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Ritiro Palermo, Inzaghi e i tifosi: prime prove di gruppo

Filippo Inzaghi non ha perso tempo: sin dal primo giorno di ritiro a Châtillon, ha voluto trasmettere tutta la sua determinazione e la voglia di fare bene. Un entusiasmo condiviso anche con i numerosi tifosi accorsi da ogni parte d’Italia per dare il proprio saluto alla squadra, ai quali l’ex attaccante del Milan ha dedicato, in più momenti della giornata, attimi per fotografie e autografi.

Il primo segnale forte è arrivato già dal suo arrivo al quartier generale: il tecnico piacentino è stato tra i primi a presentarsi al “Grand Hotel Billia” di Saint Vincent – albergo che accoglierà i rosa per tutto il ritiro – nella serata tra sabato 12 e domenica 13 luglio. Un gesto che racconta la voglia di calarsi immediatamente nel nuovo ruolo e iniziare con il piede giusto questa avventura in rosanero.

Leader sin da subito

A confermare sin da subito la sua impronta è stato un momento tanto simbolico quanto eloquente: prima dell’allenamento, Inzaghi ha radunato la squadra in cerchio al centro del campo, pronunciando un lungo discorso. In mano teneva un foglio, probabilmente con annotate le parole chiave da condividere con il gruppo, che ha ascoltato in silenzio e con attenzione.


A fare da cornice alla scena, circa un centinaio di tifosi sugli spalti dello stadio “Brunod”, presenti fin dal primo giorno per sostenere la squadra. Durante tutta la seduta, non sono mancati cori, applausi e frasi d’incoraggiamento rivolte al tecnico, rimasto già colpito dal calore dei supporters rosanero nella presentazione nello spiazzale del “Barbera” di qualche settimana fa.

Il metodo è chiaro fin da subito: costruire una squadra che ragioni in termini di “noi” prima ancora che di “io”. Un’impronta collettiva che si è riflessa anche nella scelta di rimandare qualsiasi aspetto tattico per concentrarsi, in questa prima giornata, prevalentemente sullo spirito di gruppo e sull’identità comune.

Da oggi doppia seduta di allenamento

Da oggi – lunedì 14 luglio – si inizierà invece a lavorare più nel dettaglio: nella seduta mattutina si punterà principalmente sulla forza e sulla condizione fisica in palestra. Nel pomeriggio, invece, si inizieranno a introdurre le prime indicazioni tattiche: Inzaghi sembra orientato a partire dal 3-4-2-1, modulo base su cui costruire la squadra per il prossimo campionato.

Non mancheranno comunque le occasioni per vedere all’opera la squadra in test veri e propri: i rosa affronteranno ben cinque amichevoli. La prima è in programma giovedì 17 luglio contro una Rappresentativa della Valle d’Aosta, mentre l’ultima, fissata per il 30 luglio contro l’Annecy – club di Serie B francese – rappresenterà virtualmente la chiusura del ritiro estivo.

Inzaghi e Osti a colloquio

È facile immaginare che, nel corso delle prossime amichevoli, possano aggregarsi altri volti nuovi oltre a Augello. In quest’ottica, è stato particolarmente significativo il colloquio tra il tecnico e il direttore sportivo Osti, durato circa dieci minuti mentre i giocatori concludevano l’allenamento con dei giri di campo.

Probabile che i due abbiano discusso degli sviluppi di mercato. Un indizio è arrivato dallo stesso Osti, che in un rapido scambio con alcuni tifosi ha lasciato intendere che Palumbo è ormai a un passo dalla firma. Nei prossimi giorni, inoltre, è atteso a Châtillon anche Gyasi, per il quale manca soltanto l’annuncio ufficiale.

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2 thoughts on “Ritiro Palermo, Inzaghi e i tifosi: prime prove di gruppo

  1. Inzaghi metterà tutto il suo impegno e tutta la sua voglia di fare calcio. Questo è sicuro. Toccherà al gruppo recepire, ritrovare voglia di lavorare con serietà e mettere da parte pigrizie e personalismi che hanno portato solo danni e delusioni. Compito difficile ma non impossibile.

  2. Come detto più volte Inzaghi da solo non potrà mai farcela . Dovrà essere la società, tramite Osti, a proteggerlo e seguirlo sempre senza tentennamenti. Da qui poi si potranno recuperare quei giocatori che sin qui hanno per lo più trascorso vacanze ben retribuite.

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