più innesti di qualità.

  6. Dispiace dirlo.
    Ma uno fra Di Mariano, è Valente, ( Più Di Mariano anche se è un corridore. ) deve far posto Soleri!
    Allora sono sicuro che c’è la giochiamo alla pari con tutti!
    Forza Palermo.
    Saluti.

  7. Gli eventuali playoff nella presente stagione oppure nella prossima vanno vinti, non vale solamente partecipare.

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