Palermo total pink: i retroscena e le strategie dietro una maglia 'rivoluzionaria' ​​

Palermo total pink: i retroscena e le strategie dietro una maglia ‘rivoluzionaria’

Negli ultimi giorni non si è parlato d’altro: il nuovo completo tutto rosa del Palermo ha acceso il dibattito tra i tifosi. C’è chi l’ha amato subito e chi, invece, è rimasto spiazzato da una scelta così audace. Ma dietro questa decisione c’è un lavoro lungo, profondo e, soprattutto, tutto palermitano.

A raccontare i retroscena e la visione dietro la nascita di questa divisa così particolare è stato Gaetano Lombardo, direttore marketing del Palermo, intervenuto durante la puntata dell’8 luglio di “Calciomercato LIVE“, condotta da Guido Monastra e Roberto Parisi (QUI il video integrale della trasmissione).

Un progetto iniziato due anni fa

“Questa maglia tutta rosa non è nata ieri – ha spiegato – . È un progetto iniziato un paio d’anni fa. Con Puma, il periodo di gestazione di ogni kit è di circa due anni. E ci tengo a dirlo: tutte queste iniziative nascono qui, a Palermo. Le idee, le strategie, lo storytelling… tutto viene creato e condiviso dal team marketing locale”.



Alla base di ogni scelta, infatti, c’è un gruppo di lavoro interno al club che si interroga su cosa sia davvero il Palermo, cosa rappresenti per i tifosi e come comunicarlo. “Partiamo dallo studio dell’identità del club – ha continuato – . Cerchiamo di capire se, per una stagione, sia meglio valorizzare l’aspetto storico, oppure proporre qualcosa di più inatteso, capace magari di coinvolgere nuove fette di pubblico. Dietro ogni maglia c’è una narrazione ben precisa”.

Il rosa che ha diviso i tifosi

E il rosa? Nessun problema, anzi. “Con il presidente Mirri, fin dai tempi della Serie D, abbiamo sempre sostenuto che il Palermo è rosa, ma non esiste un unico rosa. Basta visitare il Palermo Museum per rendersi conto che, nella storia del club, ne sono stati utilizzati tanti: dal rosa antico al fucsia più acceso. Questa varietà fa parte della nostra identità”.

Una delle sfide più delicate è stata coinvolgere sponsor e Puma a credere in una maglia così fuori dagli schemi. “Quando abbiamo proposto il progetto a Puma, sono stati subito entusiasti. Hanno accettato di inserire il loro logo tono su tono, in rosa. Non era affatto scontato. Anche gli sponsor commerciali, invece di tirarsi indietro, hanno capito il valore dell’idea e hanno accettato di adattare i loro loghi. Questo dimostra quanto sia forte il messaggio che vogliamo lanciare”.

Gran successo dal punto di vista commerciale

E i risultati? “La maglia sta andando molto bene a livello di vendite. Chi ha colto il senso di questa scelta, l’ha sposata con entusiasmo. È una maglia che racconta il Palermo in modo originale ma autentico. E per noi, questo è l’obiettivo più importante”, dice Lombardo.

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31 thoughts on “Palermo total pink: i retroscena e le strategie dietro una maglia ‘rivoluzionaria’

  1. Semplicemente . Questa per me sarà la maglia più amata dai tifosi se arriveranno gioco e risultati. Con tutti i mutandoni rosa caro Pippo. Caso contrario la dimenticheremo in fretta come sempre .

  2. A tal proposito ricordo la maglia che ci accompagno ‘ alla finale di coppa Italia contro il Bologna. Due bretelle nere che scendevano verticalmente sul rosa . Cerantola faceva paura . Ma mi è rimasta viva nei ricordi e continuo ad associarla alle grandi prestazioni in quella competizione. Con Viciani allenatore.

    1. Certo, La finale di Coppa Italia vinta dall’arbitro Gonella in total black per i colori rossoblu del Bologna. In tanti quel giorno perdemmo l’innocenza.

  3. Mi vengono i brividi sapendo che c’è chi vien pagato e sta già pensando alle strategie 2028….magare un verde pisellonsoeranza metallizzato

  4. E la Puma che si prende due anni di tempo per poi metterle in vendita, l’idea invece è nata anni fa, leggiamole meglio le notizie.

  5. Per me la maglia di quest’anno è davvero bella.
    Per quanto riguarda l’identità mi sembra il miglior modo di affermarla, cioè il rosa è il Palermo. Altre squadre lo stanno adottando proprio per questo, più che mai, bisogna rivendicarlo. Più nero possiamo aggiungerlo il prossimo anno.

    NB Il messaggio comincia con “per me”. Sarebbe bello se chiunque prima di sentenziare e sputare pareri lo aggiunga, pensando che qualcuno possa avere un gusto/parere diverso.
    È giusto farlo, e questa volta non per me, è segno di educazione civica…

    1. Bravo Vincenzo. Qui , giusto ricordarlo , esprimiamo pareri, dialoghiamo e ci confrontiamo ma è giusto farlo con educazione e rispetto. Solo un paio si ostinano a non farlo ma restano casi per fortuna isolati che contano quanto il due di coppe con briscola a denari . Complimenti davvero.

  6. Addirittura x “colpa”del colore della maglia,si mette in discussione il city group che nn c’entra nulla.
    Alcuni siete degni di campionato da D con maglie comprate da Lidl…magari con in po’ di nero..e un presidente alla Cellino…cambiate squadra

    1. Nella stagione di D sono stati lanciati Lucca e Felici, gli unici giocatori del Palermo arrivati in A negli ultimi anni. Li aveva scoperti un certo Castagnini che, assieme a Baldini, si dimise subito dopo la promozione in B, l’arrivo di CityGroup e la plusvalenza di Mirri.

  7. Il problema non credo sia la maglia, seguo il Palermo da 50 anni e abbiamo visto il rosa in tutte le sue sfumature e questa non è neanche tra le peggiori (in ogni caso è un punto di vista). Il pugno nell’occhio sono i pantaloncini anch’essi rosa che rendono il completo inguardabile. I vari sondaggi avrebbero dovuto porre la domanda se piacevano i pantaloncini rosa…penso che sarebbe stato un plebiscito per il no.

  8. Ieri l ho vista in aeroporto: nié, un completino da reparto Ostetricia e Ginecologia!!! Osceno!!! Datemi un po’ di nero perfavore, questo è troppo muliebre

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