Soleri: “A Palermo l’inizio che speravo. I gol? Parlerà il campo”

Toni è uno dei miei idoli. Molti sostengono che mi somigli e per me è un onore. Quando ero piccolo me lo diceva anche l’allenatore Muzzi”. Sono le parole di Edoardo Soleri, uomo della settimana del Palermo, intervistato su Repubblica da Valerio Tripi.

Sulle ultime buone prestazioni, però, il calciatore mantiene i piedi per terra. “Sono contento perché per un attaccante fare gol è sempre molto bello. Il mio percorso a Palermo è iniziato come speravo: mi sono detto che dovevo sfruttare ogni piccola possibilità ma la strada è lunga”.

Il ragazzo romano parla delle esperienze in Spagna, in Olanda e in Portogallo. “Praticamente ho fatto un Erasmus”. Poi la risposta a chi aveva criticato i numeri bassi alla voce “gol” quando era stato acquistato. “Quella sul campo è la risposta migliore. Vero, avrei potuto fare più gol ma conosco il mio valore e so che giocatore sono. Cercherò di fare più gol così chi mi critica potrà ripensarci. Mi auguro che per il Palermo possa essere una stagione di rilancio e anche per me”.

Infine un’opinione sul progetto del centro sportivo rosanero: “Fondamentale. La prima squadra lavora meglio e nel frattempo le squadre si vanno formando. Da piccolo alla Roma guardavo i giocatori di A. Magari anche nel nostro piccolo un bambino che vede noi sogna di diventare calciatore”.

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