Palermo “mondiale” con Dybala: è il settimo “rosa” ad alzare la Coppa

Paulo Dybala che alza la Coppa del Mondo in Qatar dopo aver segnato un calcio di rigore (mentre il Palermo giocava contro il Cagliari) ha sicuramente riacceso tanti bei ricordi tra i tifosi rosanero: “u picciriddu” è solamente il settimo calciatore che ha indossato la maglia del Palermo a vincere un mondiale.

Bisogna dividere questa speciale lista in due parti: c’è chi come Barone, Grosso, Zaccardo e Barzagli ha vinto la competizione reduce da una stagione con la maglia del Palermo e che sicuramente ha fatto più breccia nei cuori dei tifosi. Poi gli altri tre, Causio, Toni e Dybala, che hanno sì vinto la coppa ma erano già ex rosa da diversi anni.

Tutti e 7 i calciatori hanno lasciato il segno, chi in un modo e chi… in un altro. Causio vinse il mondiale del 1982 collezionando 2 presenze, di cui una nella fase a gironi e l’altra, in segno di riconoscimento da parte di Bearzot, da subentrato all’89’ della finale vinta contro la Germania Ovest. Per il Palermo ha giocato solamente nella stagione 1969/70, in Serie A, collezionando 22 presenze e 3 gol.

Zaccardo e Barone sono sì ricordati, ma per note a margine che resteranno comunque nei cuori dei tifosi palermitani e italiani: il terzino trafisse Buffon segnando alla sua Italia un autogol nel match contro gli Usa che si rivelò essere l’unica rete di movimento subita in quel Mondiale in Germania (l’altra la rete su rigore di Zidane in finale). Il centrocampista è invece ricordato per l’eroica corsa nella partita contro la Repubblica Ceca, con Inzaghi al suo fianco che, invece di passargliela a tu per tu con Cech facendogli segnare il più facile dei gol, da vero bomber scartò il portiere e segnò il gol del 2 – 0. Zaccardo ha giocato nel Palermo dal 2004 al 2008 (161 presenze, 9 gol), Barone dal 2004 al 2006 (71 presenze, 5 gol).

Diversi e più incisivi i ruoli, nello stesso mondiale, di Barzagli, Toni e Grosso: il difensore subentrò durante gli ottavi di finale dopo l’espulsione di Materazzi e lo sostituì la partita successiva, quella dei quarti contro l’Ucraina, giocando gare impeccabili; il bomber ha deciso i quarti di finale contro l’Ucraina, segnando una doppietta liberatoria vista la difficoltà realizzativa nelle prime fasi del mondiale; il terzino, da pedina di secondo piano si è trasformato in eroe conosciuto in tutto il mondo per il suo centro con la Germania (per molti il più emozionante dell’Italia del 21esimo secolo) e il rigore finale contro la Francia. Barzagli ha giocato per il Palermo dal 2004 al 2008 (142 presenze, 3 gol), Toni dal 2003 al 2005 (80 presenze, 50 gol), Grosso dal 2004 al 2006 (90 presenze, 2 gol).

Infine Paulo Dybala, l’unico straniero della lista, ma palermitano e italiano d’adozione: suo malgrado, Dybala non giocato un Mondiale indimenticabile, anzi. La “Joya” ha giocato un totale di 18′ tra semifinale e finale, e non era neanche entrato in campo prima. Scaloni gli ha concesso 17′ a partita già vinta durante la semifinale contro la Croazia, mentre in finale lo ha fatto entrare al 121′ solamente per calciare il rigore. Un compito certamente non comodo, tra i più difficili che si possano chiedere, ma Paulo, che con il suo ingresso aveva convinto anche i palermitani più indecisi a tifare Argentina, ha segnato e contribuito alla vittoria finale del suo paese, 10 anni dopo il suo arrivo a Palermo (89 presenze e 21 gol tra il 2012 e il 2015).

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