Baldini: “Voglio bene ai tifosi, ci hanno fatto vincere i playoff”

Silvio Baldini ringrazia i tifosi rosanero per la vittoria dei playoff, che permettono al Palermo di tornare in Serie B dopo tre anni. Nella lunga conferenza stampa di fine stagione, che si è svolta in presenza al Renzo Barbera, il tecnico ha parlato del campionato, soffermandosi sul cambio di atteggiamento dei giocatori dopo lo sfogo di Potenza, ma ha detto qualcosa anche sul suo futuro. 

LE DICHIARAZIONI

ORE 11.00 – “Dopo Potenza tutti scrivevate cose negative sul Palermo. Il mental coach ha fatto un lavoro straordinario dopo essere stato tanto deriso. Queste cose mi facevano girar le scatole. Sapevo che il mio destino mi avrebbe messo difronte delle difficoltà, quel giorno ho rischiato la salute. In vita mia non ho fatto mai cose del genere, a Potenza sono andato oltre. Dal giorno dopo ho visto persone cambiate. Ai playoff abbiamo fatto un percorso netto, dopo belle prestazioni in campionato. I numeri del Palermo sono impressionanti, la squadra ha fatto qualcosa di importante”.

ORE 11.05 – “I ragazzi non hanno dato al Padova modo di ragionare, esisteva solo la prestazione senza pensare al risultato. È questa la più grande vittoria”.

ORE 11.07 – “Futuro? Il problema mio non è avere il contratto o non averlo. Ho fatto un percorso con un gruppo di persone straordinarie. A Palermo ho trovato dirigenti e staff di primo livello, queste persone hanno dato tanto. Io non posso perdere nessuna di queste persone. Con Castagnini vivevamo dalle 8 alle 10 ore insieme, lui non era il mio direttore sportivo ma un amico del cuore, ha fatto un lavoro straordinario”.

ORE 11.10 – “Castagnini è stato fondamentale in questo cammino. Sapevo che dopo lo sfogo di Potenza ci potevano essere effetti negativi ma quando sei supportato dalla fede non sbagli mai. Sapevo che lì ero messo alla prova per vedere quanta fede avevo nel credere in questo sogno. Valente uomo simbolo? Con la Carrarese siamo andati a un passo dalla finale playoff; a lui e Damiani ho detto che ancora non eravamo pronti, ci siamo abbracciati per questo”.

ORE 11.14 – “Tutti i giocatori hanno cambiato atteggiamento. I ragazzi hanno capito che non mi sarei mai arreso e che dovevamo essere una famiglia. Ultimamente ho fatto cinque cambi mentre prima nessuno, vuol dire che siamo diventati una squadra. Voglia di Serie A? Cerco me stesso, va bene pure l’Interregionale. Voglio essere solo un veicolo: far vedere alla gente che la parola ‘speranza’ non ti abbandona mai. La Serie A non mi interessa anche se so che ci potrei allenare. Stamane ho ricevuto cinque messaggi da allenatori di Serie A e mi riempie di gioia, so che loro guardavano il Palermo; hanno capito che abbiamo fatto qualcosa di diverso”.

ORE 11.16 – “I tifosi ci saranno sempre, non faccio il lecchino. Ho visto tanti bambini e mi ha fatto piacere. I protagonisti sono loro, ieri sera eravamo in 40.000… è un popolo, non tifosi. Loro sono importanti per farci vincere perché abbiamo capito che loro vanno ringraziati”.

ORE 11.19 – “Ero fiducioso e ho festeggiato come piace a me: osservando la gioia degli altri. Ho parlato con la mamma dei miei figli, con questa persona c’è un filo che ci lega da 37 anni; lei meritava parole importanti. Voglio vivere delle mie emozioni, sapere cosa è l’amicizia e il rispetto”.

ORE 11.22 – “A Brunori, al primo allenamento, avevo detto che avrebbe fatto 30 gol. È un ragazzo che mi seguiva, mi dispiace che ne abbia fatto 29. Fella? Ha sofferto molto, non stava bene fisicamente. Ha trovato se stesso nel lavoro quotidiano. Ero sicurissimo che si sarebbe fatto trovare pronto, con l’Entella ha fatto un gol importante”.

ORE 11.26 – “L’80% degli allenatori pensa solo al risultato e a procurarsi il prossimo ingaggio. Bisogna mettere l’umanità nel rapporto con i calciatori. I ragazzi hanno fatto il bagno a Mondello, poi abbiamo fatto colazione con i tifosi. Cinque/sei ragazzi che hanno giocato poco mi hanno detto cose bellissime: cosa vuoi desiderare di più?! Questi pensieri vengono gratificati quando vinci. Siete abituati a guardare al risultato, non al percorso. È un problema della nostra società (intesa come comunità di persone, ndr.)”.

ORE 11.30 – “Voglio bene ai tifosi, il mio messaggio è arrivato. Ci hanno vincere questi playoff. Sono uno di loro, come dicono. Sono orgoglioso. Buttaro, Luperini e Floriano sono ragazzi stupendi. Luperini ha un grande cuore, solo Kantè recupera più palloni di lui. Floriano, nonostante l’età, ha gran classe; peccato che non riesca a fare 90 minuti, ha fatto delle partite da applausi”.

ORE 11.34 – “Con i tifosi ho usato lo strumento della parola per entrare nel loro cuore. Per andare oltre alle difficoltà devi avere la speranza”.

ORE 11.36 – “Nardini è una persone speciale. Lui non è il secondo che mette i cinesini ma porta passione; non si nasconde e non ha filtri. Mi ha detto una cosa bellissima: lui ha perso la mamma tempo addietro (aveva 70 anni), il 12 giugno era la data della morte e io sapevo che sarebbe stato il giorno della nostra vittoria. Per me è un fratello e sono orgoglioso di averlo come amico. Non farà mai il furbo per tradirti, come spesso accade”.

ORE 11.39 – “Non ho bisogno di andare tutti i giorni al santuario di Santa Rosalia. Potrebbe essere anche qua con me, ora; la posso trovare in qualsiasi posto. In alcuni momenti ho bisogno di stare da solo e andare a Monte Pellegrino, a sentire il vento”.

ORE 11.40 – “Ero talmente convinto che avremmo vinto che me la sono goduta, non volevo angosciarmi. Non abbiamo mai fatto ritiro, io ho mangiato a Mondello e sono stato tra la gente. Quando sono arrivati i ragazzi allo stadio hanno ricevuto un messaggio dai loro parenti e si sono commossi; io ho detto: “Ora siete imbattibili” e loro sono andati in campi senza gestirsi e l’unico rammarico è quello di non aver fatto più gol. Paradossalmente è stata la partita più facile”.

ORE 11.43 – “C’è stato un periodo in cui Pelagotti riceveva molte critiche e non l’ho abbandonato. Massolo, dopo cinque partite da titolare consecutive, durante un allenamento, non aveva l’atteggiamento giusto e allora ho rimesso in porta Pelagotti, che poi si è dovuto operare. Massolo non ha più mollato un centimetro e allora non l’ho tolto più, perché ha capito la lezione. Si era creata la magia e anche la fortuna viene dalla tua parte, come in occasione del salvataggio di Marconi”.

ORE 11.47 – “Ora cercherò di vivere questa gioia. Se possiamo lavorare in un certo modo questa storia non finisce ma non dipende da me. Non so cosa succede in società ma, se non è il prossimo campionato, quello dopo ancora il Palermo è in Serie A. Se mi fanno lavorare in un certo modo spero che sia Palermo il mio futuro. Sento la Sicilia come terra d’appartenenza. Se la società capisce il messaggio bene, sennò vado da un’altra parte”.

ORE 11.49 – “Il presidente è un tifoso, tant’è che ha fatto il bagno insieme a Mondello ai giocatori e tifosi. Può cedere il Palermo in Serie B e decidere cosa fare in questa trattativa; io non gli ho mai fatto domande in merito. Lo vedo come un grande tifoso e, con me, è sempre stato gentilissimo. La sua famiglia mi ha sempre messo a mio agio, facendomi sentire a casa”.

ORE 11.52 – “Qualche direttore sportivo mi ha detto: “A che ora ti posso chiamare?” (ride,ndr.). A me non interessa, potrei stare altri sei anni senza allenare. Sono la persona più felice della terra, mi sento gratificato”.

ORE 12.00 – “Dopo i tre pareggi consecutivi nessuno avrebbe creduto alla Serie B. Colonnata (il mental coach, ndr.) viene denigrato se non arrivano i risultati, è una questione di fede, senza fare giri di parole. Vengono i rigori parati, il tiro sul palo, i salvataggi sulla linea… è solamente una questione di fede. La mia chiesa la trovo nel momento del bisogno, senza andarci fisicamente”.

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11 thoughts on “Baldini: “Voglio bene ai tifosi, ci hanno fatto vincere i playoff”

  1. La dimostrazione che se squadra, società e pubblico sono coesi, nulla è impossibile, c’era il bisogno del pubblico e se Palermo risponde e sposa la causa nulla ci può fermare. Speriamo si crei un circolo virtuoso dove tutte e tre le cose si alimentano a vicenda. Io direi a Mancini di provare a mettere dentro Brunori in nazionale, non sarebbe cosi blasfemo il tentativo

  2. Non so cosa sarà domani, ma il Palermo ha trovato in Baldini la propria anima. Un’anima plasmata nella testa dei giocatori, dei dirigenti, dei tifosi, un’anima che ha insegnato il verbo del “crederci” e toccato le giuste corde dei cuori di un’intera città. Spero che il Presidente Mirri, qualsiasi sarà la sua scelta, tenga conto del garantire a tutti i costi il prezioso “insieme inscindibile” che oggi è il vero valore della nostra realtà. Rare sono le persone che, in un solo attimo, t’insegnano l’intera vita e Baldini è una di queste.

  3. Baldini sei Unico!
    Godila con tutto il Cuore!
    Te la sei meritata!
    Sei l’uomo che visse due volte!
    Grande Mister Baldini.
    Saluti.

  4. Baldini a vita.Un guru del pallone,un vate,un catalizzatore di anime.Spero che la nuova società lo confermi,non si può spezzare questo cordone ombelicale.

  5. Parole che dovrebbero insegare molto a chi crede di sapere tutto di calcio, come di molte altre cose, perché passa il tempo a sentire commenti sportivi di gente che non ha mai allenato niente, guardare pagine di Trasfermarkt con dati economici e statistici o giocare a Fifa. Nella vita bisogna riconoscere le competenze di chi lavora veramente nelle cose concrete. La vita non è una statistica. E’ la statistica che viene determinata dalla vita e da chi sa cosa fare perché le cose accadano realmente. Baldini non solo è competente che sa far accadere le cose, ma è un mago del suo settore e un grande uomo. Chapeau !

  6. Silvio Baldini è un grande uomo oltre che un grande allenatore.
    Il vero artefice di questa promozione è lui!
    Infatti società e giocatori sono gli stessi di quando abbiamo perso tante partite.
    Ma ribadisco che per me Baldini è anche l’artefice della promozione in serie A. Guidolin ha trovato il tavolo apparecchiato dall’ottima preparazione di Baldini, che fu ingiustamente esonerato.
    Ma chi cantava all’epoca guidolin alè e zamparini uno di noi, non capì all’epoca la bravura di Baldini (salvo ora ricredersi e osannarlo).

  7. Un plauso particolare ai soliti 150 che mettendo da parte lavoro e famiglia hanno seguito il Palermo ovunque in questi 2 anni di serie C. La promozione prima di tutto è per voi.

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