Palermo, sfida di prestigio in Coppa Italia: i rosanero all’esame Udinese
Nemmeno il tempo di archiviare la vittoria col Bari che per il Palermo è già tempo di Coppa Italia. I rosanero saranno di scena al “Friuli” contro l’Udinese, reduce da un pesante k.o. con il Milan ma desiderosa di riscatto. Per i ragazzi di Pippo Inzaghi si tratta invece di un banco di prova affascinante: misurarsi con una squadra di Serie A, anche in un contesto di turnover, rappresenta sempre un’occasione per dimostrare la crescita del gruppo.
L’Udinese, dal canto suo, riproporrà il 3-5-2 con diversi volti nuovi. Tra i pali ci sarà Nunziante, al debutto assoluto, mentre in difesa guiderà l’esperto Kabasele, affiancato da Bertola e Palma. A centrocampo torna Lovric, insieme a Piotrowski e Miller, giocatore sul quale a Udine ripongono grandi aspettative. Sugli esterni spazio a Zanoli e Kamara, mentre in avanti ci saranno Buksa e Zaniolo. Assente Bayo, unico indisponibile dei friulani.
Un’Udinese fisica e organizzata: le chiavi di Runjaic
Quella che il Palermo si troverà davanti non sarà un’Udinese spettacolare, ma una squadra solida e compatta, costruita per resistere e colpire. Runjaic ha impostato i bianconeri su una struttura tattica che privilegia l’organizzazione senza palla: pressing aggressivo quando l’avversario riparte dal portiere, blocco medio pronto a chiudere gli spazi se il primo pressing non riesce. Un modo di giocare che potrebbe mettere alla prova la capacità di palleggio dei rosanero.
Col pallone i friulani amano sfruttare le fasce, allargando gli esterni e cercando la verticalizzazione immediata verso il centravanti. Lo scorso anno il protagonista è stato Lorenzo Lucca, ex Palermo, devastante sia spalle alla porta che in transizione. Adesso Runjaic prova a inserire nuove soluzioni, ma l’impronta resta la stessa: fisicità, corsa e gioco diretto.
Un’avversaria in crescita, ma con punti deboli
Lo scorso campionato l’Udinese ha chiuso al 12° posto, dimostrando solidità ma anche limiti evidenti. Quando la prima pressione viene superata, la retroguardia friulana soffre, concedendo occasioni spesso ravvicinate. È qui che il Palermo potrà provare a colpire: con la velocità dei suoi esterni e la capacità di attaccare la profondità, la squadra di Inzaghi può creare grattacapi importanti.
Altro punto interrogativo riguarda la scelta del sistema di gioco: Runjaic alterna 3-5-2 e 3-4-3 e non disdegna soluzioni a quattro dietro in momenti di emergenza, come contro il Milan. Una duttilità che testimonia preparazione tattica, ma anche la ricerca di un’identità definitiva.
Palermo, occasione di prestigio
Per i rosanero la sfida rappresenta un’occasione preziosa: affrontare una formazione di Serie A, in trasferta, permette di testare il livello della squadra in un contesto superiore alla Serie B. Inzaghi dovrà dosare le energie, ma ha già dimostrato di saper gestire bene le rotazioni, come nel turno precedente contro la Cremonese.
Non sarà solo una partita di Coppa Italia: sarà una prova di maturità per un Palermo che vuole crescere e abituarsi a palcoscenici sempre più importanti. L’Udinese resta favorita, ma i rosanero arrivano con fiducia e ambizione.

Onorare l’impegno. La Storia, del Palermo è soprattutto Coppa Italia, in Serie B. Bologna e Juventus, finali ancora avvolte da dubbi, misteri e maledizioni (ma secondo me ‘il rigore’ c’era – e pure secondo Sgrazzutti nell’immediatezza). La Storia, padri e figli, di un tempo passato e irripetibile. Poi arriverà il calcio moderno. lo Skyfo e le rotelline di Dazn, gli arbitri parlanti, la pubblicità anche durante le sostituzioni. Ps La finale del 2011? Tutt’altra storia, chi legge lo sa benissimo. Storia di agenzie di viaggio, di tre giorni-due notti, di cacio e pepe. Dall’Agustarello sbagliato.
Però la buonanima di Bulgarelli anni dopo ammise, senza minaccia alcuna, che si era tuffato. Chissà…
Se magari Magistrelli non si fosse divorato almeno un’altra occasione e se Buso non avesse fatto il fenomeno, cosa che non gli riuscì più… Però ci sono troppi se…
penso si prospetti una bella partita. chi giocherà darà il massimo per mettersi in mostra ma senza la pressione di dovere vincere per forza, se si passa il turno bene altrimenti pazienza. curioso di vedere all’opera un po’ di giocatori, a partire da Giovane che in quei pochi minuti col bari mi ha fatto un’ottima impressione, passando da vasic (vediamo se si è rigenerato e ha trovato la sua posizione in campo) e finendo con corona sul quale ripongo discreta fiducia, magari potremo capire quanto è acerbo
Salve, oggi qui ad Udine saremo in tanti i palermitani che vivono qui, in friuli.noi veniamo da Pordenone,vincete per noi III così domani al lavoro….