“Stop al calcio”: 3 anni fa l’incubo Coronavirus. E il Palermo salutò la D

9 marzo 2020. Sono passati tre anni dal giorno in cui si è fermato il calcio in Italia, dal giorno in cui si giocarono Cosenza – Chievo in Serie B e Brescia – Sassuolo in Serie A (la famosa partita in cui Caputo scrisse “Restate a casa, andrà tutto bene” su un foglio di carta”): le ultime partite dei campionati italiani prima del lungo stop. Uno stop che fermò il pallone per mesi, fino al 20 giugno 2020, con soltanto la ripresa di Serie A e Serie B. Invece, la Serie C e la Serie D, come tutto il calcio dilettantistico, non hanno neanche ripreso (in Lega Pro si giocarono solo i playoff).

Il Palermo era in Serie D e l’ultima partita la giocò l’1 marzo: 4-0 al Nola, con tripletta di Floriano. I rosanero erano primi a +7 sul Savoia e vinsero il campionato grazie a quel primato conquistato con 8 turni di anticipo. La Lega Nazionale Dilettanti, infatti, comunicò ad inizio giugno che la Serie D non sarebbe ripartita e che quindi il Palermo sarebbe stato promosso in Serie C.

La gravità della situazione, comunque, fu chiara fin dai primi giorni di stop. Per esempio, Sagramola, amministratore delegato del Palermo, commentò dicendo: “Prendiamo atto delle comunicazioni odierne (nel giorno dello stop, ndr) sperando che queste iniziative servano a sottolineare, anche ai più distratti, la gravità del momento e la necessità di orientare i propri comportamenti ai suggerimenti che giungono dalle autorità preposte. Con l’occasione esprimiamo vicinanza e solidarietà a chi ha perso i propri cari e a chi è impegnato in prima linea per fronteggiare questa preoccupante emergenza nazionale”.

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