Palermo vietato ai cardiopatici: ma che goduria! Le pagelle ironiche di A&F

FOTO PEPE / PUGLIA

Stadio pieno. Stomaco chiuso. Tensione a mille. Ogni partita di questi playoff è una battaglia e speriamo di non soffrire come con la Triestina. Non ci sono partite scontate e questo è il luogo comune a cui siamo più legati. Lo stadio è gremito in ogni ordine di posti e alla sesta rimostranza sul sigaro acceso rimpiangiamo le belle partite di campionato larghi e in solitaria. Baldini conferma tutti e non c’è Dall’Oglio, non perché il mister abbia letto le nostre pagelle ma solo perché è squalificato.

Si parte! Chi c’è c’è e chi non c’è é catanese. Il Palermo tiene bene e verticalizza ogni volta che può, senza neanche capire che significhi. Passano solo cinque minuti e su una bella discesa di Brunori arriva un palo, sul rimpallo segna Floriano ma è in fuorigioco! L’Entella si affaccia in avanti raramente ma quando lo fa ci chiediamo dove siano i defibrillatori e, non vedendoli, cosa potrebbe succedere a due attempati cronitifosi in caso di malore. Il Palermo ha un altro piglio rispetto al match interno con la Triestina e sembra sempre sul punto di segnare con un pressing che ha sempre il ritmo giusto, neanche fossimo a Maracaibo con il mare forza 9.

Nonostante un netto predominio territoriale (notare il gergo tecnico e la proprietà di linguaggio da veri giornalisti sportivi) e un presunto rigore a nostro favore, il primo tempo si chiude sullo zero a zero. Si ricomincia e siamo stanchi morti come se avessimo giocato noi. L’orario serale ci sfianca. Dopo sette minuti i rosa sbagliano un gol clamoroso a portiere battuto, rimpallo sulla linea e palla sulla traversa! L’Entella spinge un po’ e ottiene un rigore, che a noi sembra netto ma a chi l’ha visto in tv sembra molto dubbio. Massolo sceglie il lato giusto ma il tiro è troppo forte e si insacca. E ci tocca soffrire davvero.

Il Palermo si sbilancia troppo buttandosi in avanti e arriva anche il raddoppio che ci getta nel panico puro. C’è una girandola di cambi, il cronometro gira e non sembra esserci speranza. La palla non viaggia mai pulita. Ma a un certo punto il Palermo azzecca due passaggi. La palla arriva sulla fascia sinistra, Soleri entra in area quasi dal fondo, punta l’avversario e con un tiro a giro rasoterra trova l’angolo più lontano!!! Noi impazziamo di felicità. Lo stadio è una bolgia e i rosa trovano ancora più coraggio.

Neanche il tempo di insultare Fella che non corre su un pallone, che l’attaccante rosanero trova il modo di smentirci. Soleri danza sulla fascia sinistra, la palla arriva al centro, e dopo un rimpallo Fella si inventa una acrobazia da copertina dell’album Panini!!! Lo stadio è ebbro di gioia e non ci capiamo più nulla! L’arbitro fischia e siamo in semifinale! Sarebbe stato davvero ingiusto perché il Palermo ha dominato sia all’andata che al ritorno. Ma al Barbera non si passa e stasera il tifo ci è sembrato decisivo. Nel momento di maggiore difficoltà i 35.000 del Barbera hanno spinto come non mai. Ebbri di gioia, felici come bambini, stasera ce la godiamo. Alla prossima ci pensiamo dopo!

Massolo 5,5 – Nel primo tempo infonde sicurezza alla squadra soprattutto con un paio di uscite senza paura. Dopo il rigore, che gli viene fischiato contro con molti dubbi, perde anche lui un po’ di serenità e sul gol del 2-0 non è esente da colpa. Double-face.

Buttaro 6,5 – Tra i centrali è quello che regge la baracca nei momenti più difficili con una serie di salvataggi in extremis. Roccia.

Lancini 5 – Quando l’Entella gioca verticalizzando l’azione lui si impalla. Ctrl-alt-canc.

Marconi 5 – È vero che gli attaccanti liguri sono belli grossi ma anche lui avrebbe dovuto fare sentire di più la sua stazza, e invece soccombe. Punching-ball.

Giron 6 – È uno dei pochi che cerca di allargare il gioco sull’esterno. Certo, poi i cross non sono proprio precisi. Scentrato.

(dal 31′ s.t. Crivello) s.v.

De Rose 7 – Non molla di un millimetro su ogni pallone, su ogni tackle, su ogni avversario. Tignoso.

(dal 31′ s.t. Fella) 8 – Segna in mezza rovesciata il gol che ci regala la definitiva sicurezza della qualificazione e la serenità ormai perduta. Lo sapete che noi lo abbiamo sempre criticato ma stasera gli vogliamo bene. Acrobatico.

Damiani 7 – Gioca con autorità e anche eleganza una infinità di palloni salendo numerosi step nella nostra considerazione. Crescendo Rossiniano.

(dal 20′ s.t. Odjer) 6,5 – Capisce subito che il suo ruolo è di azzannare qualunque cosa passi dalle sue parti. E ci riesce benissimo. Rottweiler.

Valente 5 – Non gli riesce praticamente nulla. E tutta la squadra risente della mancanza di incisività sulle fasce. Spompato.

(dal 18′ s.t. Silipo) 5,5 – Ci prova ma non da mai l’impressione che possa incidere più di tanto. Evanescente.

Luperini 6 – Si vede più in fase di contenimento (soprattutto nel primo tempo, inseguendo sempre il portatore di palla ospite) che in zona offensiva. Nella ripresa arriva estenuato ma non smette di correre. Girandola.

Floriano 5 – Torna su alla pagella di Valente e rileggi. Rifiata.

(dal 1′ s.t. Soleri) 9 – Ci riprende dal baratro in cui eravamo sprofondati con un gol da grandissimo attaccante per costruzione, determinazione e conclusione finale. Anche mezzo gol del definitivo pareggio è merito suo. Hombre del partido.

Brunori 6,5 – I centrali dell’Entella sono enormi ma lui li affronta senza paura su ogni palla che arriva dalle sue parti e solo la sfortuna gli nega la gioia del gol. Sportellante.

Baldini 8 – Il Palermo aveva giocato meglio e costruito (e sbagliato) tanto in fase realizzativa ma era incredibilmente sull’orlo della eliminazione. Lui non si scompone, cambia la squadra e riacciuffa la partita mandando in visibilio uno stadio pazzo di gioia che lo acclama all’uscita. Coach Carter.

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