Palermo, partenza d’oro: il calendario spalanca le porte al sogno ​​

Palermo, partenza d’oro: il calendario spalanca le porte al sogno

Il calendario di Serie B offre al Palermo una ghiotta occasione per partire con il piede giusto. I rosanero, infatti, giocheranno tre delle prime quattro giornate davanti al pubblico di casa: Reggiana alla prima, poi Frosinone e Bari. L’unica trasferta sarà quella di Bolzano, contro il Südtirol. Un avvio così favorevole, almeno sulla carta, può rivelarsi determinante per costruire subito fiducia, certezze e punti pesanti in classifica.

Insieme a Spezia e Pescara, il Palermo è l’unica squadra a beneficiare di questo tipo di avvio. Una coincidenza non da poco, considerando che lo Spezia è tra le rivali più accreditate per la promozione e che il fattore campo può incidere nella prima fase della stagione. Dopo tre anni, inoltre, il Palermo tornerà a esordire al “Barbera”: l’ultima volta accadde il 13 agosto 2022 e anche allora l’entusiasmo era alle stelle.

Inzaghi, entusiasmo e un pubblico pronto a infiammarsi

L’ambiente rosanero si presenta ai nastri di partenza già carico di entusiasmo, merito anche dell’effetto Inzaghi. Il nuovo allenatore ha saputo accendere la piazza, trasmettendo ambizione, identità e concretezza. I risultati delle amichevoli estive, la qualità della rosa e l’approccio del tecnico stanno già cementando un clima di fiducia reciproca tra squadra e tifoseria. Ora, con tre gare su quattro in casa, questo entusiasmo può diventare carburante prezioso.



Il “Barbera”, con la sua storia e il suo calore, può tornare a essere un fattore decisivo. Riempire lo stadio nelle prime uscite significherebbe non solo dare una spinta alla squadra, ma anche mandare un messaggio forte al campionato. Se il Palermo riuscirà a capitalizzare il vantaggio casalingo iniziale, potrebbe ritrovarsi in testa già dopo il primo mese, consolidando fiducia e ambizioni.

Reggiana, Frosinone e Bari: test veri, ma alla portata

Le avversarie non saranno semplici da affrontare, ma giocarle al “Barbera” fa tutta la differenza del mondo. La Reggiana, avversaria dell’esordio, arriva con ambizioni di salvezza, mentre Frosinone e Bari rappresentano test più probanti, ma comunque alla portata del Palermo visto il potenziale tecnico e il vantaggio del pubblico amico.

L’obiettivo è chiaro: sfruttare il fattore campo per costruire un capitale di punti e fiducia. Partire forte non significa solo avere una classifica favorevole, ma anche mettere pressione alle rivali e trasmettere un segnale chiaro: il Palermo c’è e punta in alto.

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13 thoughts on “Palermo, partenza d’oro: il calendario spalanca le porte al sogno

  1. Se la squadra partisse con il piede giusto, si troverebbe in testa alla classifica fin da subito, grazie a un calendario, forse (molti sono convinti di avere già la serie A in tasca solo per un allenatore che ha un certo nome e un certo peso nel passato, per 4 giocatori mediocri appena arrivati, e perché pensano che le squadre che affronteremo alle prime giornate siano molto più scarse di noi…tutt’ altro), favorevole. Ma queste sono storielle che moltiplicano sogni e speranze di noi tifosi e, magari, ci stanno pure nell’essere raccontate. Al ritorno sarà il contrario, le giocheremo fuori casa queste partite. Quindi, laciando stare l’ esaltazione iniziale che potrebbe esserci, e che secondo me scemerà, visto che è stato quasi in toto confermato il blocco dei giocatori svogliati, viziati e inconcludenti dell’ ultimo biennio (e per fortuna che alcuni sono stati mandati via!!!) e vista l’ ultima prestazione in amichevole, dalla prima di campinato fino alla fine pensiamo a vincerle tutte, una per una, senza pensare a calendari, allenatori, nuovi giocatori, nuovi moduli, nuovi raccattapalle, nuove semine per i campi, nuove inguardabili maglie. Spero solo che la squadra abbia la dignità di giocare a palla, un minimo. Scusate lo sfogo, qualcuno mi darà del pessimista o addirittura, come va di moda da qualche decennio, del “gufo”, ma mi dispiace, io non vedo quasi nessun miglioramento, se non un illusorio sogno dei tifosi che, per fortuna, sembrano avere recuperato nuovamente un rapporto con il mister, con i nuovi arrivati e, addirittura, pare, anche con gli inconcludenti della stagione passata e passata ancora.

  2. Non abbiamo giocato neanche un minuto di campionato ma il titolista ha già pronta la bandiera a scacchi. Calmi tutti, c’è un intero torneo da giocare.

    1. Commenti a mio parere ragionevoli che prendono spunto dalle porcherie viste l’anno scorso e dalle sette sconfitte casalinghe. Terribili. Si riparte naturalmente dando la consueta fiducia ma la squadra andrebbe completata.

  3. E’ del tutto evidente che il mercato del Palermo – nonostante le sciocchezze dette da molti (purtroppo pure dall’allenatore) – debba ancora alacremente proseguire.
    Anche per una ragione strettamente numerica: sono finora partiti in 9 (il turco, il greco, Insigne, Di Mariano, Henry, Audero, ai quali si deve aggiungere lo svincolato Sirigu e i fuori rosa Buttaro e Verre).
    Se a questi davvero si sommeranno – come mi pare di capire – anche Lund, Gomis e Deplanches si arriverebbe a 12 giocatori che avranno lasciato Palermo.
    E non ho contato Vasic e Diakitè, che solo una dirigenza folle continua a tenere, vista la loro assoluta mediocrità.
    E finora ne sono arrivati, invece, solo in cinque: Augello, Gyasi, Palumbo e Bani, ai quali aggiungo Peda, per fine prestito (che ormai pare vogliano tenere).
    Il dubbio resta su Corona, anche lui rientrato per fine prestito, ma in ogni caso il conto non torna: l’organico è numericamente insufficiente: a fronte di 12 andati via (o in procinto di farlo), sono soltanto 5 i nuovi arrivati.
    E non si capisce l’ostinazione a voler trovare un vice Ceccaroni, quando quello che manca dietro è un terzino decente (non Diakitè ma neanche Pierozzi, per carità…); non si capisce come nessuno comprenda che manchino – come il pane! – pure un ragionatore (se non vogliamo chiamarlo regista) di centrocampo, una terza punta vera, altri due centrocampisti almeno per la panchina; infine, forse, due portieri.
    Poi sento scemenze pazzesche: del tipo “se parte Lund non occorre un vice Augello perché tanto il mancino lo può fare Di Francesco”…
    Infine, naturalmente, che Augello e Palumbo (che ha giocato sempre solo in Serie B) siano stati acquisti davvero importanti lo dimostrerà esclusivamente il campo… Bani credo sia buono, molto meno Gyasi e Peda.
    Ma – a sentire l’entusiasmo che c’è in giro – qui invece sembra che siamo già in serie A… (in questo articolo – chi già ha dato tanti 8 ai precedenti mercati del Palermo… quest’anno mi aspetto un meraviglioso “110 e lode”, se tanto mi dà tanto – addirittura si parla di “sogno spalancato” solo per avere visto il calendario… non ho davvero più parole…

    1. Dario, per la prima volta sono d’accordo…..😁
      Aggiungo pure, che dal punto di vista del gioco non è cambiato nulla.

  4. Continuo a leggere che la squadra è composta dagli stessi giocatori svogliati dell’anno scorso e che i giocatori arrivati sono mediocri, chiaramente ognuno ha le proprie idee e rispetto tutti, ma non si può dire che la squadra è la stessa dello scorso anno quando nella formazione ci sono 6 giocatori nuovi su 11 e i mediocri nuovi arrivati hanno giocato da titolari per 5/6 anni in serie A.
    Poi da qui a pensare che sia tutto facile ne corre, ma se vediamo lo scorso anno il campionato della Roma, era da retrocessione con juric e da Champion con Ranieri, quindi si può dire che un allenatore non può far vincere una squadra ma sicuramente può farla perdere e non mi riferisco solo ai moduli di gioco.

  5. Fa sorridere leggere tutti questi commenti negativi a prescindere da ogni cosa. Fa sorridere leggere “giocatori mediocri”. Fa sorridere leggere stesso gioco dello stesso anno dopo 15 giorni di ritiro. Fa sorridere stessi giocatori “svogliati??” dell anno scorso… sorrido tanto. 😀

  6. Ci andrei decisamente molto piano con entusiasmi e sogni. Capisco l’aura che circonda Inzaghi, il solito efficacissimo marketing societario etc. etc. ma le ultime stagioni imporrebbero ben altra cautela, soprattutto da parte dei giornalisti. Ed il calendario non “spalanca” proprio nulla….devo ricordare gli ultimi 3 anni tutte le figure di me..a racimolate contro squadre sulla carta “abbordabili”?

    Poi per carità le premesse, a differenza dell’anno scorso, sono buone:

    Cecchè ne dicano certi troll multi-account, le cui opinioni del resto non sono – per definizione – espressione di punti di vista genuini, ma mere provocazioni per ricevere attenzione, il mercato fino a questo momento è stato ottimo: sono arrivati giocatori di qualità, esperienza e adatti al modulo di Inzaghi; da questo specifico punto di vista è evidente il cambio di passo rispetto alla scorsa stagione.

    Cionondimeno il roster va reso più profondo , e a tal fine servirebbero 5 seconde linee affidabili tra difesa, esterni e ecc. Con la rosa attuale il Palermo si troverebbe con una ottima formazione titolare ma con rincalzi di centrocampo e difensivi non all’altezza, con tutti i rischi del caso.
    (Peraltro, francamente, io avrei dei dubbi pure su Gomis titolare)

    Le amichevoli hanno dato alcune buone indicazioni, soprattutto l’ultima con l’Annency, squadra di pari categoria del Palermo ma decisamente più avanti con la preparazione (la Ligue 2 comincia l’ 8 Agosto, la serie B il 22), oltre che dotata dell’atletismo tipico delle squadre francesi. Quali buone indicazioni? l’efficacia degli esterni (Augello soprattutto) ed, in embrione, il pressing alto tipico di Inzaghi.

    Ma anche questo non legittima entusiasmi eccessivi….l’anno scorso nel pre-campionato il Palermo vinse in amichevole col Monza e addirittura in coppa Italia col Parma…e si è visto poi com’è finita

    Insomma: ci vuole calma perché anche se il Palermo ad oggi ha un’ottima rosa, sulla carta da primi 3 posti, non ha una squadra “fuori categoria”. E comunque solo il campo dirà se Inzaghi riuscirà a trasformare buoni ingredienti in un buon piatto, considerato che in serie B spesso e volentieri i pronostici sulle favorite vengono ribaltati dal campo

  7. Anche Antonio è smentito dai fatti.
    Altro che acquisti di giocatori mediocri.
    Ad esempio il Palermo ha preso Giasy un talento di serie A e accolto alla grande dai palermitani.
    Quanto ai giocatori rimasti, altro che svogliati. Gomes è un leone in campo e come lui anche qualche altro.

  8. Anche Dario è smentito dai fatti.

    1) giasy è l’acquisto migliore, è davvero forte, è un talento di serie A.

    2) Diakité è il migliore terzino del Palermo e fa benissimo la società a confermarlo.
    Ha segnato più di certi attaccanti.
    E ha salvato più gol di certi difensori.

    3) gomis vuole restare a Palermo, è forte e amato dai tifosi.

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