Palermo, stipendi da zona retrocessione: è la terzultima squadra di A

Palermo in zona retrocessione, sì, ma non solo in classifica. Il penultimo posto in campionato è al momento lo specchio della reale forza della squadra guidata da De Zerbi, non solo sul piano del gioco, ma anche per ciò che riguarda la qualità dell’organico. Come indicare questo dato? In un calcio che gira sempre più sul vil denaro, il valore della rosa non può che basarsi sugli stipendi dei giocatori, che nel caso del Palermo sono da squadra di bassissima classifica. Il club di Zamparini, stando all’analisi Global Sports Salaries 2016 prodotta da Sporting Intelligence, è il terzultimo in Serie A in base alla media tra stipendi e giocatori. Circa 430mila euro a tesserato, davanti solo alle matricole PescaraCrotone. Un dato evidentemente basso, dovuto sia alla scelta di lasciare andare via i giocatori più onerosi (SorrentinoVazquezGilardino), sia alla decisione di affidarsi a dei giovani semisconosciuti al loro posto (vedi PosavecNestorovski, due affari d’oro sul piano salariale). Sarà una politica efficace? Ad oggi i risultati dicono di no, ma la speranza di poter scalare qualche gradino della classifica al termine della stagione rimane intatta.

6 thoughts on “Palermo, stipendi da zona retrocessione: è la terzultima squadra di A

  1. CARO PRESIDENTE VEDO MOLTA RASSEGNAZIONE TRA I TIFOSI E ANCHE TRA I GIOCATORI, PURTROPPO CON QUESTI RISULTATI NON SI VA LONTANO.

  2. Per quest’anno mi sembrano anche troppi visto la rosa deludente .. Certo qualche buon giocatore lo potrebbe prendere magari si fa ricambiare qualche favore da qualche amico presiedente che so de Laurentis potrebbe cedergli qualche buon giocatore e farglielo pagare a tanto al mese o a tanto l’anno , alla Cavani……. che affarista il nostro caro presidente..

  3. il problema è che non abbiamo piu neanche voglia di commentare. Infatti su questo aspetto dei salari bassi, delle sole uscite che si stanno facendo a gennaio senza alcuna entrata, e dei 38 milioni di euro di diritti televisivi più le cessioni effettuate a gennaio e quelle di adesso ci sarebbe da fare quattro conti…..ed invece non abbiamo più voglia neanche di parlare- Stiamo tutti, in religioso silenzio, accompagnando la squadra verso la serie B. Proprio come quando in ospedale i parenti vengono invitati a portarsi a csa il caro….che non ha più speranze

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