Palermo, tanta buona volontà. Ma il Bari è nettamente superiore

FOTO PEPE / PUGLIA

A sentirlo, mi è sembrato particolarmente antipatico e arrogante Andrea D’Errico, ventinovenne centrocampista del Bari di ottimo livello per il campionato di Serie C, quando nell’intervallo della partita contro il Palermo allo stadio Barbera, alla domanda della cronista di Eleven Sports che gli chiedeva se l’espulsione di Terranova avrebbe condizionato nella ripresa la prestazione della capolista, ha risposto con grande sicurezza: “Non avremo nessun problema. Siamo forti, anche in dieci siamo in grado di giocarcela contro tutti gli avversari”.

E invece è proprio questa la chiave di lettura del risultato finale: lo spocchioso D’Errico, inesauribile protagonista di una gran partita contro i rosanero, ha spiegato in poche parole con perfetta sintesi perché il Palermo di Giacomo Filippi non è riuscito nell’impresa di battere i “galletti” pur avendo giocato tutto il secondo tempo in undici uomini contro dieci dopo l’espulsione al 41esimo di Emanuele Terranova, originario di Mazara del Vallo ed ex rosanero, per avere fermato il pallone da terra con la mano mentre Soleri era lanciato verso la rete di Frattali in un’azione probabilmente da gol.

Lo abbiamo visto con molta chiarezza: il Bari, nettamente più forte, ha dominato il primo tempo sfiorando più volte la rete ben protetta da un Pelagotti attento e in giornata, poi nella ripresa non ha avuto difficoltà a gestire la situazione in inferiorità numerica contro un Palermo volenteroso e anche generoso, ma complessivamente lento nella manovra e nel giro palla, incapace di verticalizzare, davvero pericoloso solo una volta, all’83esimo, con una girata a volo molto bella di Matteo Brunori, parata molto bene da Frattali. Per la cronaca, lo stesso Brunori dopo soli due minuti con un ottimo affondo era arrivato a un passo dal gol.

In sostanza, facile controllo della partita da parte della capolista. Non fa una grinza lo 0-0 finale, che delude le aspettative di chi sperava nel grande risultato del Palermo ma che in realtà può essere accettato senza rimpianti dai rosanero, che in 11 contro 11 avrebbero sicuramente rischiato di perdere contro un’avversaria così evidentemente superiore.

Leggo su Stadionews24, che ospita con generosità il mio Vulcanico rosanero, le parole dell’allenatore Filippi a fine partita: “Naturale che, per recuperare punti al Bari, bisogna rivedere qualcosa nella rosa altrimenti sarebbe prendersi in giro. Dopo 19 partite se c’è questo gap qualcosa ci sarà, ciò non toglie che stiamo facendo bene. Abbiamo lasciato qualche punto per strada ma è naturale, dobbiamo solo andare avanti e a gennaio si vedrà”.

Ne condivido ovviamente l’analisi per quanto riguarda la necessità di qualche rinforzo, visto che a conclusione del girone d’andata i punti di distacco dal Bari sono otto e il Palermo ha chiuso al terzo posto a 33 punti, scavalcato dal Monopoli che ne ha 34. Ma dopo avere visto all’opera ieri i pugliesi nel confronto diretto, per essere ancora più chiari nel non prenderci in giro, va aggiunto che l’obiettivo promozione diretta, che qualcuno ha continuato a considerare possibile, sembra a questo punto per De Rose e compagni pressoché irraggiungibile, bisognerà lottare come nello scorso campionato per la miglior posizione nella griglia dei play off. A cominciare dalla sfida di domani pomeriggio alle 18 a Latina, prima giornata di ritorno e ultimo impegno prima della sosta festiva del campionato, che non sarà di certo una passeggiata, considerate anche le notevoli difficoltà finora mostrate nelle partite lontane dallo stadio Barbera.

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