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Palermo, stadio deserto. Ha vinto “l’arrostuta” / FOTO

Nel giorno di Palermo – Spezia, vince… l’arrostuta. Nel giorno del 1 maggio, è a dir poco desolato lo scenario al Barbera per il match di Serie B tra i rosanero e i liguri.

Il dato ufficiale è di 7.250 gli spettatori presenti (2.210 abbonati e 5.040 possessori di biglietto), ma è lecito ipotizzare che buona parte degli abbonati non siano oggi presenti allo stadio.

A circa 15 minuti dall’inizio del match, il Barbera era praticamente vuoto, con pochissimi spettatori in ogni settore e code pressoché assenti al di fuori dell’impianto. In tanti hanno preferito seguire da casa il match oppure concedersi un Primo maggio all’aria aperta.


Evitato in ogni caso il nuovo record negativo di presenze, che resta quello del match Palermo – Cosenza del 3 novembre 2018, con soli 4513 spettatori.

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10 thoughts on “Palermo, stadio deserto. Ha vinto “l’arrostuta” / FOTO

  1. Già bisognerebbe fare i complimenti a chi ha scelto l’orario.
    Inoltre la tifoseria ormai é ultra sfiduciata, tra i risultati della squadra, la non cessione a York e la minaccia di penalizzazione.
    Insomma la gente aspetta che si stacchi la spina

  2. E sono pure troppi. Lo stadio dovrebbe essere deserto già da 2 anni e forse qualcosa sarebbe cambiato. Se la società fosse sana, nonostante la mediocrità della squadra, non ci sarebbero ne giorni di festa ne la pioggia ne niente altro ad impedirci di essere presenti allo stadio come ampiamente dimostrato dal tifoso palermitano negli anni scorsi

    1. continuate incredibilmente a insistere su un concetto, quello dello stadio deserto come molla che avrebbe fatto scappare il padrone, ed allora avete la testa piu’ dura della pietra e non avete capito nulla del calcio business….vabbe’ pazienza, continuate a pensare che quella sia la soluzione, contenti voi!

  3. Non ha vinto l’arrostuta, ma zamparini e i suoi complici, che hanno definitivamente ucciso anche la speranza nei tifosi…

  4. Non e’ disertando lo stadio che si cacciano i padroni dal calcio, e’ solo riappropriandocene noi del calcio dando vita ad un movimento popolare che cambi veramente e profondamente le regole in modo da sottrarre il gioco ai padroni, a tutti i padroni. Viva il 1 Maggio dei Lavoratori!

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