Palermo, rimonta “impossibile”: nella nuova Serie B nessuno ci è mai riuscito

Il Palermo sembra aver alzato bandiera bianca per quanto riguarda la promozione diretta: sesto a dieci giornate dalla fine con sette punti di distacco dal secondo posto e reduce da due sconfitte pesantissime, quella contro la Ternana e l’altra a Brescia. Un’ammissione arrivata dallo stesso Corini, gestore “assoluto” della comunicazione rosanero da due stagioni.

“In questo momento non possiamo ambire ai primi due posti“, ha detto Corini dopo la batosta di Brescia. Una dichiarazione forte che arriva da un allenatore che di solito non si sbilancia mai così tanto. In queste parole c’è però il pragmatismo legato ai numeri, ai quali il genio è da sempre affezionato. Da quando c’è stato il cambio format in Serie B con le prime due direttamente promosse e le altre in lotta per i playoff, vale a dire dal 2005/06, nessuna squadra che a dieci giornate dalla fine si è ritrovata sesta in classifica è mai arrivata seconda.

Troppo difficile, in sole 10 gare, sorpassare addirittura quattro squadre: in pochissimi si sono avvicinati a tale impresa. Nel 2005/06  il Torino era settimo alla 32a giornata e ha chiuso terzo alla 42a (e ultima), una rimonta che non ha eguali che è poi servita per raggiungere la promozione tramite playoff. La scorsa stagione (2022/23) il Parma era sesto alla 28a giornata e ha chiuso quarto alla 38a, una “rimonta” che non è bastata per vincere i playoff ma che è servita a evitare il primo turno.

Sono invece tantissime le squadre che hanno mantenuto la posizione (come il Brescia nel 2012/13 o il Cittadella in tre anni dal 2017 al 2020) e anche quelle che l’hanno peggiorata. Gli esempi al limite sono il Trapani che nel 2013/14 è passato da sesto a quattordicesimo e il Bari che nel 2016/17 è passato da sesto a dodicesimo. Si può segnalare infine la stagione 2011/12 con la Sampdoria che da ottava ha rimontato due posizioni arrivando sesta e vincendo i playoff da ultima qualificata.

Fino a ora non c’è mai stato spazio per le imprese: chi viene promosso direttamente in Serie A si ritrova sempre a dieci giornate dalla fine tra le prime tre, massimo quattro posizioni. Le parole di Corini potrebbero dunque non essere “emotive” ma semplicemente basate sui numeri e sui fatti, ma ciò non toglie che se il Palermo si pone come obiettivo quello di posizionarsi al meglio in zona playoff (che diventa un obiettivo minimo stagionale) possa clamorosamente inserirsi anche per la lotta al secondo posto.