Palermo, occhio all’Ascoli: per i bianconeri è come una finale
Una gara delicatissima per entrambe le squadre. Il Palermo deve difendere il sesto posto mentre l’Ascoli va a caccia di punti salvezza. Gli uomini di Massimo Carrera occupano il sedicesimo posto in classifica, sono reduci dalla sconfitta interna contro il Cosenza e non possono sbagliare contro i rosanero: la priorità è quella di non perdere.
I bianconeri, puniti dall’ex rosanero Tutino, devono tornare al successo per uscire dalla zona playout in vista dell’ultimo turno della stagione: l’Ascoli affronterà in casa il Pisa. Per farlo, sarà necessario cambiare marcia in zona offensiva: negli ultimi cinque turni i marchigiani hanno segnato appena una rete (Botteghin al 90′ contro la Ternana), trovando comunque una vittoria e tre pareggi a reti bianche.
È un momento complicato per entrambe le squadre. Il Palermo ha deciso di andare in ritiro per preparare il match, stessa decisione presa dall’Ascoli, che si è allenato a Roma I tifosi contestano, i risultati non arrivano: al momento i bianconeri giocherebbero i playout, un risultato che ovviamente non soddisfa la tifoseria.
Al “Barbera” il tecnico Carrera dovrebbe schierare il 3-4-2-1 (QUI le probabili formazioni), con Duris e Caligara pronti a supportare l’unica punta, Ilija Nestorovski, il grande ex della partita. Tanti gli infortunati in casa bianconera (Bayeye, Mendes, Bogdan, Kraja, Gagliolo), ma a questo punto della stagione toccherà stringere i denti per mantenere la categoria.
Sarà dunque una sfida fondamentale per l’Ascoli, come una finale: la priorità, come affermato dal patron Pulcinelli, è non perdere per giocarsi tutto all’ultimo turno, ma è chiaro che la squadra di Carrera cercherà il ‘colpaccio’. I precedenti però premiano i rosanero, autori di cinque successi negli ultimi sei scontri diretti contro i bianconeri: ultima vittoria degli ospiti all’inizio della scorsa stagione (2 – 3 con tripletta di Gondo).
Occhio occhio occhio…ogni partita così, occhio! Ma cos’è, stu scantu? Chi è, Cappuccetto Rosa che il lupo se la mangia? Un sa fira a difendere il sesto posto? Ma allora…allora che? No, no, niente. Niente.