Rossi: “Mettiamoci i tappi nelle orecchie e andiamo avanti. Guai a mollare”

L’allenatore del Palermo, Delio Rossi, parla alla stampa alla viglia della sfida contro lo Spezia dopo aver visto ridursi le possibilità di promozione diretta complice il pari di Livorno e la contemporanea vittoria del Lecce.

ORE 15.33 – “La partita contro il Livorno mi ha dato la fotografia di cui ho bisogno. Ho avuto grande disponibilità da parte di tutti, che hanno fatto il loro massimo. A larghi tratti abbiamo giocato anche discretamente: poi ci siamo disuniti e siamo stati anche un po’ ingenui. Ci sono cose che secondo me vanno bene, altre vanno migliorate. Giochiamo tante partite ravvicinate e questo magari non aiuta”.

ORE 15.34 – “Contraccolpo psicologico dovuto alle notizie esterne? Se prendi un allenatore a quattro giornate dalla fine, il suo compito è evitarlo. Dobbiamo lavorare, magari per colmare qualche lacuna ma dal punto di vista fisico non posso incidere. Il mio compito è lavorare sulla tattica. Mettiamoci i tappi nelle orecchie e andiamo avanti”.

ORE 15.35 – “Se bisogna pensare già ai playoff? No, ci sono tre partite e dobbiamo fare più punti possibili, senza pensare a lungo termine. L’esperienza mi dice che se saranno playoff, non puoi staccare: cerchiamo di pensare allo Spezia, poi l’altra e poi l’altra… Nel calcio nulla è scontato”.

ORE 15.37 – “Turnover? Di solito lo attui alla terza partita, perché è quella che dovresti pagare di più a livello fisico. Bellusci? È un gioactore caratteriale. Voglio vedere il lato positivo: non ci stava a perdere ed è venuta fuori frustrazione. Per noi è importante, non ho visto dolo, ho visto leggerezza. Certo non può farlo sempre. Gli ho detto che è stato un eccesso che lo ha portato a strafare, ma so che è il primo a sapere di aver fatto un danno alla squadra e a se stesso”.

ORE 15.40 – “Svantaggio giocare prima del Lecce? Gli artefici del destino sono gli altri, quindi non siamo noi che dobbiamo pensare a questo. La squadra deve giocare con la testa libera: a forza di pensare gli altri non fai bene. Se gli altri andranno in A ci leveremo il cappello. Per i giocatori di alto livello ci sono varie componenti: se ti deprimi forse ti manca qualcosa”.

ORE 15.41 – “Impatto della notizia del deferimento? Noi dobbiamo pensare al campo, io mi auguro che tutti giochino in grandi club, ma alcuni hanno giocato anche in situazioni peggiori. Il giocatore lo deve mettere in conto. Voglio far passare un concetto: noi siamo pagati per quello che facciamo, non quello che diciamo. Quello che succede attorno non ci compete. Ci dispiace, ma dobbiamo essere con la coscienza a posto. Chi si lascia condizionare non fa bene il suo lavoro, ma non siamo dei bambini”.

ORE 15.43 – “Spesso c’è troppa frenesia, il volere crossare, tirare, colpire di testa…. per me bisogna mettere palla a terra. Fa parte di una squadra cercare di gestire la situazione”.

ORE 15.45 – “Secondo me non si può giocare con tre punte in linea, semmai con un trequartista dietro due attaccanti. Jajalo? Il suo compito è giocare al centro, Falletti magari si appiattiva slle punte, ma magari era dettato dai movimenti. Non ho il tempo di stravolgere o ricominciare da capo, dovevo ripartire dal 4-3-1-2”.

ORE 15.46 – “Spezia? Dobbiamo trovare il grimaldello giusto per scardinare la loro difesa. Aspetto psicologico? Una cosa ho detto dopo la partita: guai se pensiamo di mollare adesso, altrimenti non abbiamo capito niente”.

ORE 15.48 – “Mi aspetto una partita tipica delle squadre di Marino. Sono molto concentrato sul Palermo, quello che fanno gli altri non mi interessa. Il mio compito è stare con la testa sul campo, mi hanno preso per questo”.

ORE 15.51 – “Se ho trovato una squadra leziosa? Non ho questa sensazione, penso semmai dire che sbagliano i tempi e magari danno questa impressione. Magari accade quando hai valori tecnici nettamente superiori. E poi se anche si sentissero più forti sarebbero un errore grave: la classifica non dice questo e io non ho questa sensazione. Alle volte semmai vogliono fare troppe cose”.

ORE 15.52 – “Gli attaccanti? Un giocatore moderno deve sapere fare entrambe le fasi: se uno fa i movimenti giusti ha più chance di uno che sta fermo e attende la palla. Il Chimenti di una volta non c’è più. Tutte le punte moderne hanno gamba, poi dipende dalle caratteristiche”.

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5 thoughts on “Rossi: “Mettiamoci i tappi nelle orecchie e andiamo avanti. Guai a mollare”

  1. Giusto così.Cos’altro potrebbe dire il mister?Testa alle prossime gare e pedalare…..Non molliamo il Brescia non ha partite facili….

  2. bravo delio – forza ragazzi domani servono i 3 punti – la speranza è ultima a morire e noi dobbiamo sperare – 🙂

  3. Rossi ha ragione. La squadra deve giocare con tranquillità e consapevolezza dei propri mezzi…
    Poi se arriverà la penalizzazione si vedrà in futuro…

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