Repubblica – ll closing divide. Ma gli inglesi: “Fase di passaggio, tutto secondo i piani”

“Un closing che divide”. Questo il punto di vista di Repubblica Palermo in merito alla cessione del club rosanero, tra scatole, società di varia natura e tanti piccoli movimenti delle stesse società in vista di possibili futuri investimenti. “Fonti inglesi assicurano che questa è solamente una fase di passaggio e tutto procede secondo i piani” (si legge sul sul quotidiano), ma la Lega di Serie B attende chiarimenti.

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Valerio Tripi sottolinea: “Non è una questione religiosa, ma poco ci manca. Due fazioni contrapposte che si confrontano a tutti i livelli, dal bar ai social. E sono le poche notizie che filtrano ad alimentare dubbi e incertezze. I fiduciosi partono dalle fonti ufficiali per perorare la propria causa. Perché, secondo loro, non avrebbe senso dare delle comunicazioni ufficiali se non ci fosse niente di vero. Gli scettici puntano il dito su una rete che ancora non sembra pronta. Per le teorie degli scettici questo è un punto difficilmente confutabile: non ci sono ancora fondi versati nel Palermo”.

Il quotidiano fa riferimento anche all’accostamento alla struttura societaria di Juventus e United, ma con la grande differenza (almeno per il momento) che in quel caso l’azionista di riferimento risulta essere identificabile. Viene evidenziato poi il ruolo di Facile e Belli, advisor del venditore ma coinvolti anche nelle società della cordata acquirente (Facile è stato anche nominato futuro ad del club).

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8 thoughts on “Repubblica – ll closing divide. Ma gli inglesi: “Fase di passaggio, tutto secondo i piani”

  1. Si, fase di passaggio verso il fallimento della società, non avete una lira e sperate in qualcuno che caccia i soldi… grazie, presidente zampam++++!!!!

    1. Signor vidimac, mi sono scocciato, alla prossima la banno definitivamente. Lei sarebbe contento se io entrassi a casa sua, davanti a moglie e bambini, insultando tutti e dicendo parolacce? (gm)

  2. 1. Ma alle stesse condizioni di vendita offerte da Zamparini agli inglesi (10€) e con la stessa solvibilità in cassa degli inglesi, il Palermo calcio non se lo poteva comprare SICINDUSTRIA per attivare, subito dopo, un AZIONARIATO POPOLARE esteso anche ai Tifosi RosaNero residenti nel resto d’Italia/EUROPA/USA/CANADA/AUSTRALIA per una raccolta fondi, perlomeno più trasparente ?
    2. Possibile che una cordata di SICINDUSTRIA non avesse neppure 10€ da spendere e non avesse neppure idea che le stesse operazioni finanziarie fantasma e poco trasparenti, non le potesse intraprendere coinvolgendo i Tifosi RosaNero sparsi in 3 continenti MA in maniera chiara e trasparente ?
    3. A questo punto bisognerebbe chiedersi: ma SICINDUSTRIA è un’organizzaazione fantasma, composta da membri nullatenenti ? Neppure solvibili per 10€ ? Siamo sicuri che con un AZIONARIATO POPOLARE esteso ai 3 Continenti, non si sarebbe già raccolta perlomeno la stessa somma di denaro fino ad oggi (forse) racimolata dagli inglesi in poco più di 30gg ?
    4. Sindaco, SICINDUSTRIA, AZIONARIATO POPOLARE di Tifosi RosaNero, FIGC: datevi/diamoci una mossa e che si ponga fine a tutta questa pagliacciata degli ingkesi. Che la Guardia di Finanza indaghi in Italia, a Londra, a Malta e alle Bermuda sulla onorabilità di questi soggetti imbarazzanti.

    1. Sono del tutto d’accordo. Come tifoso a Roma , pensionato e di scarse possibilità, appena partisse una sottoscrizione popolare, 100 euro ce li metto. Quanti come me nel momdo? Eecondo me, TANTI.

      1. Basta che non si siede nel cda qualcuno con la pretesa del megastipendio con il c.l. degli altri. Purtroppo con tutto il rispetto degli imprenditori, come associazione non è che abbia perorato grandi cause. Salvo nel 1987 quando supportò Lagumina presidente. A ogni modo pure 100 li metto pure io.

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